La progettazione degli interventi è affidata alla Struttura per la Progettazione di beni e di edilizia pubblica dell’Agenzia del Demanio.
La convenzione è stata sottoscritta tra il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini e il Direttore della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio, Filippo Salucci.
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L’obiettivo è quello di avviare la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall’Ordinanza speciale in deroga n.27 firmata il 14 ottobre 2021 dal Commissario Legnini.
Nell’Ordinanza speciale viene specificato che alcuni degli interventi previsti sono di particolare valore per la comunità locale perché interessano il centro storico e concernono edifici storici vincolati o che comunque rivestono un ruolo particolarmente importante per la collettività sotto il profilo simbolico e funzionale.
L’urgenza di tali interventi è dettata dalla necessità di impedire, in ragione dei cinque anni già trascorsi dal sisma, le criticità derivanti dall’ammaloramento delle opere provvisionali e l’aggravarsi della situazione di inagibilità di alcune singole strutture che rischiano di compromettere il pregio storico architettonico o le condizioni già precarie degli edifici coinvolti.
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I comuni interessati
Gli edifici finanziati dall’Ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei comuni di:
- Camerino
- Arquata del Tronto
- Montegallo
- Fiastra
- Pieve Torina
- Serravalle di Chienti
- Visso
- Castelsantangelo Sul Nera
- Ussita
- Ascoli Piceno
- San Severino Marche
- Montemonaco
- Castignano
- Tolentino
- Accumoli
- Amatrice
- Cittaducale
- Serravalle del Chienti
- Rieti
- Fiuminata
- Norcia
- Sant’Anatolia di Narco
- Spoleto
- Cerreto di Spoleto
- Montereale
- Sulmona
- Teramo
- Castelli
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I compiti della Struttura per la Progettazione del Demanio
La Struttura per la Progettazione di beni e di edilizia pubblica del Demanio è a supporto delle attività per lo sviluppo e la verifica di progettualità, da attuarsi anche mediante attività di project management e di RUP della stazione appaltante e dei necessari supporti, oltre che per la digitalizzazione e il potenziamento delle funzioni tecnico-operative, nonché per l’ufficio di Direzione Lavori e commissione di collaudo, con l’obiettivo di accelerare le procedure di attuazione degli interventi di ricostruzione, affinché gli stessi siano tempestivamente realizzati.
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La Struttura per la Progettazione dell’Agenzia Demanio si occuperà della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l’Arma dei Carabinieri), con l’obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare, che in alcuni casi rivestono oltre al ruolo strategico, anche un particolare valore architettonico-artistico.
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A coordinare gli interventi dell’Ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto dal Commissario Legnini di cui fanno parte il sub Commissario territorialmente competente (Fulvio Soccodato per Umbria, Abruzzo e Lazio, Gianluca Loffredo per le Marche), il presidente della Regione e il sindaco del Comune interessato, il Responsabile del Polo Sismico dell’Agenzia del Demanio, il direttore dell’Usr regionale, un rappresentante della Soprintendenza dei beni culturali e il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza o il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a seconda della proprietà dell’immobile oggetto di intervento.
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“Si tratta di un’ordinanza importante e innovativa – ricorda il Commissario Legnini – sia per le procedure introdotte sia per l’impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell’ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, sicure ed efficienti dal punto energetico, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto”.
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