Niente rinvio per la fattura elettronica: con il varo del decreto fiscale il 15 ottobre (ieri) il governo ha sciolto tutti i dubbi confermando la tempistica.
Dal 1° gennaio 2019 il sistema diventa quindi una realtà per tutti i soggetti Iva, esclusi i forfettari, anche nel caso di committenti privati. Sono state tagliate le sanzioni in caso di errori commessi nel periodo di rodaggio di sei mesi.
Decreto fiscale, cosa dice sulla fattura elettronica?
Secondo le nuove norme, dunque, l’e-fattura sarà in pista tra poco più di due mesi, ma per ridurre gli effetti negativi dei possibili ritardi nell’adeguamento dei sistemi informatici, saranno meno pesanti le sanzioni per chi emette la fattura in ritardo nel periodo di rodaggio del nuovo sistema, ossia fino al 30 giugno 2019.
In particolare, non si applicherà nessuna sanzione a chi emette la fattura elettronica oltre il termine previsto (lo stesso giorno) ma, comunque entro la data necessaria per far concorrere l’Iva indicata alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale). Se invece il ritardo comporta il versamento dell’Iva alla liquidazione del periodo successivo, si applica la sanzione compresa fra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato, ma ridotta del 20%.
Resta comunque la facoltà di far ricorso allo strumento del ravvedimento operoso per ridurre ulteriormente le sanzioni.
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Foto: Pasquale Troccoli
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