Comfort ambientale: il ruolo del calore radiante nel benessere termico invernale

In questa seconda uscita della nostra rubrica sul comfort ambientale a cura di Rosita Romeo, vediamo perché in inverno il comfort dipende più dalla temperatura delle superfici interne che dall’aria calda.

Rosita Romeo 11/12/25
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In inverno pensiamo che il comfort dipenda dall’aria calda, ma la fisiologia racconta altro: il corpo percepisce soprattutto la temperatura delle superfici che lo circondano. I termocettori cutanei non misurano “caldo” o “freddo”, bensì il flusso di energia che la pelle perde.

Quando pavimenti, pareti o soffitti sono più freddi della nostra superficie corporea, il corpo irradia calore e questa perdita viene percepita come disagio anche con aria a 21–22 °C. È un meccanismo rapido e subconscio: se il bilancio energetico è sfavorevole, aumentano tensione muscolare e vasocostrizione. Per questo due ambienti con la stessa temperatura dell’aria possono generare sensazioni opposte.

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Indice

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Progettare il comfort abitativo

Il comfort abitativo è il risultato di un equilibrio dinamico tra l’uomo e l’ambiente costruito, dove la qualità dell’aria, il controllo termoigrometrico, l’acustica e l’illuminazione si intrecciano con le risposte sensoriali e psicofisiche dell’individuo. Questo volume propone un approccio interdisciplinare alla progettazione degli spazi abitativi, connettendo i principi delle neuroscienze con le soluzioni tecniche per garantire il benessere indoor. Attraverso un’analisi comparata tra il funzionamento del corpo umano e le prestazioni dell’involucro edilizio, gli autori offrono una guida alla progettazione consapevole degli ambienti, mettendo in relazione sistemi impiantistici, materiali e tecnologie costruttive con le percezioni sensoriali di chi abita gli spazi. La trattazione è arricchita da numerosi esempi applicativi dedicati a residenze, scuole, hotel, luoghi di lavoro e cantine, con un’attenzione particolare alla gestione della salubrità, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Uno strumento indispensabile per architetti, ingegneri e progettisti impegnati nella definizione di spazi che migliorano la qualità della vita quotidiana. Mirko GiuntiniIngegnere, si occupa da anni di progetti di edifici ecosostenibili. È consulente energetico e docente dell’Agenzia CasaClima, Esperto in Edilizia Sostenibile (EES) ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE). Svolge attività di docente in corsi di specializzazione e master su tematiche di sostenibilità ambientale e costruzioni sostenibili organizzati da ordini professionali, enti pubblici e privati, scuole e centri di formazione di importanza nazionale.Rosita RomeoGiornalista, Consulente CasaClima, Esperta di comfort abitativo, Sociologa con un diploma e relativa abilitazione di geometra. Se con le conoscenze tecniche progetta edifici secondo i parametri dei protocolli di CasaClima con quelle sociologiche si occupa degli effetti del discomfort abitativo sul cervello e conseguenzialmente sugli atteggiamenti e comportamenti individuali.

 

Mirko Giuntini, Rosita Romeo | Maggioli Editore 2025

L’evidenza del Fraunhofer Institute

La ricerca del Fraunhofer Institute for Building Physics (2023), uno dei principali centri di ricerca europei dedicati allo studio scientifico del comportamento fisico degli edifici, mostra che superfici interne anche solo moderatamente più tiepide migliorano il comfort senza aumentare la temperatura dell’aria. Pareti stabili, pavimenti non freddi e assenza di disomogeneità radiative riducono la dispersione termica cutanea e stabilizzano il microclima.

Il parametro decisivo è la temperatura radiante media (MRT), più influente della temperatura dell’aria. Aumentarla significa diminuire il calore che l’ambiente sottrae al corpo, riducendo la necessità di ricorrere a un maggiore apporto convettivo. Il comfort non deriva quindi solo da aria più calda, ma dal fatto che l’ambiente smette di “prosciugare” energia dal corpo.

Comfort ambientale: il ruolo del calore radiante nel benessere termico invernale shutterstock 1090630319

Bilancio energetico e coerenza dell’involucro

Superfici fredde funzionano come pozzi termici: sottraggono energia al corpo in modo continuo, generando disagio anche con un impianto correttamente dimensionato. Ponti termici, pareti non isolate e vetri freddi creano disomogeneità radiative che il corpo percepisce subito.

