Il Ddl Semplificazioni nella sua versione approvata ieri dal Consiglio dei ministri contiene almeno due importanti novità per i Professionisti.
La prima novità consiste nel fatto che sarà possibile semplificare la deducibilità delle spese di vitto e alloggio pagate dal committente al professionista e sostenute direttamente dal committente, spese che in base al Ddl Semplificazioni non costituiscono compensi in natura per i professionisti, e quindi il professionista può escludere questi costi dalla determinazione del reddito su cui deve pagare le imposte. La norma contenuta nel Ddl Semplificazioni punta ad aggirare le complicazioni burocratiche.
Fino ad oggi, in base al quinto comma dell’articolo 54 del Tuir, le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di alimenti e bevande sono deducibili integralmente se sostenute dal committente per conto del professionista e da questi addebitate in fattura. L’attestazione è affidata al committente secondo una procedura farraginosa definita dall’amministrazione fiscale.
Inoltre, seconda novità: alle Società tra professionisti (Stp) si applica, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche. La disposizione vorrebbe risolvere le incertezze interpretative sulla questione del regime fiscale da applicare alle Stp.
Leggi lo Speciale sulle Società tra Professionisti.
Infine, il rimborso dei crediti d’imposta: gli interessi sui rimborsi in conto fiscale devono essere erogati contestualmente al rimborso stesso, senza obbligo per il contribuente di presentare apposita istanza.
Per quanto riguarda il Decreto Semplificazioni 2013, ecco la bozza in anteprima.
In generale, il Ddl Semplificazioni, nella sua parte dedicata alle imposte, vuole rendere più agevole il rapporto tra fisco e contribuenti attraverso grazie a un utilizzo più diffuso degli strumenti informatici evitando la duplicazione dei documenti.
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