Conto Termico 3.0: incentivi anche per pompe di calore add-on senza sostituzione della caldaia

Nel Conto Termico 3.0 rientra la realizzazione di sistemi a pompa di calore “add on”, vale a dire sistemi integrati bivalenti per i quali non è necessaria la sostituzione della caldaia a gas ma solo l’aggiunta di uno o più climatizzatori

Lisa De Simone 26/02/25

Rivoluzione nel Conto Termico 3.0. Per la prima volta, infatti, l’agevolazione non è più legata alla sostituzione dei vecchi impianti ma è possibile ottenere il contributo anche semplicemente con l’installazione di climatizzatori in aggiunta e non al posto della caldaia a gas.

Nella bozza definitiva del testo, che sta per essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, trova infatti spazio la realizzazione di sistemi a pompa di calore “add on”, vale a dire sistemi integrati bivalenti per i quali non è necessaria la sostituzione della caldaia a gas ma solo l’aggiunta di uno o più climatizzatori.

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Indice

Interventi e immobili

Il Conto Termico è una misura alternativa alle detrazioni fiscali, che consente di ottenere il rimborso immediato della spesa sostenuta per gli interventi incentivati, con aliquote differenziate a seconda dell’intervento.

Per quanto riguarda i privati, la versione 3.0 incentiva sia gli interventi sugli immobili per uso abitativo sia gli interventi su immobili del settore terziario. Si tratta nel caso specifico degli edifici e delle unità immobiliari di categoria catastale A/10, di quelle in categoria C, esclusi C/6 e C/7(box e posti auto) e di quelli industriali del gruppo D.

Per gli immobili per uso produttivo gli incentivi ammessi comprendono tutte le tipologie di interventi finalizzati al risparmio energetico, compresi quelli di coibentazione e sostituzione di impianti di illuminazione. Nel caso degli immobili per uso abitativo, invece, il Conto termico 3.0 incentiva esclusivamente gli interventi che riguardano gli impianti di climatizzazione invernale.

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Più fonti rinnovabili e meno gas

Le soluzioni a pompe di calore “add-on” per le quali da ora in poi è previsto l’incentivo consistono nell’utilizzo delle pompe di calore aria-aria reversibili, vale a dire i “classici” condizionatori, ottenendo un sistema integrato. I condizionatori split sono ormai tutti del tipo “reversibile”, cioè in grado di riscaldare anche in inverno con ottime performance, oltre che raffrescare in estate. In pratica la realizzazione di un sistema add-on permette di scaldare la propria abitazione con due sistemi differenti (i radiatori tramite la caldaia e direttamente l’aria degli ambienti con la pompa di calore), privilegiando però l’uso della pompa di calore e utilizzando la caldaia il meno possibile in modo da ridurre sensibilmente il consumo di gas.

Il tutto con costi di investimento nettamente più contenuti rispetto a quelli necessari per sostituire le caldaie a condensazione con le caldaie ibride, oppure con caldaie a pompe di calore full electric. Ovviamente l’intervento dovrà esser realizzato da un tecnico qualificato e occorrerà inviare al GSE tutta la documentazione che attesti le caratteristiche tecniche, il funzionamento del sistema e il risparmio energetico che è possibile ottenere.

Solo apparecchi certificati

Sono ammissibili agli incentivi solo gli interventi che utilizzano apparecchi e componenti di nuova costruzione o ricondizionati, correttamente dimensionati, sulla base della normativa tecnica di settore, in funzione dei reali fabbisogni di energia termica asseverati da un tecnico abilitato. Inoltre gli interventi devono mantenere i requisiti che hanno consentito l’accesso agli incentivi nei cinque anni successivi.

Per i sistemi con pompa di calore add-on è previsto il riconoscimento di un contributo in due anni. Anche per questi sistemi il GSE metterà a disposizione sul sito il catalogo degli apparecchi per uso domestico con caratteristiche già verificate e per i quali è quindi possibile una procedura semplificata per presentare la domanda.

Incentivo fino al 65%

Non appena la nuova versione sarà operativa, arriverà dunque la possibilità di ottenere un incentivo consistente anche per l’installazione dei climatizzatori senza la necessità di effettuare interventi più invasivi. Attualmente per i climatizzatori è previsto solo il bonus fiscale al 50% con durata della detrazione a 10 anni.

Con il Conto termico invece si potrà avere un rimborso fino al 65% della spesa in due rate annuali. L’entità del rimborso è in funzione dell’efficienza della pompa di calore.

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