Compiti del Direttore lavori: dubbi del Consiglio di Stato sul Decreto

La bozza del Decreto sulla Direzione lavori va avanti. Ma c’è qualcosa che non va secondo il Consiglio di Stato. Ecco cosa ed ecco a che punto è l’iter del Decreto.

La bozza di decreto sulla Direzione lavori ha ricevuto l’ok dal Consiglio di Stato, che ha espresso parere positivo sul testo, chiedendo qualche aggiustamento per migliorarne la chiarezza e non suscitare equivoci sui compiti del Direttore lavori e i suoi rapporti col RUP e il coordinatore per la sicurezza, oltre che a proposito di avvalimento, materiali e accertamento delle stato dei luoghi. Il Decreto è attuativo del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), che regola le funzioni di direttore dei lavori e direttore dell’esecuzione.

Direttore lavori: incompatibilità di incarichi professionali

Il testo del decreto prevede che il direttore dei lavori non possa accettare nuovi incarichi dall’esecutore fino all’approvazione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione. Il Consiglio di Stato, il termine “nuovi” può generare dubbi visto che c’è incompatibilità anche se il direttore non ha mai ricevuto incarichi dall’esecutore.

Direttore lavori e Coordinatore per la sicurezza

Secondo il Consiglio di Stato, bisognerebbe chiarire meglio i rapporti tra il direttore dei lavori e il coordinatore per la sicurezza nella fase dell’esecuzione dei lavori. Secondo la normativa vigente, il coordinatore opera autonomamente e si occupa di tutti i compiti di sicurezza. Nella bozza del Decreto sula Direzione lavori esaminata dal CdS, si legge che il coordinatore si deve rapportare al direttore dei lavori. Questa formulazione potrebbe aprire la strada a interpretazioni che potrebbe portare a derogare le responsabilità.

Il Consiglio di Stato richiede chiarimenti anche sul fatto che la bozza di decreto prevede che il RUP svolga una funzione di coordinamento tra direttore lavori e coordinatore per la sicurezza.

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Accettazione dei materiali

Il Direttore dei lavori, secondo la bozza di Decreto, deve verificare la corrispondenza dei materiali utilizzati a quelli indicati nel progetto e nel capitolato d’appalto. Può anche rifiutarli: è una possibilità. Ma la bozza del Decreto potrebbe far sorgere il dubbio che si tratti di un obbligo del Direttore dei lavori. È un ‘obiezione assurda, ma è stata fatta.

Attestazione dello stato dei luoghi

Secondo la bozza, il direttore dei lavori deve fornire al RUP l’attestazione dello stato dei luoghi prima dell’avvio della procedura di gara o, se il RUP lo richiede, prima della sottoscrizione del contratto. Ma il momento dell’avvio della procedura e quello della sottoscrizione del contratto sono distinti. Per questo motivo, per il consiglio di Stato bisognerebbe spiegare meglio in quali circostanze il RUP può chiedere l’attestazione prima e mettere in chiaro che il direttore dei lavori non deve fornire una nuova attestazione, ma integrare quella precedente.

Avvalimento e verifiche

Il Consiglio di Stato sostiene che bisognerebbe chiarire che i controlli effettuati dal direttore dei lavori in caso di avvalimento riguardano solo i requisiti di capacità tecnica. Se questa cosa non viene chiarita, il potere del Direttore lavori in caso di avvalimento potrebbe sembrare, a discrezione, maggiore.

Decreto Direzione lavori: quindi, a che punto è l’iter?

Mercoledi 17 gennaio 2018 le Commissioni di camera e Senato hanno iniziato l’esame dello schema di Decreto sulla Direzione lavori, ma l’esame si è arenato. Il decreto era stato inviato da Delrio alle Commissioni in seguito al parere favorevole con raccomandazioni da parte della Conferenza Unificata, del 6 dicembre 2017. Le Commissioni avevano recepito le correzioni proposte dalla Conferenza unificata e il termine per l’espressione dei loro pareri era fissato il 29 gennaio 2018.

Lo stesso mercoledi 17, però, il Presidente della Commissione Ermete Realacci aveva ricordato che la Commissione, per esprimersi, avrebbe dovuto aspettare il parere del Consiglio di Stato. Eccolo arrivato, il parere del Consiglio. La nuova Commissione, però, si insedierà dopo le elezioni del 4 marzo, e solo allora potrà esprimere il proprio parere sulla bozza di decreto sulla direzione lavori. Tutto rinviato, quindi, al post elezioni.

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Redazione Tecnica

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