Negli ultimi anni, l’interesse verso il potenziamento e l’ampliamento degli impianti fotovoltaici è cresciuto esponenzialmente, sia per motivi ambientali che economici.
Tuttavia, esistono limiti normativi e tecnici che è fondamentale conoscere, soprattutto se l’impianto beneficia di incentivi statali come il Conto Energia. Rivolgersi a tecnici specializzati e aggiornati sulle normative GSE, come quelli di Svea Solar, specializzati nella vendita di impianti fotovoltaici chiavi in mano, è il primo passo per fare scelte consapevoli, sostenibili e, soprattutto, regolari.
>> Vorresti ricevere articoli come questo? Clicca qui, è gratis
Indice
- Cosa si intende per ampliamento e potenziamento di un impianto fotovoltaico?
- Quali sono i vantaggi dell’ampliamento e del potenziamento di un impianto?
- Ampliamento di un impianto non incentivato
- Ampliamento di impianti incentivati: limiti normativi e opportunità
- Il potenziamento di un impianto: cosa dice il GSE
- Il potenziamento e le CER: un’opportunità strategica
- Come funziona il potenziamento per le CER
Suggeriamo:
Autorizzazioni impianti FER
Installare impianti a fonti rinnovabili in Italia oggi significa muoversi all’interno di un sistema normativo completamente rinnovato.Il d.lgs. 190/2024 (Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettera b) e d), della legge 5 agosto 2022, n. 118, c.d. T.U. FER) ha riscritto regole, semplificato iter e chiarito i rapporti tra i diversi livelli di autorizzazione, ponendo le basi per un’accelerazione concreta della transizione energetica.Questa guida offre una visione completa del nuovo Testo Unico FER.L’approccio è pratico, chiaro e orientato alla risoluzione dei dubbi operativi di professionisti, tecnici, funzionari pubblici e operatori privati coinvolti nei procedimenti autorizzativi.Vengono analizzate tutte le procedure – dal regime di attività libera all’autorizzazione unica – alla luce delle novità normative, della giurisprudenza e delle implicazioni ambientali e paesaggistiche. Un’opera indispensabile per non perdersi tra sportelli unici, zone di accelerazione, pareri vincolanti e valutazioni ambientali.Massimo Busà,Avvocato libero professionista e consulente legale ed autore di pubblicazioni in materia di diritto ambientale. Curatore (con Paolo Costantino) della rubrica “Ambiente” della rivista mensile L’Ufficio Tecnico di Maggioli Editore, parallelamente all’attività di consulenza svolge docenze in materia ambientale, tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed implementazione di Modelli Organizzativi ai sensi del D.Lgs. 231/2001.Paolo Costantino,Avvocato, attualmente ricopre il ruolo di responsabile consulenza legale HSE e permitting di una primaria società italiana. Esperto di tematiche ambientali, autore di numerose pubblicazioni su riviste specializzate e di docenze presso istituti privati e universitari. Curatore (con Massimo Busà) della rubrica “Ambiente” della rivista mensile L’Ufficio Tecnico di Maggioli Editore
Massimo Busà, Paolo Costantino | Maggioli Editore
19.95 €
Cosa si intende per ampliamento e potenziamento di un impianto fotovoltaico?
Con i termini ampliamento o potenziamento di un impianto fotovoltaico si intendono due concetti distinti, ma complementari. Rispettivamente si tratta di:
- installazione di nuovi moduli fotovoltaici che vadano a costituire una nuova sezione di impianto, separata da quella esistente, con un proprio inverter e contatore di produzione;
- un intervento tecnico sull’impianto esistente con lo scopo di aumentarne la potenza nominale. Ad esempio, nel caso in cui si sostituiscano i pannelli installati con altri più efficienti oppure si inseriscano dei moduli aggiuntivi collegati allo stesso punto di connessione.
Bisogna valutare caso per caso quale delle due strade intraprendere. Sicuramente almeno una delle due opzioni può avere senso se:
- l’impianto attuale non copre più i consumi energetici dell’abitazione o dell’azienda;
- sono stati installati o si sta pensando di installare nuovi dispositivi elettrici (come pompe di calore, wallbox per auto elettriche, ecc.);
- si desidera aumentare l’autoconsumo e ridurre ulteriormente la propria dipendenza dalla rete;
- si intende aderire a una CER (Comunità Energetica Rinnovabile).
In tutti questi scenari, intervenire sull’impianto esistente può migliorare significativamente l’efficienza energetica complessiva.
Quali sono i vantaggi dell’ampliamento e del potenziamento di un impianto?
Potenziare il proprio impianto serve prima di tutto ad avere una maggiore produzione di energia. Se sia necessario o meno per la propria situazione specifica va valutato caso per caso, sulla base dei consumi, delle abitudini e delle caratteristiche della propria abitazione. In generale, produrre più energia pulita serve anche ad aumentare la propria percentuale di autoconsumo e quindi ad abbattere ulteriormente la bolletta, oltre che ad incrementare l’appetibilità del proprio immobile sul mercato.
È interessante soprattutto notare che decidere di ampliare il proprio impianto permette di accedere a nuovi incentivi e opportunità, come nel caso delle CER: anche se si ha già un impianto, è possibile accedere alla tariffa premio delle Comunità Energetiche con una nuova sezione d’impianto. Inoltre, visto che i moduli stanno diventando sempre più potenti, spesso sostituirli permette di produrre più energia occupando meno spazio sul tetto.