Al contrario, superfici interne omogenee consentono al corpo di stabilizzarsi senza sforzo. Pavimenti non freddi, pareti interne prive di zone gelide e vetri performanti riducono tensioni e micro-compensazioni fisiologiche, migliorando il comfort senza alzare il termostato. L’ambiente smette di sottrarre energia e il corpo mantiene un equilibrio più naturale.

Un comfort naturale e più efficiente

Quando la temperatura radiante è equilibrata, il comfort si raggiunge anche con aria più fresca rispetto ai sistemi solo convettivi. Il calore radiante replica il modo in cui il sole scalda: irraggiamento diretto, stabile, privo di correnti. La ricerca Fraunhofer conferma che migliorare la MRT incrementa il benessere riducendo i consumi, perché non serve compensare superfici fredde con più aria calda.

Il vero comfort nasce dallo scambio energetico tra corpo e architettura, non da un valore sul termostato. È da questo equilibrio che deriva la percezione di uno spazio coerente, caldo e sostenibile.

Edifici contemporanei ed edifici storici: come cambiano le strategie per il comfort radiante

Il calore radiante si ottiene con strategie diverse a seconda del contesto. Negli edifici contemporanei o nelle riqualificazioni senza vincoli, l’involucro è centrale: isolamento continuo, correzione dei ponti termici, vetri bassoemissivi e pavimenti con buona inerzia consentono di mantenere superfici più calde e uniformi, permettendo agli impianti radianti di lavorare a basse potenze.

Nei centri storici o negli immobili vincolati, invece, l’involucro non può essere modificato e le superfici possono rimanere fredde. Qui è l’impianto a compensare: sistemi a soffitto o parete, pavimento radiante dove possibile o pannelli FIR scaldano direttamente le superfici e attenuano le criticità radiative senza alterare la struttura.

Negli edifici nuovi è l’involucro a sostenere l’impianto; negli edifici storici è l’impianto a sostenere l’involucro. In entrambi i casi l’obiettivo resta impedire che il corpo perda calore verso superfici fredde.

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Progettazione energetica integrata di involucro edilizio e impianti

Per garantire prestazioni energetiche elevate e risparmio occorre coniugare e integrare in un unico sistema efficiente l’involucro, nelle sue parti opache e trasparenti, e gli impianti tecnologici. Non si tratta di un’operazione semplice. Al progettista, infatti, è richiesta la comprensione delle singole parti e di come esse interagiscono tra loro.  Questo manuale ha l’obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per comprendere e governare il rapporto involucro-impianti al fine di raggiungere una ottimale efficienza energetica del manufatto edilizio. L’opera accompagna il lettore verso la conoscenza delle proporzioni, in termini di importanza, fra l’edificio e gli impianti, demolendo le convinzioni, ancora resistenti e persistenti, che un edificio ad alta efficienza energetica dipenda prevalentemente dagli impianti a energia rinnovabile. L’autore sposta il maggior carico dell’attenzione sulla qualità dell’involucro, opaco e trasparente: pareti, solai, coperture disperdenti, serramenti e ombreggiamenti. Ne analizza vizi e virtù relazionati alla fascia climatica in cui si trova l’edificio e alle caratteristiche fisiche dei materiali utilizzati, traducendo in modo molto fruibile la fisica tecnica. Il manuale, inoltre, affronta il concetto di qualità dell’aria, parlando di Ventilazione Meccanica Controllata, proseguendo con gli altri parametri del comfort abitativo: termo-igrometrico, acustico e luminoso, per offrire al lettore una panoramica olistica di tutti i componenti di una struttura edilizia energeticamente efficiente e sostenibile. Mirko GiuntiniIngegnere, si occupa da anni di progetti di edifici ecosostenibili. È consulente energetico e docente dell’Agenzia CasaClima, Esperto in Edilizia Sostenibile (EES) ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE). Svolge attività di docente in corsi di specializzazione e master su tematiche di sostenibilità ambientale e costruzioni sostenibili organizzati da ordini professionali, enti pubblici e privati, scuole e centri di formazione di importanza nazionale.

 

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Giornalista, consulente CasaClima ed esperta di comfort abitativo. Sociologa con diploma e abilitazione di geometra, integra competenze tecniche e scientifiche nella progettazione edilizia sostenibile. Si occupa degli effetti del discomfort abitativo sul cervello e delle consegue…Continua a leggere

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