Dal piano di tutela delle acque agli incentivi per i programmi di mobilità sostenibile; dalle norme su raffinerie e centrali termiche fino agli acquisti “verdi” da parte delle pubbliche amministrazioni. Il Collegato Ambientale finito in Gazzetta Ufficiale ieri con la legge n. 221 del 28 dicembre 2015 contiene un florilegio di norme che toccano a più livelli l’ambiente e che entreranno in vigore il prossimo 2 febbraio 2016.
La norma che riguarda il maggior numero di individui è quello relativo alle sanzioni per l’abbandono di rifiuti di “piccole e piccolissime dimensioni”. Mozziconi di sigaretta, fazzolettini di carta e scontrini (solo per citare i più comuni) non dovranno più essere gettati per terra: in primo luogo per un discorso di educazione civica (che dovrebbe valere a prescindere da ogni altro discorso) ma anche per le sanzioni cui potranno incorrere i trasgressori (da 30 a 150 euro).
Tra le misure più importanti nel Collegato Ambientale vi sono quelle che incentivano, rendendoli quasi obbligatori, gli acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni. Nei criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 del Codice degli Appalti – d.lgs. n. 163/2006), per esempio, viene inserito il possesso del marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE). Inoltre la garanzia da versare alla stazione appaltante viene ridotta del 30% se l’impresa che partecipa alla gara possiede una certificazione EMAS o UNI EN ISO 14001.
Ma le novità della legge n. 221/2015 non finiscono qui. Spunta una proroga al 31 dicembre 2016 entro la quale le Regioni devono presentare il Piano di tutela delle acque secondo quanto stabilito dal Codice dell’Ambiente (d.lgs. n. 152/2006). Sempre sul tema delle acque, viene data la facoltà ai sindaci dei Comuni di italiani di consentire lo scarico in pubblica fognatura delle acque reflue di vegetazione provenienti dai frantoi oleari nel caso non si ravvisino criticità particolari.
Corposi i finanziamenti per programmi di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavori estesi alle iniziative degli enti locali e degli ambiti territoriali con oltre 100mila abitanti. Il Ministero dell’ambiente potrà distribuire 35 milioni di euro per sostenere attività di car sharing, car pooling, bike sharing e per il potenziamento di ciclovie e piste ciclabili sulla tratta Bologna Verona (su Vie verdi e velorail approfondisci con l’articolo pubblicato sulla rivista L’Ufficio Tecnico).
Novità anche per le raffinerie e le centrali termiche di potenza sopra 300 MW. Nell’ambito della VIA, l’ISS può prevedere la realizzazione di una valutazione di tipo sanitario. Sempre in materia di valutazione di impatto ambientale, il Collegato Ambientale modifica il Codice dell’Ambiente per quanto riguarda lo scarico in mare delle acque da ricerca di idrocarburi e da movimentazione dei fondali marini per la posa di condotte e cavi. In sostanza, da febbraio 2016, se per tali attività occorre la VIA, l’autorizzazione allo scarico può essere fornito dalla stessa autorità che ha rilasciato il documento di valutazione.
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