Ampliamento di un impianto non incentivato
Il potenziamento di un impianto fotovoltaico non incentivato consiste in un intervento mirato ad aumentare la potenza di generazione attraverso l’integrazione di nuovi moduli, inverter aggiuntivi o più performanti, e, se necessario, l’adeguamento delle protezioni elettriche e dei quadri. A differenza degli impianti soggetti a vincoli normativi legati agli incentivi, negli impianti non incentivati è possibile procedere al potenziamento senza dover installare una sezione separata o un nuovo contatore di produzione, purché l’intervento rispetti i requisiti tecnici e normativi vigenti (CEI 0-21, CEI 0-16) e sia compatibile con il punto di connessione esistente.
Dal punto di vista pratico, il potenziamento deve essere valutato in base alla capacità residua della connessione alla rete, alla portata delle linee esistenti e alla compatibilità elettrica e strutturale del sito, in particolare per impianti in autoconsumo parziale o totale. Qualora l’aumento di potenza implichi una modifica delle condizioni contrattuali con il distributore, sarà necessario avviare un nuovo iter di connessione secondo le disposizioni dell’Autorità (ARERA) e di Terna. Inoltre, l’intervento deve essere registrato presso il sistema GAUDÌ, aggiornando la scheda impianto.
In ogni caso, si raccomanda un’analisi preventiva della producibilità e un dimensionamento accurato per evitare sovraccarichi o inutili sprechi di investimento.
Ampliamento di impianti incentivati: limiti normativi e opportunità
Se il tuo impianto è stato realizzato con gli incentivi del Conto Energia, esistono limiti stringenti relativamente al potenziamento. La normativa vieta infatti l’ampliamento diretto degli impianti incentivati con il Conto Energia (in vigore fino al 2013). Tuttavia:
- è possibile installare un nuovo impianto accanto a quello esistente, purché sia dotato di inverter e contatore dedicati;
- i due impianti devono avere misuratori separati per consentire al GSE di monitorare la produzione di energia e garantire il corretto accesso agli incentivi;
- il contatore di scambio può rimanere lo stesso.
Questa configurazione consente di mantenere gli incentivi sull’impianto originario e di aggiungere, al contempo, nuova capacità produttiva.
Il potenziamento di un impianto: cosa dice il GSE
Nel caso di potenziamento, anche senza accedere a nuovi incentivi, il GSE richiede:
- comunicazione obbligatoria entro 30 giorni dal momento dell’installazione della parte potenziante;
- registrazione del nuovo assetto su GAUDÌ (il sistema informativo di Terna);
- nel caso di impianti incentivati, misuratori separati per l’energia prodotta dalla parte incentivata e dalla parte potenziata;
- codice CENSIMP e codice POD da indicare nella comunicazione;
- l’attesa dell’esito istruttorio da parte del GSE, che ha fino a 90 giorni per dare risposta.
Attenzione: qualsiasi modifica non comunicata o non conforme può comportare la sospensione degli incentivi.
Il potenziamento e le CER: un’opportunità strategica
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano il nuovo strumento per accedere a interessanti incentivi e contributi. Chi fa parte di una CER, infatti, ha diritto a ricevere una percentuale sulla tariffa premio riconosciuta dal GSE sull’energia condivisa. Questa tariffa premio, esente da tasse, è cumulabile ai guadagni inerenti al Ritiro Dedicato e risulta quindi particolarmente vantaggiosa per ammortizzare più in fretta l’investimento.
Nei comuni sotto i 5 mila abitanti è inoltre possibile richiedere un contributo a fondo perduto che copre fino al 40% delle spese per l’acquisto di un impianto fotovoltaico (>> con il nuovo decreto CER questa soglia verrà innalzata a 50 mila abitanti).
La tariffa premio e il contributo a fondo perduto sono disponibili sia per gli impianti di nuova costruzione sia per i potenziamenti.
Come funziona il potenziamento per le CER
Nel contesto delle CER, quando si parla di potenziamento di un impianto fotovoltaico si intende l’aumento della potenza installata, grazie alla realizzazione di una nuova sezione d’impianto connessa allo stesso punto di connessione dell’impianto esistente. Questo tipo di intervento, però, richiede una gestione formale e tecnica ben precisa. La nuova sezione potenziata deve essere registrata sul portale GAUDÌ di Terna con la creazione di una unità di produzione (UP) dedicata, distinta dalla UP originaria.
Affinché l’energia elettrica prodotta sia correttamente conteggiata e contribuisca alla condivisione all’interno della CER, è obbligatorio installare appositi misuratori che rilevino separatamente l’energia prodotta dalla nuova sezione rispetto a quella generata dalla parte esistente. È importante sapere che, nel caso di potenziamento, solo l’energia immessa in rete dalla sezione aggiuntiva è rilevante per determinare l’autoconsumo condiviso o l’eventuale incentivazione, mentre la produzione dell’impianto originario resta vincolata alle regole precedenti.
La normativa vieta espressamente gli interventi di potenziamento che comportano la sostituzione di moduli fotovoltaici o generatori con altri di potenza superiore: è quindi ammessa solo l’aggiunta, non la modifica in senso migliorativo della tecnologia esistente. Anche le porzioni di impianto che non partecipano alla condivisione energetica devono essere dotate di strumenti di misura dedicati, per consentire una corretta attribuzione dell’energia immessa.
Consigliamo:
Comunità energetiche rinnovabili: Guida operativa per costituire e gestire una CER
Strumenti pratici e aggiornamenti normativi per un’autonomia energetica consapevole Registrato a febbraio 2025
18 Feb 2025 – 18 Feb 2026 Durata n. 4 ore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento