Il corso per le lauree professionalizzanti dovrà essere attivato in collaborazione con il mondo del lavoro e a stretto contatto con professioni disciplinate a livello nazionale, a partire da quelle organizzate in Ordini.Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto che dà il via libera ai nuovi percorsi di lauree professionalizzanti: debutteranno il prossimo anno accademico.
Decreto lauree professionalizzanti: i contenuti
l provvedimento è il risultato finale del lavoro della Cabina di regia per armonizzare l’offerta formativa che sarà attivata dagli atenei e dedicata ai percorsi con ordini e collegi professionali e con gli Istituti tecnici superiori.
Il decreto prevede una novità per l’accreditamento e l’attivazione di nuovi corsi di studio: maggiore flessibilità rispetto ai numeri richiesti per la docenza. Le Università, anche se in carenza di alcuni requisiti, potranno ampliare la propria offerta formativa, ma solo negli atenei in cui gli indicatori di sostenibilità economico-finanziaria sono positivi.
Le Università potranno poi attivare al massimo un corso di laurea professionalizzante per ogni anno accademico. Il corso non potrà essere fatto on line ma con i metodi tradizionali. I percorsi formativi saranno sviluppati con gli ordini professionali. Nell’ambito di accordi e convenzioni con gli ordini e i collegi professionali, le Università potranno realizzare partenariati con le imprese. Durante il percorso di laurea saranno previsti anche tirocini formativi.
>> Lauree professionalizzanti, competenze acquisite e sbocchi professionali: serve chiarezza
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento