Codice contratti pubblici: dal MIT le indicazioni operative per la qualificazione delle stazioni appaltanti

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblica la Circolare n.279 attraverso la quale riepiloga il quadro normativo in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti, conformemente al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023)

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La Circolare n. 279 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riepiloga i punti più significativi in riferimento al quadro normativo in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti, conformemente al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023).

La Circolare è suddivisa in due sezioni, accompagnate da un’appendice di approfondimento che include schede riassuntive normative e tabelle esplicative.

Nella prima sezione vengono delineate le finalità relative alle normative del nuovo Codice dei contratti pubblici in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti.

La seconda sezione, di carattere propositivo, descrive gli incentivi rivolti alla qualificazione per le stazioni appaltanti che soddisfano i requisiti, gli incentivi per l’utilizzo delle centrali di committenza da parte delle stazioni appaltanti non in grado di rispettare i criteri di qualificazione, oltre agli incentivi per fare riferimento a stazioni appaltanti qualificate anche in casi che rientrano al di sotto delle soglie obbligatorie di qualificazione.

Vediamo di seguito come si articola il documento del MIT.

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Indice

Cosa contiene la Circolare del MIT

Ecco l’elenco delle sezioni principali della Circolare MIT n. 279:

  • Parte I – Sistematizzazione delle norme applicabili: il quadro normativo di riferimento, le novità introdotte e prime linee attuative.
    • Il sistema di qualificazione nell’ambito del nuovo Codice: obiettivi e struttura del sistema, finalità della qualificazione delle stazioni appaltanti.
    • Le principali novità: livelli di qualificazione: L1, L2, L3, requisiti e criteri di qualificazione per progettazione, affidamento ed esecuzione.
    • L’articolo 62 su aggregazioni e centralizzazione delle committenze: soglie e ambiti di applicazione, attività riservate alle stazioni appaltanti qualificate.
    • Il regime di esclusione dal sistema di qualificazione: soggetti esclusi (imprese pubbliche e soggetti privati nei settori speciali), regole di funzionamento e criteri di qualificazione per soggetti non inclusi.
    • L’articolo 63 sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza: elenco ANAC e procedure di iscrizione, modalità di gestione del sistema di qualificazione.
  • Parte II – Gli incentivi previsti dall’ordinamento in favore della qualificazione e aggregazione delle stazioni appaltanti.
    • Incentivi a valorizzare gli strumenti del sistema di qualificazione anche al di sotto delle soglie e al di fuori degli obblighi previsti ex lege: incentivazione dell’utilizzo di strumenti di qualificazione anche per contratti di importo inferiore.
    • La qualificazione delle stazioni appaltanti relativa alla fase esecutiva del contratto: parametri da rispettare per i contratti in fase di esecuzione, valutazione del rispetto dei tempi di pagamento e dei requisiti amministrativi.
    • Il monitoraggio costante del processo di qualificazione delle stazioni appaltanti e il ruolo degli strumenti per la promozione dell’aggregazione: ruolo dell’ANAC nel verificare i livelli di qualificazione, utilizzo dei dati per promuovere miglioramenti sistematici.
    • Osservazioni di sintesi e indicazioni operative: pianificazione per il raggiungimento dei requisiti minimi, comunicazione periodica ad ANAC, obblighi di comunicazione e pubblicazione delle collaborazioni tra stazioni appaltanti, ruolo delle centrali di committenza e degli strumenti ausiliari.

Nel documento viene precisato che il metodo di analisi seguito è quello di un approccio integrato alle nuove disposizioni del vigente Codice dei contratti pubblici.

Inoltre nell’allegato alla Circolare è contenuta una ricostruzione schematica della normativa relativa al nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza ed è fornita un’analisi quantitativa dello stato di avanzamento del processo di qualificazione, sulla base dei dati ANAC.

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Il Nuovo Codice degli Appalti 2023 commento operativo

Quest’opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l’utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.Anche per questo quaderno l’organizzazione del testo ha mantenuto l’impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l’immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:◾ Il responsabile unico del procedimento◾ La programmazione e la progettazione di lavori e degli acquisti di beni e servizi◾ Validazione, verifica e iter autorizzativo del progetto◾ Stazioni appaltanti ed operatori economici◾ Contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea◾ Scelta del contraente◾ Esecuzione delle opere◾ Contenzioso e strumentiMarco AgliataArchitetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.

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