Rigenerazione urbana e governo del territorio: dialogo tra Architetti e istituzioni per il futuro delle città

Durante l’incontro, si è evidenziata la necessità di riformare in modo organico il Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 380/2001) e di approvare una norma nazionale sulla rigenerazione urbana

Gli Ordini territoriali degli Architetti si sono riuniti in una giornata di confronto presso l’Acquario Romano, per discutere il futuro delle città italiane e avanzare proposte legislative su temi cruciali come la rigenerazione urbana e la revisione del Testo Unico sull’Edilizia.

Durante l’incontro, si è evidenziata la necessità di riformare in modo organico il Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 380/2001) e di approvare una norma nazionale sulla rigenerazione urbana. Questi temi sono considerati cruciali per superare l’immobilismo normativo e adeguare le città alle esigenze contemporanee.

La proposta elaborata da 100 Ordini territoriali, consegnata al Ministro delle Infrastrutture, rappresenta una solida base per avviare questa riforma.

Vediamo di seguito alcuni dei punti analizzati durante l’incontro del 28 novembre 2024.

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Governo del territorio e strumenti di piano

PER GOVERNARE IL TERRITORIO L’URBANISTICA IMPIEGA UN LINGUAGGIO VIVO, IN CONTINUA EVOLUZIONE, integrando saperi dell’architettura, delle scienze giuridiche, economiche, agronomiche, sociali, storiche, ambientali, geografiche e amministrative. Quando un urbanista si esprime dicendo che: “…il PSC, il POC e i PAC rispondono alla 5, valorizzando la concertazione in attuazione del principio di sussidiarietà” e un collega gli risponde riferendosi alle “NA del PDR del PGT per l’ADR nell’ambito del TUC”, impiegano un corpus linguistico che si declina in sigle, locuzioni e numeri di legge e che non lascia spazio all’interpretazione discrezionale. Una terminologia a tre dimensioni che conforma i luoghi e la vita delle comunità, innescando processi sul territorio che si sviluppano nel tempo. Per orientarsi in questo labirinto lessicale, il volume affronta gli aspetti concettuali, teorici e applicativi della pianificazione urbanistica ordinaria alla luce delle più recenti innovazioni legislative e procedurali e offre una raccolta ragionata degli aspetti tecnici, gestionali, normativi e istruttori della pratica di governo del territorio, alle diverse scale del piano. Trasponendo la vastità della materia pianificatoria in un testo d’immediata consultazione, con oltre 650 voci, 165 disposti normativi e indici analitici che permettono di individuare facilmente gli elementi d’interesse, l’opera rappresenta uno strumento fondamentale per accompagnare urbanisti, progettisti, giuristi, amministratori, docenti e studenti nella pratica quotidiana.Stella Agostini architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Agraria, è professore associato di Tecnica e Pianificazione Urbanistica all’Università degli Studi di Milano, dove insegna presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie. Consulente di numerosi enti, lavora su metodi e strumenti per la pianificazione sostenibile dei territori alle diverse scale, con specifica attenzione agli aspetti agroecologici ambientali e alla valorizzazione del patrimonio rurale. Con Maggioli ha pubblicato: Ambiente Territorio Città. Quando le risorse diventano emergenze (2022), Urbanistica periagricola. Pratiche di rigenerazione territoriale (2018), Architettura rurale nel paesaggio (2017), Progettare in area agricola (2011), Guida alla pianificazione territoriale sostenibile. Strumenti e tecniche di agroecologia (2010), Beni culturali, agricoltura e territorio (2009) e Recupero e riuso degli edifici rurali (2008).

Stella Agostini | 2024

Indice

Riforma del Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 380/2001)

La riforma del Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 380/2001) è ritenuta indispensabile per superare un sistema normativo frammentato e inadeguato alle esigenze contemporanee. Durante l’incontro è emersa la necessità di una revisione organica per semplificare le procedure edilizie e armonizzare le norme regionali con quelle comunali.

Il Testo Unico, in vigore da oltre vent’anni, risulta obsoleto rispetto alle attuali esigenze di sostenibilità, rigenerazione urbana e innovazione tecnologica.

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Rigenerazione urbana: un approccio olistico

Rigenerare non significa solo rinnovare il patrimonio edilizio, ma intervenire su ambiti urbani più ampi, con impatti sociali e qualitativi sugli spazi. Questo approccio mira a generare miglioramenti nella qualità della vita e del costruito, promuovendo l’integrazione tra iniziative pubbliche e private.

Fondamentale anche il ricorso al concorso di progettazione, per garantire la qualità dei progetti e il riconoscimento meritocratico.

Il ruolo degli Ordini professionali

Gli Ordini degli Architetti, rappresentati dal presidente dell’OAR Alessandro Panci, hanno ribadito l’importanza di partecipare al processo normativo per garantire l’applicabilità delle leggi alle esigenze locali. La frammentazione e l’obsolescenza delle normative sono state criticate, sottolineando l’urgenza di leggi chiare e flessibili.

Alla giornata hanno partecipato parlamentari, assessori regionali e consiglieri, tra cui Maurizio Gasparri, Erica Mazzetti e Pasquale Ciacciarelli, che hanno accolto le proposte degli Ordini. È emersa una volontà condivisa di semplificare e uniformare le normative urbanistiche, superando disallineamenti tra leggi regionali e strumenti comunali.

La proposta di legge sulla qualità dell’architettura, promossa da Nicola Irto, è stata riconosciuta come elemento chiave per la rigenerazione urbana.

Le proposte regionali e il Salva-Casa

Il dibattito ha approfondito le implicazioni del decreto “Salva Casa” e la sua implementazione nelle diverse regioni. La legge regionale toscana, ad esempio, rappresenta un modello grazie alla categoria di intervento della sostituzione edilizia. Anche nella Regione Lazio, la proposta di legge regionale n. 171 del 2024 mira a semplificare le procedure e ad armonizzarle con il quadro normativo nazionale.

I partecipanti hanno evidenziato la necessità di definire con chiarezza la nozione di ristrutturazione edilizia, superando lacune normative che ostacolano interventi di densificazione urbana. Cruciali saranno investimenti pubblici e incentivi fiscali per attrarre investitori, soprattutto nelle aree periferiche. Inoltre, i processi partecipativi sono stati indicati come strumenti fondamentali per coinvolgere le comunità locali.

Per saperne di più
architettiroma.it

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Redazione Tecnica

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