Ai nostri giorni, considerando che la vita nominale di una struttura in cemento armato sia di circa cento anni, si preferisce realizzare interventi migliorativi sugli edifici esistenti, piuttosto che progettare nuovi edifici.
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Tra gli interventi che è possibile realizzare sugli edifici esistenti, oggi giorno, si pone particolare attenzione al comportamento delle tamponature in caso di evento sismico. Difatti, in seguito ad un sisma le tamponature perimetrali degli edifici potrebbero ribaltare ed i detriti cadere sulle strade pubbliche intralciando il passaggio ai mezzi di soccorso.
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Come verificare il comportamento delle tamponature post sisma?
Sulla base di quanto sopra scritto, nasce l’esigenza di poter verificare il comportamento, in seguito ad un evento sismico, delle tamponature allo Stato Limite di salvaguardia della Vita (S.L.V.) ed eventualmente poter progettare degli interventi migliorativi. La STS, Software Tecnico Scientifico, ha quindi sviluppato una nuova Tools all’interno del software CDC denominata Verifiche tamponature con lo scopo di poter verificare le tamponature esistenti e prevedere interventi di riparazione o interventi locali attraverso presidi antiribaltamento.
Il software prevede di effettuare queste verifiche sia per le pareti collegate alla testa ed al piede con la struttura in c.a., sia per le pareti collegate solo al piede con la struttura in c.a., quest’ultimo è il caso dei parapetti dei ballatoi o delle terrazze di copertura. Definendo il sito nel quale si trova l’immobile, l’altezza ed il piano dove si trova la tamponatura interessata dalla verifica, i singoli materiali con le loro caratteristiche meccaniche, la stratigrafia, le eventuali forze puntuali o distribuite applicate lungo la parete ed il carico del vento, è possibile conoscere le sollecitazioni alla testa, alla mezzeria ed al piede della parete, il moltiplicatore dei carichi e la causa per la quale si verifica l’eventuale collasso della parete.
Il software propone l’inserimento di una rete in F.R.P. o una rete in acciaio su una o su entrambe le facce della parete. Nel caso di rete in F.R.P., vi è la possibilità di scegliere il numero di strati da applicare e se applicare la rete in maniera diffusa sull’intera parete o solo ai bordi di questa. Inoltre, affinché si possa ancorare e solidarizzare la rete alla struttura in c.a., si possono inserire degli ancoraggi tra la rete e le strutture portanti scegliendo la quantità di questi al metro quadrato, qualora l’intervento interessi entrambe le facce, gli ancoraggi saranno trasversali in modo da poter collegare i due nuovi strati.
Il software offre la possibilità di visualizzare i risultati grafici di applicazione della rete sulla parete e degli ancoraggi connessi alle strutture portanti. Infine, produce i tabulati di stampa contenenti i dati di input e output del calcolo effettuato. Al fine di poter garantire agli utenti un corretto utilizzo del software, questo è corredato da manuale d’uso. La STS, sempre attenta alle esigenze dei propri utenti e per agevolarli nella progettazione di interventi su edifici esistenti, continuerà ad implementare la Toolbox CDC con nuove funzionalità.
Per ulteriori informazioni
stsweb.it
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Foto:iStock.com/RomoloTavani
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