Abbiamo trattato diverse volte l’argomento Detrazione 50% per le ristrutturazioni, che grazie al Decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 giugno (lo trovi qui), è stata prorogata al 31 dicembre 2013 e, con il Bonus Mobili 2013, estesa ai mobili.
Si, ma a quali mobili di preciso? Ancora non lo sappiamo. Inizialmente si diceva ai soli mobili fissi e alle cucine in muratura, poi a un tratto qualche sito ha parlato anche di bagni. Ma dove sta la verità? Aspettiamo delucidazioni dalla Circolare che ci dovrà illustrare per quali mobili potremmo detrarre le spese al 50%.
Per tutti i dettagli fin’ora noti, leggi anche il nostro speciale Bonus Mobili 2013.
A oggi ancora non sono state definite nemmeno le modalità operative per accedere alle detrazioni. Federmobili, insieme a Confcommercio Imprese per l’Italia e FederlegnoArredo, sta lavorando per ottenere quanto prima risposte e indicazioni dalle autorità competenti per chiarire le principali questioni emerse e fornire indicazioni precise a tutti i rivenditori. Proprio oggi pomeriggio FederlegnoArredo organizza un convegno, presso Fiera Milano City, che fornirà le istruzioni per l’uso che si possono estrapolare fin’ora.
In questi giorni stanno girando molte notizie, guide e comunicazioni imprecise o incomplete, che rischiano di generare confusione nei rivenditori e false aspettative nei clienti. Per questo motivo riportiamo qui di seguito i soli elementi a oggi certi, oltre alle richieste e proposte avanzate da Federmobili all’Agenzia delle Entrate per le quali si attendono riscontri.
I punti fermi del Bonus Mobili detrazione 50% per gli arredi sono:
1. il Decreto Legge 4 giugno 2013, n.63 ha prorogato fino 31 dicembre 2013 la detrazione Irpef per i lavori di ristrutturazione edilizia nella misura del 50% in dieci anni, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro; Con la conversione in legge del Decreto del Fare e successive modifiche il bonus sugli arredi, sempre legato ai interventi di ristrutturazione edilizia, è stato prorogato al 31 dicembre 2014.
2. il Decreto ha riconosciuto la stessa detrazione del 50% anche sulle spese per l’acquisto di mobili destinati all’arredamento dell’immobile ristrutturato. L’agevolazione, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, va calcolata su un importo massimo di spesa 10.000 euro;
3. beneficiari del provvedimento sono tutti coloro che hanno avviato una ristrutturazione a partire dal 26 giugno 2012 (attenzione: ciò non significa che sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di mobili a partire da questa data!);
4. al momento del pagamento del bonifico, banche e poste operano una trattenuta del 4% a titolo di acconto dell’imposta dovuta che verrà recuperata l’anno successivo;
5. i lavori per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con DPR 6 giugno 2001, n. 380 e successive modificazioni. In particolare, la detrazione IRPEF riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria danno diritto alla detrazione Irpef solo se riguardano le parti comuni di edifici residenziali;
6. al momento non sono previste ulteriori detrazioni per l’anno 2014 per cui le ristrutturazioni e gli acquisti di mobili devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2013. Le recenti disposizioni normative hanno rinnovato anche per l’anno 2014 l’agevolazione fiscale per gli arredi
Le richieste e le proposte di Federmobili
A seguito della pubblicazione del Decreto, Federmobili ha sottoposto all’Agenzia delle Entrate alcune richieste di chiarimento per definire gli aspetti meno chiari e avere quanto prima gli elementi utili per dare tutte le indicazioni operative.
1) Cosa comprende la definizione ‘mobili’?
Federmobili ha proposto all’Agenzia delle Entrate di ricomprendere tra i mobili detraibili tutti quelli presenti nella voce CM 31 dell’elenco ATECO 2007, a esclusione dei mobili per uffici e negozi in quanto beni che non rientrano negli obiettivi della misura richiesta.
Nell’elenco ATECO non sono contemplate le lampade e più in generale gli apparecchi da illuminazione. Non sono contemplati nell’elenco neppure gli elettrodomestici, che però in senso lato potrebbero ritenersi inclusi nella definizione di “mobili da cucina” limitatamente agli elettrodomestici da incasso che pertanto non riteniamo di escludere a priori.
2) Ambito temporale del provvedimento
Da quando decorre il provvedimento nella sua applicazione concreta? Il 6 giugno 2013 (data pubblicazione del decreto) o il 1 luglio 2013 (primo giorno della proroga con estensione ai mobili)? I bonifici effettuati a partire dal 6 giugno 2013 rientrano o sono validi solo quelli posteriori al 1 luglio?
Al momento non esiste nessuna comunicazione sulla retroattività. Trattandosi di una misura volta a favorire la ripresa economica e l’offerta occupazionale del settore incentivando gli acquisti, Federmobili ritiene che potranno essere ammesse solo le spese successive alla pubblicazione del Decreto.
Federmobili ha richiesto che l’operatività possa partire dal 6 giugno anzichè dal primo luglio, per evitare il blocco dei consumi nel mese di giugno nel quale tra altro viene registrato il picco stagionale di acquisti.
3) Procedure e modalità operative
Federmobili ha chiesto all’Agenzia di fornire le procedure e le linee guida operative per la corretta gestione delle pratiche, ha chiesto se anche per gli arredi saranno previste le stesse modalità già esistenti per le detrazioni edilizie o se ci saranno novità.
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