Bollette: stop mercato tutelato, cosa succede ora?

Per il gas la tutela è finita a gennaio, per la luce stop dal 1° luglio 2024. Una breve guida con tutte le indicazioni utili su come muoversi per la scelta del nuovo gestore e dell’offerta migliore

Lisa De Simone 09/02/24

Mercato tutelato addio. Per il gas la tutela è finita a gennaio, mentre per la luce la novità scatta dal 1° luglio 2024.

Ma in concreto cosa accade per chi non ha cambiato gestore, e per chi volesse farlo, come scegliere l’offerta migliore?

Facciamo il punto.

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Indice

Le garanzie per i clienti vulnerabili

Per prima cosa occorre dire che anche con la liberalizzazione del mercato c’è una parte di clienti domestici che resteranno comunque tutelati. Si tratta dei clienti definiti vulnerabili, ossia che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • percettori di bonus;
  • con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
  • che utilizzano macchinari per la sopravvivenza;
  • residenti in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • con un’età superiore ai 75 anni.

Questi utenti, sia nel caso del gas che dell’elettricità continueranno ad avere forniture alle condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità (Servizio di tutela della vulnerabilità).

Cosa accade a chi non ha scelto

Agli altri clienti tutelati del mercato del gas che alla scadenza del 31 dicembre 2023 non sono passati al mercato libero, viene applicata di defult l’offerta PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), che prevede condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità ma una componente fissa annuale (Pfix) definita dal venditore stesso. Le condizioni economiche hanno una durata di 12 mesi e sono rinnovabili. Le stesse offerte PLACET saranno applicate nel caso delle bollette elettriche, per chi non effettuata la scelta entro il 30 giugno.

Il sistema, definito Servizio a Tutele Graduali (STG) viene gestito sulla base dei prezzi definiti nel corso dell’asta svolta nel mese di gennaio. Le condizioni si basano sulla media ponderata dei prezzi di aggiudicazione delle aste e saranno aggiornate annualmente, in funzione del numero di clienti riforniti nel Servizio a tutele graduali delle diverse aree territoriali. Secondo i risultati dell’asta si stima oggi un risparmio medio di 73 euro l’anno per chi resta nel Servizio rispetto a chi ha scelto il mercato libero, ma il risparmio vero si potrà calcolare solo a giugno. Per quanto riguarda le condizioni economiche, la durata sarà di 36 mesi a decorrere dal 1°luglio 2024.

Com’è andata sul mercato

Nel caso del mercato libero, invece, ci sono diverse possibilità di scelta sia economiche che contrattuali. È possibile optare sia per le offerte a prezzo fisso per un periodo standard di un anno, o più, sia sulle offerte che prevedono un prezzo variabile sulla base di quello di mercato, e di altre condizioni proposte dal gestore. Chiaramente la scelta del prezzo fisso è una scommessa, tanto più rischiosa quando più dura il contratto, e inoltre occorre valutare anche tutte le altre clausole, a partire dal fatto che nell’arco di tempo a prezzo fisso non si può cambiare gestore. Nel caso del prezzo variabile possono essere offerti anche altri opzional, compresi bonus che consentono di avere ribassi in bolletta se si decide di mantenere il gestore.

Ad esempio, secondo le analisi del Dataroom di Milena Gabanelli, nel caso del gas per un’utenza domestica con 1.400 metri cubi di consumo annuo per uso cottura, riscaldamento e acqua calda, nello scorso anno il costo della bolletta con il mercato tutelato è stato di 1.760 euro, il libero variabile di 2.250 euro, e il fisso di 4.085 euro. Ma con le migliori offerte libere il costo è stato di 1.437 euro col prezzo fisso e 1.663 euro con il variabile.

Nel caso della luce, invece, per un’utenza domestica con 3kW di potenza e 2.700 kWh di consumo annuo, facendo una media tra fascia bioraria e monoraria, il costo annuo della bolletta nella fascia di tutela è stato di 971 euro contro i 1.134 euro del libero a prezzo variabile e i 1.946 euro del libero a prezzo fisso. Ma le migliori offerte del libero sono state di 724 euro col prezzo fisso e 804 euro col prezzo variabile.

Scelta solo con la bolletta alla mano

Come scegliere, allora, dato che le offerte sul mercato sono le più disparate? Innanzitutto non conviene mai accettare proposte senza leggere le carte. Quindi no in assoluto alle proposte dei call center telefonici. Sì invece alla lettura delle proposte contrattuali, che oltre al costo della materia prima debbono riportare anche tutte le altre condizioni applicate.

Alcuni gestori del gas, ad esempio, applicano un prezzo minimo al metro cubo ma a fronte di un consumo “garantito”: chi consuma di meno paga di più.

Nel caso della luce, invece, vanno valutati i picchi di consumo leggendo la propria bolletta. Per chi lavora in smart working, ad esempio, può essere più conveniente valutare un’offerta monoraria, con un prezzo pari alla media ponderata tra le diverse fasce orarie, e un costo ridotto solo di notte e nei giorni festivi. Chi sta fuori casa tutto il giorno, invece, avrà maggior convenienza alla tariffa bioraria che parte già nel tardo pomeriggio. Comunque, come detto, non vale la pena scegliere in fretta, dato che è possibile comprare in dettaglio le offerte sul sito dell’ARERA.

Il portale offerte dell’Arera

Il portale a disposizione sul sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) raccoglie tutte le offerte presenti sul mercato. Il sito è pubblico per cui è possibile confrontare e scegliere senza rischiare poi di essere contattati da chi ha raccolto i dati in cambio del servizio di comparazione.

Quindi se si vuol scegliere con cognizione di causa si deve partire da qui.

Lisa De Simone

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