Possiedi una casa di tipo civile classificata a Catasto come categoria A2 (abitazione di tipo civile), ma le finiture dell’immobile possono essere definite “di pregio”? Allora la categoria catastale di riferimento è quella specifica delle case di lusso: A1 (abitazione di tipo signorile).
E poco importa se nell’area circostante alla zona dove sorge l’abitazione “promossa” da A2 ad A1, gli altri immobili sono tutti di tipo civile. È quanto ha concluso la Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 12024 dello scorso 10 giugno 2015.
Gli ermellini hanno accolto il ricorso promosso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di un privato. Il Fisco contestava la classificazione catastale dell’immobile in ragione delle finiture, interne ed esterne, che erano “superiori alla media”.
“La legge – hanno specificato i giudici di Cassazione nelle motivazioni della sentenza – la legge non pone una specifica definizione delle categorie e classi catastali, sicché la qualificazione di un’abitazione in termini di “signorile”, “civile”, “popolare” – contenuta nella nota C- 1/1022 del 4 maggio 1994 del Ministero delle finanze esplicativa delle varie categorie catastali- costituisce il portato di un apprezzamento di fatto da riferire a nozioni presenti nell’opinione generale alle quali corrispondono specifiche caratteristiche, che sono, pure, mutevoli nel tempo, sia sul piano della percezione dei consociati sia sul piano oggettivo, per il deperimento dell’immobile, o per il degrado dell’area ove lo stesso si trovi”.
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