In occasione della seduta del 30 Ottobre, a proposito della riforma del Codice Appalti, la Commissione Lavori pubblici del Senato ha stabilito di procedere con un’indagine conoscitiva in merito all’applicazione del codice dei contratti pubblici e l’audizione di 35 soggetti (ordini professionali, associazioni imprenditoriali, associazioni di enti locali, Corte dei conti, Anac, RFI, Anas, sindacati, Soa). Durante la seduta, il senatore del Partito Democratico, On. Salvatore Margiotta, ha domandato al Governo se intenderà aspettare la fine dell’indagine conoscitiva per presentare le proposte di riforma in Parlamento. Il pentastellato, nonché Presidente della Commissione, Mauro Coltorti, ci ha tenuto a sottolineare che il Governo, prima di procedere, aspetterà il termine di questa fase.
Codice Appalti, il contributo alla consultazione
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli aveva concesso per un mese (dal 10 agosto al 10 settembre) una consultazione pubblica per consentire la raccolta di proposte di modifica al Codice Appalti. L’Ance, durante questo periodo, aveva richiesto il ritorno all’appalto integrato e successivamente un articolato più semplice ed un Regolamento attuativo per i lavori pubblici e dotato di forza cogente, per far confluire in esso le Linee Guida Anac. Infine, l’Ance aveva anche chiesto un pacchetto di misure sbloccacantieri per risolvere alcune questioni più urgenti.
Oice, invece, ritiene di fondamentale importanza separare i ruoli di progettista e costruttore. Inoltre, ritiene preferibile l’affidamento dei lavori utilizzando il criterio del prezzo più basso fino alla soglia UE. Mentre per UnionSoa sarebbe necessario delineare i criteri di selezione in modo ancora più aderente alla realtà d’impresa per quanto riguarda la fase di verifica dei requisiti indispensabili al rilascio delle attestazioni SOA e snellire le procedure di attestazione. C’è anche chi, come Finco, afferma la propria contrarietà all’avvalimento e si dichiara aperta in merito ad appalto integrato e lavori su progetto esecutivo, ma al tempo stesso non disposta ad alcuna modifica sui limiti al subappalto. Dal canto suo, la Rete delle Professioni Tecniche, propone di valorizzare i concorsi di progettazione col fine di rilanciare la centralità del progetto.
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Infine, la Conferenza delle Regioni e Itaca si sono fatte avanti per chiedere di fornire alle Amministrazioni la facoltà di poter affidare all’esterno gli incarichi di progettazione complessi, senza l’obbligo di bandire concorsi di progettazione o di idee.
Codice Appalti, riforma esigenza condivisa da Toninelli
Queste richieste derivano dalla volontà di giungere ad un sistema di regole più semplici, che siano in grado di consentire l’avvio dei lavori e la loro stessa conclusione in tempi più rapidi. Questa necessità è condivisa anche dal Ministro Toninelli. A Bologna al SAIE, infatti, ha dichiarato che “Le modifiche andranno nella direzione di rendere più snelle le procedure, sbloccando il mondo degli appalti, ma sempre avendo come faro, senza cedimenti possibili, la legalità e l’anticorruzione”.
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