Cari lettori, oggi voglio parlarvi di una novità che, personalmente, aspettavo da tempo e che finalmente MidJourney ha reso disponibile: il comando Omni-Reference. Si tratta di una funzione che apre nuove possibilità nella personalizzazione delle immagini, offrendo al contempo maggiore coerenza visiva e narrativa, senza rinunciare alla libertà creativa.
Chi ha già sperimentato il vecchio –cref sa quanto fosse uno strumento utile per mantenere costanti i tratti di un personaggio da un’immagine all’altra. Già allora ci permetteva un buon livello di continuità, ed è stato uno strumento prezioso per chi lavora su character design, storytelling o concept visivi seriali.
Ma oggi ci troviamo davanti a un’evoluzione sostanziale. Con –oref (Omni-Reference), MidJourney introduce un sistema molto più solido, preciso e versatile. Personalmente, considero questa una delle aggiunte più importanti degli ultimi mesi, perché ci avvicina ancora di più a un uso professionale e controllato della generazione visiva.
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Omni-Reference: come funziona
L’utilizzo è semplice e si adatta sia all’interfaccia web che a Discord.
- Su web: carica un’immagine nella sezione Omni Reference e regola l’intensità con lo slider Omni Weight.
- Su Discord: aggiungi al tuo prompt –oref [URL immagine] –ow [valore].
Il parametro –ow (Omni Weight) controlla quanto l’immagine di riferimento influenzerà il risultato finale. Un valore basso (25–50) produce un’influenza leggera, mentre valori alti (400–1000) mantengono il soggetto quasi intatto.
Omni-Reference: quando usarlo
Ecco alcuni casi d’uso che ho già sperimentato e che consiglio di provare:
- Personaggi coerenti: Creare un volto e mantenerlo costante in ambienti diversi, in scene sequenziali o per progetti narrativi.
- Oggetti e prodotti: Vedere uno stesso oggetto (es. sedia, lampada, vaso) all’interno di contesti diversi mantenendone forma e stile.
- Creature e icone visive: Un simbolo o un’icona può ora essere portata avanti in tutta una serie di immagini, senza perdere identità, ideale per chi lavora nel mondo del concept art, creature design o branding visivo.
Omni-Reference dal design alla scena narrativa
In questo ultimo periodo ho iniziato a sperimentare seriamente con il comando Omni-Reference, e posso dire che si tratta di uno strumento davvero interessante e utile per chi vuole lavorare in modo più progettuale. Qui sotto voglio proporvi un test pratico per esplorare e capire meglio il funzionamento di questo comando.
Come sappiamo, MidJourney ci permette già di esplorare nuove forme e creare design originali, generando concept visivi spesso sorprendenti.

Nell’immagine che vedete sopra, interamente generata con MidJourney, ho sviluppato una forma di divano imbottito in velluto arancio, con struttura in metallo curvato. Un oggetto che mi convinceva per proporzione, materiale e linguaggio visivo.
Il passaggio interessante arriva nel momento in cui ho utilizzato quella stessa immagine come riferimento tramite –oref: Omni-Reference ha riconosciuto l’oggetto e mi ha permesso di inserirlo in un contesto completamente nuovo, più narrativo e “da rivista”.

Il risultato è la seconda immagine: il divano viene riutilizzato all’aperto, in mezzo a un prato fiorito, con un levriero addormentato sopra, immerso in una luce dorata pomeridiana. L’atmosfera è calda, intima, quasi cinematografica. E il bello è che il design originale del divano è stato mantenuto, in modo molto coerente sia nella forma che nel colore.
Un sistema potente, ma ancora in evoluzione
Naturalmente, Omni-Reference non è (ancora) uno strumento perfetto. Per ottenere risultati convincenti, spesso è necessario fare qualche tentativo: aggiustare il prompt, cambiare leggermente la prospettiva o rilanciare più versioni prima di trovare quella giusta. A volte basta poco: un’inquadratura troppo ambiziosa, una luce difficile o un soggetto troppo complesso possono mettere alla prova il sistema.
Ma ciò che trovo davvero interessante è che ci stiamo muovendo verso una direzione sempre più precisa, coerente e personalizzabile, dove anche la costruzione di una scena con elementi su misura sta diventando finalmente alla portata. Omni-Reference è un comando ancora giovane, introdotto da poco, e servirà del tempo per affinarlo pienamente, ma le prospettive sono più che rosee. Le possibilità di controllo, continuità e storytelling visivo che offre sono già oggi un salto in avanti concreto nel lavoro con l’AI generativa.
Questo esperimento dimostra come Omni-Reference possa trasformarsi in uno strumento progettuale potente, capace di portare un elemento da un’idea astratta a un’immagine credibile e ambientata.
A presto, con nuovi test!
Nelle prossime settimane continuerò a sperimentare, come sempre, all’interno dell’universo MidJourney, cercando di condividere con voi le novità introdotte, nuovi test e scenari d’uso concreti per integrare questo strumento nel lavoro visivo e progettuale.
La rubrica settimanale “Architectural Prompting” è a cura degli esperti Luciana Mastrolia, Giovanna Panucci e Andrea Tinazzo
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