Sul recente parere del MIUR che conferma l’equipollenza dei nuovi diplomi CAT ai vecchi ITG per l’accesso al tirocinio e al successivo esame per l’abilitazione all’esercizio della libera professione, i Geometri intervengono in merito alle perplessità dei periti industriali che sugli organi di stampa dichiarano come “il presunto chiarimento non contiene elementi giuridicamente risolutivi, tanto che la questione è stata rinviata al Ministero della giustizia”.
“Il rimando da parte del MIUR al Ministero della giustizia è del tutto legittimo e non inficia in alcun modo la validità del parere stesso”, risponde Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei Geometri e Geometri laureati raggiunto dalla nostra redazione per approfondire tecnicamente la questione.
“Il Ministero dell’istruzione è competente per i percorsi scolastici relativi alla preparazione tecnica dei ragazzi che scelgono la professione del Geometra”, continua Savoncelli, “mentre il Ministero della giustizia è vigilante. Inoltre, continuando a precisare ricordiamo che la norma di riferimento per il MIUR è la Riforma Gelmini (dpr 88/2010) e per il Dicastero della giustizia il DPR 328/2001 e il dpr 137/2012. Dunque, sono due ambiti istituzionali ben distinti e la conclusione è una”.
Mauro Ferrarini. Quale, precisamente?
Maurizio Savoncelli. Il MIUR, con questo parere reso dall’Ufficio Legislativo e condiviso dall’Ufficio di Gabinetto del Ministro, certifica che i neodiplomati nel luglio scorso al CAT (e quelli che prenderanno il diploma negli anni successivi) possono accedere alla libera professione, previo superamento dell’esame di abilitazione professionale che segue il tirocinio e gli altri percorsi di accesso previsti.
Mauro Ferrarini. Ma i periti industriali ritengono che il parere non sia condivisibile né nella forma né nella sostanza.
Maurizio Savoncelli. Per quanto appena esposto, questa ipotesi non ci sembra oggettivamente possibile.
Mauro Ferrarini. Quindi i ragazzi appena diplomati nel nuovo CAT possono stare tranquilli?
Maurizio Savoncelli. Senza ombra di dubbio. Il MIUR ha ribadito la possibilità per i nostri ragazzi di iscriversi ai tirocini in modo che possano, al termine degli stessi, affrontare l’esame di stato di abilitazione per l’esercizio della professione. Questo era stato anticipato – fin dall’inizio – dalla categoria dei Geometri, che aveva offerto una corretta lettura e applicazione della normativa a disposizione. In tal senso, i periti industriali hanno assunto una loro decisione in totale autonomia.
Mauro Ferrarini. Sui giornali si legge che i periti contestano anche il fatto che il chiarimento del MIUR sia stato diramato alla conclusione di un incontro in cui «casualmente» gli unici assenti sono stati proprio i periti industriali …
Maurizio Savoncelli. Abbiamo appreso della riunione in oggetto con una comunicazione di rito e l’incontro si è svolto secondo le convocazioni pubbliche alle quali partecipiamo regolarmente.
Mauro Ferrarini. Insomma, la vostra categoria è contraria all’accesso alle libere professioni solo per i laureati, anche se fossero solo triennali?
Maurizio Savoncelli. Assolutamente no. E per precisare nuovamente, non si tratta di essere né favorevoli, tantomeno contrari. Più semplicemente, la nostra categoria per essere al passo con i tempi, ha già presentato al MIUR una sua proposta didattica post diploma, relativa a una laurea triennale fortemente professionalizzante, rispondendo così in anticipo alle indicazioni UE che nel 2020 fissano la laurea triennale quale requisito minimo per i professionisti.
Attualmente il nostro progetto è all’attenzione del MIUR. Quando ne riceverà l’approvazione, come auspichiamo, per dare continuità si procederà con il binario tradizionale: il geometra diplomato affronterà il percorso all’esame di abilitazione alla libera professione come ora. È plausibile che la “messa a règime” del nuovo sistema possa avvenire in un arco temporale di ca. 10 anni. Ma l’opportunità si rivela tale anche a chi, della “vecchia guardia”, avesse il desiderio di tornare fra i banchi: abbiamo allo studio anche un sistema di valutazione dei crediti utili al conseguimento del titolo del nuovo ordinamento e legati all’esperienza professionale.
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