Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole (parere n. 1136 dell’11 marzo 2013), avanzando però anche alcune critiche, sullo schema di regolamento, approvato nel dicembre scorso dal CdM, sull’autorizzazione paesaggistica semplificata.
Il nuovo regolamento si propone di migliorare il precedente, n. 139/2010, e applica il regime semplificato a tutti gli interventi di lieve entità, indipendentemente dalla tipologia di vincolo cui è assoggettata l’area in cui deve essere realizzato l’intervento.
Sul regolamento i giudici di Palazzo Spada sollevano alcune critiche. In particolare osservano che mentre la norma primaria – art. 44 del DL n. 5/2012 – demanda in modo specifico ad un decreto del Presidente della Repubblica la definizione delle “ipotesi di interventi di lieve entità” e delle “ulteriori semplificazioni procedimentali”, l’articolo 1, comma 2, dello schema di regolamento rimette invece ad un mero decreto ministeriale l’adozione di “specificazioni e rettificazioni all’elenco” di cui al comma 1 “fondate su esigenze e motivazioni tecniche nonché variazioni alla documentazione richiesta ai fini dell’autorizzazione”.
Inoltre esprimono la necessità di una maggiore chiarezza espositiva sulla competenza all’adozione del provvedimento di rigetto dell’istanza presentata dal privato, presente nell’articolo 4 del documento in esame.
Perplessità sono state avanzate dai giudici anche sulle categorie di interventi di “lieve entità” sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, presenti nell’Allegato del regolamento, in particolare in merito all’installazione di insegne, alle tende da sole e alle occupazioni temporanee “fino a 30 giorni”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento