Edilizia finalmente in ripresa grazie agli sconti fiscali su ristrutturazioni edilizie (50%) e risparmio energetico (ecobonus 65%)? Dalle stime emesse negli scorsi giorni dal centro ricerche Cresme e dal Servizio studi della Camera è emersa una risposta positiva, ma l’Ance ha provveduto a raffreddare parzialmente gli animi.
Ma facciamo un breve salto indietro: la scorsa settimana avevamo riportato la notizia del “boom” delle spese delle famiglie per ristrutturazioni edilizie ed interventi di riqualificazione energetica, con 28 miliardi di spesa complessiva nel 2013, grazie agli incentivi posti su tali interventi edilizi (per approfondire leggi l’articolo Detrazioni in edilizia: ben 28 miliardi di giro di affari nel 2013).
Ad esaltare gli animi negli scorsi giorni aveva poi ulteriormente provveduto l’indagine Istat sulla fiducia dei consumatori la quale sottolineava la crescita della quota percentuale di famiglie intenzionate ad effettuare interventi di manutenzione sulla propria abitazione (dal 10 al 16%). Insomma, una sorta di benaugurante ottimismo parrebbe avere irrorato l’aria in questi giorni di incerta (da un punto di vista meteorologico) primavera.
Ma i dati vanno letti con prudenza: è questo il monito lanciato dal presidente dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Paolo Buzzetti in questi giorni. “La scelta di potenziare la detrazione per ristrutturazioni e quella per la riqualificazione energetica degli edifici, confermata dalla Legge di Stabilità, sta dimostrando tutta la sua efficacia – spiega Buzzetti in via introduttiva -, tuttavia, leggendo correttamente i dati, non va considerato il dato comprensivo dell’IVA, i 28 miliardi, altrimenti percepiremmo un boom che non c’è: quel che conta sono i lavori, i 23 miliardi, valore che coincide con le nostre stime sui dati del Ministero dell’Economia”.
Per approfondire consulta la utile Pagina speciale Detrazioni 50% per le Ristrutturazioni.
Insomma i dati sono sì incoraggianti, ma non rappresentano certamente una accelerazione clamorosa del mercato del comparto: gli incentivi rimangono comunque, a parere di Buzzetti, uno strumento utile ed efficace ed andrebbero senza meno prorogati oltre l’attuale scadenza (posta al 31 dicembre 2014) o resi addirittura strutturali, catalizzando e favorendo i grandi interventi di riqualificazione urbana, gli interventi sui condomini e l’antisismica. Obiettivi virtuosi che vanno perseguiti senza meno in un’ottica di graduale transizione del settore oltre le sabbie mobili della crisi.
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