La rendita catastale è un parametro utilizzato in diversi algoritmi per il calcolo delle imposte sugli immobili. Di seguito facciamo una veloce analisi dei casi in cui si può ridurre la rendita catastale di un immobile in modo da abbassare le imposte. Per ridurne il valore, o meglio per renderlo più aderente ai prezzi del mercato immobiliare, ci sono modi diversi.
Abbassare la rendita catastale di una casa molto vecchia
Se voglio abbassare la rendita catastale di una casa molto vecchia, cioè in stato di degrado o senza servizi igienici, si può presentare agli enti preposti una denuncia di variazione di rendita tramite un professionista o un tecnico specializzato.
Nel caso in cui il fabbricato sia di vecchia costruzione, solo in parte degradato, è possibile frazionarlo e distaccarlo in due porzioni logorate, classificate diversamente e in un’altra categoria, in modo da abbassare la rendita catastale complessiva e di conseguenza le imposte da pagare sull’immobile stesso.
Abbassare la rendita catastale degli ex negozi
Unità immobiliari una volta adibite a negozi, successivamente chiusi o adibiti a magazzini, depositi o laboratori, hanno spesso una rendita catastale troppo alta. Anche in questi casi è possibile una variazione catastale e una riduzione della classe di merito, che avrà come effetto anche una riduzione della rendita.
Ridurre la rendita catastale nel residenziale
Gli immobili residenziali di cui si può ridurre la rendita catastale sono quelli che l’hanno troppo alta per errori di censimento. Bisogna presentare una specifica istanza di rettifica, che viene definita in autotutela, all’ufficio provinciale dell’agenzia del Territorio della propria zona residenziale o alla propria regione. Una volta corretto l’errore, la rendita catastale risulterà ridotta.
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