Appalti pubblici: i lavori non finiscono dopo 10 anni? Rischio revoca SAL

Tempi dilatati, modifiche al progetto e irregolarità nella contabilizzazione possono compromettere l’efficacia dell’opera, esponendo l’appalto al rischio di revoca del SAL e a possibili conseguenze per l’ente appaltante

Allegati

La gestione di un appalto pubblico deve essere improntata ai principi di efficienza ed efficacia, come stabilito dal Codice degli Appalti. Tuttavia, in alcuni casi si verificano gravi ritardi nell’esecuzione delle opere, rendendo necessaria l’intervento delle autorità di controllo.

Un esempio significativo è il caso del Comune di Rofrano (SA), oggetto della delibera ANAC n. 331 del 24 giugno 2024 (scaricabile a fine articolo), che ha evidenziato un’abnorme dilatazione temporale nella realizzazione di lavori di collegamento delle reti fognarie al depuratore comunale, progetto avente come ente finanziatore la Regione Campania.

Tra le problematiche emerse vi è stata anche la revoca di un SAL (Stato Avanzamento Lavori), successivamente riemesso a seguito di una perizia di variante.

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Gli appalti pubblici 2025 dopo il decreto correttivo

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Alessandro Massari | Maggioli Editore 2025

Indice

Il contesto dell’appalto

Il progetto esecutivo dell’opera era stato approvato nel 2003 e successivamente adeguato nel 2008 per essere candidato ai finanziamenti della Regione Campania.

Dopo un lungo iter burocratico, la gara è stata indetta nel 2014 e i lavori sono stati aggiudicati solo nel 2019, con stipula del contratto nell’ottobre dello stesso anno.

L’impresa vincitrice aveva offerto un dimezzamento del tempo di esecuzione, riducendolo da 530 a 265 giorni. Tuttavia, i lavori hanno subito ulteriori ritardi: la consegna parziale è avvenuta nel marzo 2020, quella definitiva nel marzo 2021, e alla scorsa estate il cantiere risultava completato solo all’80%.

Le criticità nella gestione dell’appalto

Secondo ANAC, il ritardo accumulato ha compromesso l’efficacia dell’intervento, vanificando i benefici della riduzione dei tempi di esecuzione offerta dall’impresa in sede di gara. La dilatazione temporale è stata causata da diversi fattori:

  • progetto obsoleto: il lungo intervallo di tempo intercorso tra la progettazione esecutiva e l’inizio dei lavori ha reso il progetto non più adeguato alle mutate esigenze del territorio;
  • modifiche in corso d’opera: a causa delle carenze progettuali iniziali, è stato necessario effettuare numerose modifiche al progetto durante l’esecuzione, con la redazione di una perizia di variante;
  • problemi di contabilizzazione: sono emerse discrepanze tra le opere effettivamente eseguite e la loro registrazione contabile, portando alla richiesta di revoca di un SAL da parte della Regione Campania.

La revoca e la riemissione del SAL

Uno degli aspetti più critici della vicenda riguarda la revoca del primo Stato Avanzamento Lavori (SAL), emesso nel dicembre 2020 per un importo di circa 1,5 milioni di euro. La Regione Campania, a seguito di verifiche sul cantiere, ha rilevato difformità tra i lavori effettivamente eseguiti e quelli contabilizzati, imponendo la revoca del SAL.

Per sanare la situazione, nel luglio 2021 il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) ha autorizzato la redazione di una perizia di variante. Tale documento ha avuto lo scopo di fotografare lo stato di avanzamento dei lavori e aggiornare il progetto alle condizioni effettive del territorio.

La variante è stata approvata nell’aprile 2022 e il SAL è stato riemesso nel giugno dello stesso anno con un importo aggiornato, sebbene l’impresa abbia firmato con riserva, non riconoscendo la nuova contabilizzazione “a misura” anziché “a corpo”.

Assenza di criteri di efficacia ed efficienza

La delibera ANAC n. 331 del 2024 ha evidenziato una gestione complessiva dell’appalto non improntata a criteri di efficacia ed efficienza attesa per via dei tempi lunghi e di una esecuzione dei lavori caratterizzata da continue modifiche al progetto posto a base di gara oltre ad una contabilizzazione lacunosa degli stessi tanto da portare alla richiesta da parte della Regione Campania ad una revoca del SAL. n. 1.

L’ANAC ha trasmesso la delibera al Comune di Rofrano e alla Regione Campania, che sta conducendo un’istruttoria sui ritardi e sulle irregolarità nella rendicontazione.

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Redazione Tecnica

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