Sì al Bonus Facciate per pareti visibili dal mare, no se solo da corte interna

Ancora su Bonus Facciate e visibilità dalla strada: due nuovi casi particolari risolti dall’Agenzia delle Entrate

Come ormai sappiamo, il Bonus Facciate 90% ha tre condizioni fondamentali da rispettare, che riguardano l’ubicazione degli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata, la visibilità delle facciate dalla strada o da suolo a uso pubblico, e la percentuale di intonaco su cui intervenire.

Di queste, quella più controversa e dibattuta è sicuramente la visibilità delle facciate dalla strada (infatti anche noi abbiamo trattato il tema in più articoli, che esaminano casi differenti, ad esempio: muri interni e facciata solo parzialmente visibile dalla strada). Ed è proprio questo il tema che torna ad affrontare l’Agenzia delle Entrate con due delle sue ultime risposte, la 595 del 16 settembre e la 606 del 17 settembre 2021.

Facciate visibili dal mare

Nel primo caso in questione, la facciata dell’edificio su cui il contribuente vuole intervenire non risulta visibile da vie, strade o suoli pubblici, ma solo dal mare, essendo l’edificio situato in prossimità della costa.

Nella sua risposta l’Agenzia ha spiegato che la “ratio della normativa” che regola il Bonus è quella di incentivare gli interventi edilizi finalizzati al decoro urbano e rivolti a conservare l’organismo edilizio, “nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, in conformità allo strumento urbanistico generale ed ai relativi piani attuativi favorendo, altresì, lavori di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici”.

L’Agenzia ha quindi concluso – in sintonia con un precedente parere del Ministero della Cultura (R.U. 185460 del 9 luglio 2021) – che il contribuente possa usufruire del Bonus Facciate anche per i lavori effettuati sull’edificio con pareti visibili solamente dal mare. Questa condizione non rientra infatti tra le esclusioni previste dalla Circolare 2/E del 2020 riguardanti lavori su facciate interne di un fabbricato o su superfici confinanti con spazi interni.

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Quindi, nel rispetto di tutte le altre condizioni e tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa che regola il Bonus Facciate (>> qui tutte le regole), il caso in questione risulta agevolabile senza indugio.

Facciate visibili da corte interna di museo

Il secondo caso invece riguarda lavori alle facciate di un complesso immobile di categoria catastale A9 (castelli e palazzi di pregio), in parte destinato a museo e ad altre attività connesse. Il dubbio della società proprietaria riguarda la possibilità usufruire della detrazione del 90% anche per i lavori effettuati su facciate interne non visibili da una strada a uso pubblico, ma comunque visibili ai frequentatori del museo (inserito, tra l’altro, in tour turistico regionale).

Lo stesso criterio citato nel caso precedente, che prevede che i miglioramenti debbano essere fruibili dalla generalità dei passanti su strade pubbliche, questa volta consente all’Agenzia di dare un parere negativo. Il Bonus Facciate infatti non può essere esteso alle spese sostenute per gli interventi realizzati sulle facciate interne, anche se di pregio o di luoghi di rilevanza culturale: il limite normativo non è infatti derogabile a prescindere dal numero degli utenti o dei clienti che possono ammirarne il rinnovamento.

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Immagine: iStock/Alex

Redazione Tecnica

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