Il modello del cohousing è ormai una forma residenziale conosciuta a livello internazionale ed un fenomeno capace di riscuotere successo e crescente attenzione fra il pubblico e le istituzioni. Trova la sua natura d’essere nel risparmio, non solo di terreno edificato, ma anche di risorse, costi di gestione e manutenzione di spese ripartite ed uso comune di servizi di base (spazi condivisi, lavanderie, hobby room, biblioteche, cucine…), e di attrezzature in comune (macchine per la manutenzione del verde, della casa, trasporto,….); ma soprattutto si condividono tempo, idee, energia, conoscenze, informazioni, esperienze, attività.
Si risparmia tempo, anche nel servizio di assistenza reciproca a bambini ed anziani, esercitando così un impegno all’ascolto, al dialogo, alla disponibilità ed alla tolleranza, che fanno del cohousing un modello residenziale democratico, trasversale alle varie classi sociali che lo abitano. Il caso ferrarese, “Cohousing San Giorgio”, si pone come il primo esperimento di abitazione condivisa ad alta efficienza energetica in questa città.
Esso nasce dall’Associazione di Promozione Sociale “Cohousing Solidaria” che, a seguito dell’interesse crescente mostrato per questo modello di comunità, attraverso lo studio del modello di cohousing internazionale e al dialogo con l’Amministrazione Pubblica locale, ha siglato un protocollo d’intesa, che si pone alla base di questa e di ulteriori esperienze riferite all’abitare solidale.
Proprio questo aspetto della progettazione partecipata è uno degli aspetti fondamentali dell’approccio al cohousing. Il progetto infatti ha avuto come fase iniziale una procedura aperta al confronto con le famiglie, definita charrette che ha garantito una partecipazione continua e costante alle scelte operate dal team tecnico. L’edificio è stato realizzato con tecnologia costruttiva a pannelli portanti di legno – tecnologia crosslam (X-LAM) – con materiali naturali e riciclabili, insieme a soluzioni progettuali ed impiantistiche che consentono di calcolare un indice di prestazione globale Eptot (riscaldamento+acqua calda sanitaria) = 2,2 KWh/mqa, collocando la costruzione in classe CLASSE A+/CLASSE A4, dotato inoltre di un impianto fotovoltaico integrato in copertura, che consente all’edificio di essere off-grid, ovvero privo di connessione alla rete del gas.
Articolo di Valentina Modugno, estratto dal numero di maggio 2017 della rivista L’Ufficio Tecnico. Foto di apertura: www.rizoma.me
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