Di recente, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito chiarimenti importanti sul CIG, con implicazioni significative per le stazioni appaltanti e le amministrazioni deleganti.
Il CIG serve a identificare in modo inequivocabile ciascuna gara d’appalto, fungendo da elemento di riferimento per tutte le fasi della procedura, dalla pubblicazione del bando fino alla conclusione del contratto. La corretta attribuzione e gestione del CIG è dunque essenziale per assicurare la tracciabilità delle gare e la trasparenza delle assegnazioni.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) aveva annunciato alcuni mesi fa che, superate le prime fasi di rodaggio e di adattamento necessarie per le stazioni appaltanti, il processo di digitalizzazione dei contratti pubblici sta ormai funzionando a pieno ritmo.
Durante la settimana compresa tra il 21 e il 27 gennaio 2024, ANAC ha registrato l’emissione di 94.953 Codici Identificativi di Gara (CIG). Per confronto, nella corrispondente settimana di gennaio del 2023, era stato rilevato un totale di 116.495 codici, includendo sia CIG sia SmartCIG.
Ma vediamo nel dettaglio qual è stato il chiarimento ANAC, pubblicato il 19 marzo 2024, in merito all’acquisizione del CIG.
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L’eBook ‘Appalti Digitali’ di Monica Greco è una guida operativa che illustra la nuova disciplina dei contratti pubblici in Italia in vigore dal 1° gennaio 2024, con particolare dettaglio delle norme previste dal ‘Codice dei contratti pubblici’ introdotto dal d.lgs. 36/2023, Il nuovo codice dei contratti pubblici è incentrato sulla semplificazione e digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici. L’opera fornisce una panoramica completa delle principali novità introdotte dal nuovo codice e si sofferma sulla qualificazione dei principali attori degli appalti (stazione appaltante, centrali di committenza e operatore economico) e sulla ridefinizione del ruolo del Responsabile unico del progetto (RUP). La guida offre anche una sintesi degli aspetti operativi collegati ai contratti pubblici, come le modifiche delle modalità di affidamento dei contratti sottosoglia, le nuove soglie di rilevanza europea negli appalti pubblici nei settori ordinari e speciali,l’introduzione dell’appalto integrato e del subappalto a cascata.Nell’opera è dedicato un ampio spazio al nuovo sistema di qualificazione dai requisiti richiesti per la partecipazione alle gare d’appalto; un capitolo della guida è dedicato alla figura del RUP (Responsabile unico di progetto), ridefinita dalle norme del nuovo Codice degli appalti, non solo in termini di requisiti da possedere, ma anche con riferimento ai compiti e alle responsabilità assegnate.Focus in evidenza dell’opera.LA DIGITALIZZAZIONE DEL CICLO DI VITA DEI CONTRATTI PUBBLICIIl libro fornisce una panoramica completa delle principali novità introdotte dal nuovo codice per la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici, come l’introduzione del fascicolo virtuale dell’operatore economico, l’utilizzo semplificato per tutte le figure partecipanti all’appalto delle piattaforme di approvvigionamento digitale e la reperibilità online delle principali informazioni necessarie a perfezionare il contratto di appalto.IL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTIIl testo fornisce informazioni dettagliate sul sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, con individuazione dei requisiti di qualificazione necessari e l’elenco dei diversi livelli di qualificazione per la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture.LE MODALITÀ DI AFFIDAMENTO DEI CONTRATTI SOTTOSOGLIAIl libro discute delle modalità di affidamento dei contratti, le soglie di rilevanza europea e l’individuazione degli operatori economici.I COMPITI E LE RESPONSABILITÀ DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROGETTO (RUP)Il testo fornisce una descrizione dettagliata dei compiti e delle responsabilità del RUP nel nuovo Codice degli appalti pubblici, compresi i compiti comuni a tutte le tipologie di contratti e le fasi della procedura, nonché una discrimina dei principali compiti previsti in relazione a ogni singola fase: affidamento ed esecuzione.I REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE GARE D’APPALTOL’eBook discute dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria per la partecipazione alle gare d’appalto, compresa la definizione e descrizione dei requisiti previsti per le diverse categorie di partecipanti (raggruppamenti temporanei, consorzi stabili, ecc.).L’eBook si sofferma con dovizia di particolare sui requisiti per le procedure di aggiudicazione degli appalti di servizi e forniture e, soprattutto, offre un quadro completo che illustra i requisiti previsti per partecipare agli appalti di lavori di importo pari o superiore a 150mila euro e per quelli per la partecipazione a procedure di lavori di importo rilevante e precisamente, per gli appalti di lavori di importo a base di gara superiore a euro 20.658.000 e per quelli di importo superiore a 100 milioni di euro.La guida descrive anche quali sono i requisiti per gli appalti di lavori di importo pari o inferiore a 150mila euro.GLI OPERATORI ECONOMICI E LA LORO QUALIFICAZIONEIl testo offre una panoramica completa della figura degli operatori economici e del nuovo sistema di qualificazione per essi previsto: dalla definizione delle diverse forme giuridiche previste per questa figura all’individuazione dei requisiti generali, speciali e premianti richiesti dal nuovo Codice. Un focus specifico è dedicato in quest’ambito alle cause di esclusione, automatiche e non; ai requisiti e alla presentazione della domanda per la qualificazione e le verifiche triennali previste per gli operatori economici.Un particolare approfondimento è riservato alla qualificazione degli operatori economici con riferimento agli appalti relativi ai servizi ingegneria e architettura.Monica GrecoGiornalista professionista esperta di appaltistica
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Indice
È la stazione appaltante delegata a dover acquisire il CIG
La novità più rilevante emersa dalle recenti precisazioni dell’ANAC riguarda il momento e il soggetto responsabile dell’acquisizione del CIG. Secondo quanto specificato dall’Autorità, nelle procedure d’appalto in cui la stazione appaltante decide di delegare l’avvio del processo ad un’altra entità, è quest’ultima – ovvero la stazione appaltante delegata – a dover acquisire il CIG. Questa disposizione mira a chiarire e ordinare le responsabilità tra i vari attori coinvolti, evitando possibili confusioni o ritardi procedurali.
Importante sottolineare che il CIG acquisito dalla stazione appaltante delegata rimane sotto la sua competenza esclusiva fino al completamento della funzione a lei delegata. Solo al termine di questa fase, il CIG passa sotto la competenza dell’amministrazione delegante, la quale, fino a quel momento, non può intervenire direttamente sulla procedura.
Il ruolo del RUP
Questa regolamentazione assume particolare importanza in un contesto in cui le procedure d’appalto vedono spesso l’intervento di più soggetti giuridici (la stazione appaltante che delega l’appalto e la stazione/centrale di committenza che procede concretamente), come nel caso di progetti finanziati attraverso fondi speciali (ad esempio, quelli previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza o PNRR).
Sarà pertanto compito dei Responsabili Unici del Procedimento (RUP) della stazione appaltante che procederà attraverso piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, ad acquisire il codice identificativo della gara.
Aggiornate le FAQ
Ricordiamo che sul sito ANAC è possibile consultare le FAQ con specifici chiarimenti in merito a: digitalizzazione dei contratti pubblici, BDNCP – Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, PAD – Piattaforme di approvvigionamento digitali certificate, acquisizione CIG, FVOE – Fascicolo virtuale dell’operatore economico, pubblicità legale e trasparenza.
Il chiarimento in questione è stato incluso nella FAQ D.5.
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