L’accordo, con gli enti locali e territoriali, include anche la ripartizione dei fondi statali 2017-2019. Si parla di 1,058 miliardi di euro, già ripartiti tra le varie regioni dal precedente Ministro dell’Istruzione. L’accordo intende fornire una spinta all’attuazione dell’anagrafe nazionale per l’edilizia scolastica. Infatti, nella presentazione dello schema d’accordo fatta dal Miur, le scadenze indicate nella bozza precedente, sono state prorogate di un mese. Perciò, se non ci saranno ulteriori variazioni, già l’anno prossimo l’anagrafe entrerà a pieno regime.
Edilizia scolastica, cosa prevede l’accordo
Per quanto riguarda le risorse, l’accordo firmato ha stabilito i criteri per la ripartizione dei fondi relativi al triennio 2018-2020, prendendo in considerazione come criteri di giudizio il numero degli studenti, il numero degli edifici, la zona sismica e il grado di affollamento delle strutture.
La più recente versione dell’accordo presentato dal Miur, in merito all’attuazione dei programmi, tende a fortificare il punto che tratta l’avvio dei programmi di edilizia scolastica programmati dalle regioni puntuali ed efficienti. Nel punto, infatti, ora si legge che il Miur “dà seguito ai programmi regolarmente e tempestivamente pervenuti”.
Oltre a questo, si riscontra pure un’attenzione alla prevenzione antincendio e antisismica: “Il Miur si impegna a definire, in raccordo con le regioni e gli enti locali, il fabbisogno nazionale in tema di adeguamento alla normativa antincendio delle scuole”. Mentre per la prevenzione sismica, gli interventi di adeguamento che risulteranno indispensabili dopo le verifiche di vulnerabilità, saranno inseriti nella programmazione 2018-2020. È stato assicurato l’impegno per individuare le risorse da destinare in modo specifico e a fondo perduto alla progettazione di interventi di edilizia scolastica.
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Infine, il Ministro Bussetti ha sottolineato: “Avremo più trasparenza, efficienza e un miglioramento della governance delle risorse. Dopo anni di procedure lunghe e farraginose, abbiamo definito un sistema semplificato che consentirà di ridurre notevolmente i tempi per l’assegnazione delle risorse e, dunque, per rendere le nostre scuole più sicure. Sbloccheremo subito il primo miliardo per l’antisismica. Nelle prossime ore daremo il via libera alla programmazione triennale 2018/2020”.
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