Decreto TASI in Gazzetta: si paga il 16 ottobre. Dal 2015 bollettini precompilati

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto TASI (decreto legge n. 88 del 9 giugno 2014), subito in vigore, che conferma lo spostamento al prossimo 16 ottobre la data per il pagamento della prima rata del tributo sui servizi indivisibili in quei Comuni che non hanno potuto o voluto deliberare le aliquote entro la data del 23 maggio scorso.

Confermata anche la data di lunedì 16 giugno come scadenza del pagamento della prima rata in quei Comuni che, invece, hanno approvato le aliquote e le cui delibere sono state pubblicate sul sito del Federalismo fiscale.

I Comuni ritardatari hanno ora tempo fino al 10 settembre prossimo per approvare le delibere. Nel caso in cui anche questa data non venga rispettata, il Decreto TASI stabilisce che il versamento del tributo venga effettuato in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014, applicando l’aliquota base dell’1 permille.

Sempre in questo caso, l’eventuale occupante dell’immobile soggetto a TASI e diverso dal proprietario dovrà pagare il 10% dell’intero importo previsto.

Dal 2015 la TASI si semplifica

Altra novità contenuta nel Decreto TASI è la modifica degli ultimi tre periodi del comma 688 della Legge di Stabilità 2014.

In sostanza, il decreto legge n. 88/2014 stabilisce che “a decorrere dall’anno 2015, i Comuni assicurano la massima semplificazione degli adempimenti” a carico dei contribuenti, “rendendo disponibili i modelli di pagamento preventivamente compilati su loro richiesta, ovvero procedendo autonomamente all’invio degli stessi modelli”.

Per quest’anno, invece, anche se sono stati pubblicati i modelli per i bollettini postali precompilati, per il pagamento della TASI occorre arrangiarsi in “autotassazione” in molti Comuni.

Per il calcolo dell’importo della TASI dovuto nell’anno in corso occorre possedere il valore della rendita catastale del proprio immobile, rivalutato del 5% e moltiplicato per il moltiplicatore 160 (quello specifico per le abitazioni). Tale valore dovrà poi essere moltiplicato per l’aliquota TASI deliberata dal proprio Comune (aliquota in permille/1.000).

Per avere un esempio di calcolo della base imponibile della TASI passo per passo, è possibile leggere il nostro tutorial.

Redazione Tecnica

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