Bonus casa (stabili) post Coronavirus

Ma anche semplificazioni per i condomìni e maggiori incentivi per la riqualificazione energetica. Le proposte di Fillea-Legambiente, Architetti del Lazio e Rete Irene per rilanciare il settore edile

Serve pensare a un post-Coronavirus. Fillea Cgil e Legambiente, Federazione degli Ordini degli Architetti P.P.C. del Lazio e Rete Irene lo hanno fatto e hanno proposto di potenziare e stabilizzare i bonus fiscali per la casa e semplificare gli strumenti urbanistici e le procedure amministrative.

Le proposte sono varie, dall’estensione del bonus facciate a tutto il 2021 al prolungamento di ecobonus e sismabonus al 31 dicembre 2030, ma tutte hanno un comune obiettivo: rilanciare l’edilizia.

Bonus casa (stabili) post Coronavirus

Secondo Fillea-Legambiente bisognerebbe prolungare fino al 31 Dicembre 2025 ecobonus e sismabonus per i condomini, prevedendo una riduzione minima del fabbisogno energetico di almeno il 50% o il raggiungimento della classe energetica B per aiutare le famiglie a risparmiare. Si potrebbero anche aumentare gli incentivi in maniera progressiva (innalzare l’attuale incentivo massimo fissato al 75%) dati i preventivati consumi ridotti nei mesi a venire.

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Inoltre, la proposta include:
– la possibilità di soluzioni integrate di detrazione fiscale o cessione del credito che coinvolgano anche gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) nei singoli alloggi (cappotto termico condominiale e sostituzione di infissi e impianti dei singoli alloggi);
– la spinta per riqualificazioni energetiche nei quartieri con obiettivi sociali attraverso i Comuni;

– l’istituzione di un fondo per l’accesso al credito a tassi bassi specifico per le imprese, le famiglie e i condomini per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e antisismica;
– il poter equiparare a manutenzione straordinaria gli interventi di retrofit energetico (ecobonus) e di consolidamento antisismico (sismabonus) di edifici esistenti, in modo che diventino assoggettabili alla sola Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
– la possibilità, anche in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e delle distanze di cui al Dm 1444/1968, la realizzazione di terrazzi adiacenti alle unità residenziali e l’installazione di schermature o serre solari e di impianti solari, anche su supporti strutturali autonomi, nel rispetto delle norme del codice civile e della normativa antincendi.

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Cosa propongono gli Architetti del Lazio?

In primis la semplificazione delle procedure edilizie, facendo così fronte non solo ai mancati incassi ma soprattutto alle mancate commesse.

In merito suggeriscono infatti:
– di snellire le procedure urbanistiche e rendere perentorie le tempistiche, anche per favorire Programmi “complessi” per le trasformazioni urbane;
– una procedura innovativa per certificare la legittimità edilizia e urbanistica degli edifici;
– l’istituzione di un Sportello Unico per la raccolta di tutti i pareri e l’unificazione delle piattaforme pubbliche;
– la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati attraverso una procedura simile a quella attuata per fari costieri e case cantoniere.

Suggeriscono inoltre un Piano di rigenerazione urbana che faciliti i cambi di destinazione d’uso degli edifici, un Piano straordinario per l’emergenza abitativa e un Piano straordinario per le centralità culturali nelle periferie delle città: impianti sportivi, musei, parchi tematici attrezzati, biblioteche, teatri, che restituiscano identità ai quartieri-dormitorio.

Infine propongono la costituzione di un Fondo economico per dare nuovo impulso a infrastrutture e opere pubbliche con accesso diretto a finanziamento di opere e servizi professionali attraverso Cassa Depositi e Prestiti, e un fondo di sostegno per le libere professioni (ridurre la tassazione e aumentare gli incentivi fiscali per gli investimenti delle Casse al fine di liberare risorse per i sussidi e l’assistenza agli iscritti).

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Bonus fiscali, la proposta di Rete Irene

Rete Irene ha proposto la campagna 100 giorni per il rilancio stilando in 10 punti il suo Piano:

  1. stabilire una moratoria immediata delle scadenze di pagamento fiscali e contributive di tutta la filiera per i mesi di marzo, aprile e maggio, per un periodo di dodici mesi, con le opportune coperture a garanzia dello Stato;
  2. congelare immediatamente il rating bancario per il periodo marzo-dicembre 2020 per tutte le aziende afferenti al settore;
  3. trasformare immediatamente le linee di credito autoliquidante (es. anticipi su fatture) in linee di cassa (conto corrente);
  4. aumentare immediatamente le linee di credito in essere nella misura del 50%, a tassi agevolati;
  5. consentire la cessione infra-annuale dei crediti d’imposta per ecobonus e sismabonus, con periodicità almeno trimestrale, per tutti gli interventi realizzati a partire dal 2020, inclusi quelli condominiali, assicurando la puntualità della loro disponibilità;
  6. estendere ecobonus e sismabonus al 31 dicembre 2030, in accordo con la prima tappa del Green Deal europeo al 2030;
  7. estendere il provvedimento bonus facciate a tutto il 2021;
  8. Azzerare gli oneri di occupazione del suolo pubblico per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico del patrimonio edilizio; fissare il termine imperativo di trenta giorni per il rilascio delle concessioni
  9. consentire di effettuare le assemblee condominiali in forma di videoconferenza;
  10. rendere il più possibile immediata l’entrata in vigore delle modifiche al sistema degli incentivi, evitando che l’«effetto annuncio» crei aspettative che bloccano per mesi le decisioni di investimento.

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Foto: iStock/PhotoAttractive

Redazione Tecnica

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