Si potrebbe dire: “Chi di spot ferisce, di spot perisce”. Per rispondere allo spot sulle semplificazioni in edilizia dello Sblocca Italia, messo in onda dal Governo sulle reti Rai e in radio, il Collegio dei Geometri della Provincia di Bologna ha realizzato un contro spot, in cui ad ogni affermazione viene proposta una risposta.
Per esempio, ristrutturare casa, unire o dividere due unità immobiliari sarà “più semplice e veloce” secondo lo spot governativo. “Ma chi lo dice?”: in effetti “il tempo necessario è praticamente lo stesso”.
Sul fatto che per iniziare i lavori è sufficiente comunicarlo ai Comune per partire immediatamente, il contro spot precisa che, sì, è vero, ma solo dopo che il tecnico avrà:
– verificato le norme
– eseguito il progetto
– asseverato la pratica
… a meno di non volere correre seri rischi di multe e “fermo lavori”, ovviamente!
Ma il passaggio dello spot sulle semplificazioni in edilizia che ha provocato forti malumori e vibrate proteste tra i professionisti tecnici è stato il messaggio che, d’ora in poi, “all’accatastamento ci pensa il Comune” (leggi ad esempio cosa ne pensano il presidente di Confedertecnica, Calogero Lo Castro, e il presidente di AGEFIS, Mirco Mion, intervistati da Ediltecnico su questo tema).
Al riguardo, si legge in un comunicato sul sito del Collegio dei Geometri emiliani, ci pare significativo che fra i primi soggetti scettici sulla norma dello Sblocca Italia relativa all’aggiornamento catastale ci sia proprio la Regione Emilia-Romagna che nella propria circolare del 21 novembre 2014 testualmente scrive: «Particolarmente problematica appare la modifica introdotta dal numero 3) della lettera c), dell’art. 17 del DL convertito che parrebbe svincolare il soggetto interessato dall’obbligo di provvedere alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale: la nuova disposizione impone infatti all’amministrazione comunale di provvedere al tempestivo inoltro della CIL integrata dalla comunicazione di fine lavori all’Agenzia delle entrate (nuovo testo del comma 5 dell’art. 6 del T.U. edilizia)».
«Appare evidente tuttavia l’impraticabilità di tale nuova previsione, fin tanto che non saranno modificate le procedure di presentazione delle dichiarazioni per l’iscrizione o aggiornamento catastale e le informazioni ed elaborati richiesti dalla amministrazione del catasto».
E intanto Confedertecnica prepara un esposto all’AGCM
“La pubblicità fatta dal Governo è ingannevole, il Garante per la concorrenza e il mercato la sanzioni”. La formale richiesta è stata avanzata dalla Confedertecnica, la sigla sindacale che rappresenta tutti i liberi professionisti tecnici, che ne ha fatto richiesta all’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, AGCM. Oggetto del ricorso, il contestato spot “È casa tua, decidi tu”, recentemente diffuso sui media da parte del Ministero delle Infrastrutture.
Dopo le dichiarazioni contrariate del Presidente nazionale di Confedertecnica, la stessa ha rivolto una formale istanza sanzionatoria, segnalando all’AGCM l’infondatezza del messaggio che traspare dal video incriminato, colpevole di ingannevolezza.
“Il video commissionato dal Governo fornisce informazioni illusorie e sbagliate, raccontando una realtà ancora in divenire e sulla quale diversi sono gli aspetti che contestiamo”, sottolinea il Presidente nazionale, Calogero Lo Castro.
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