La Presidente di Finco, Carla Tomasi, ha trasmesso alle Commissioni di Senato e Camera le osservazioni critiche sullo schema di Decreto Legislativo Correttivo del Nuovo Codice degli Appalti, presentato lo scorso 6 marzo alle Camere per il parere.
Finco non trova motivazione al fatto che “a distanza di meno di un anno dalla sua approvazione, venga proposta dal Suo Governo una modifica che riguarda tali e tanti punti nevralgici, compiendo un gigantesco passo indietro e imprimendo al provvedimento Correttivo l’impronta di una vera e propria controriforma”. Le motivazioni di Finco sono state ascoltate ma non tutte sono state accolte. Vediamo cosa succederà col passaggio in Parlamento del Correttivo.
Ecco i punti di criticità rilevati da Finco (Federazione Industrie, Prodotti, Impianti, Servizi e Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione):
Requisiti delle attività superspecialistiche
Art 89, comma 11 del Codice (art. 53 del Correttivo)
I requisiti delle attività superspecialistiche devono essere posseduti per la fase di qualificazione, e non per quella di esecuzione. I particolari requisiti che vengono richiesti alle superspecialistiche non sono funzionali alla sola qualificazione ma anche alla successiva esecuzione delle attività appaltate.
Limiti al subappalto
Art 105, comma 2 del Codice (art. 66 del Correttivo)
Limitare il subappalto al solo 30% della categoria prevalente lasciando, in sostanza, libero il subappalto delle categorie scorporabili non superspecialistiche. È necessario confermare il riferimento all’intero appalto come base su cui calcolare la percentuale massima di subappalto per lavori, servizi e forniture.
Qualificazione attraverso il subappalto
Art. 105, comma 22 del Codice (art. 66 del Correttivo)
Finco propone di reintrodurre la possibilità per le imprese appaltatrici di qualificarsi attraverso i lavori subappaltati: dopo che l’art. 85 del DPR 207/10 è stato tolto dal nuovo Codice, Finco tenta di contrastare la pratica dell’ottenere qualificazioni senza aver svolto un lavoro.
Tutela della concorrenza
Art 177, comma 1 del Codice (art. 97 del Correttivo)
L’articolo 97 introduce la possibilità di mantenere in house le manutenzioni ordinarie (che rappresentano pressocché il 100% dell’attività dei concessioni autostradali negli ultimi anni) e i lavori eseguiti direttamente dai concessionari. È un chiaro modo di aggirare i limiti imposti, giustamente, dal Codice alle attività senza gara. La previsione andrebbe cassata, per tutelare la concorrenza lasciando al mercato la possibilità di dare risposte tecniche e organizzative adeguate ad attività che non sono proprie del concessionario ma strumentali alla sua attività principale.
Abbiamo presentato tutti i punti critici ma solo nei loro passaggi principali del documento di Finco sui difetti del Correttivo al Codice degli Appalti: clicca qui se vuoi leggere il documento intero.
A proposito di Codice Appalti: il Collegato Ambientale
Le novità normative introdotte con il Collegato ambientale e fatte proprie dal nuovo Codice appalti (D.Lgs. 50/2016) riguardanti l’obbligo di applicazione del Green Public Procurement (GPP) hanno rappresentato un importante punto di svolta nell’intero quadro delle politiche ambientali e produttive del nostro paese. Proprio il GPP infatti, se attuato in maniera organica, appare come uno degli strumenti più efficaci per conseguire molti degli obiettivi contenuti nelle strategie ambientali dell’Unione Europea.
In questo quadro assume un ruolo rilevante ciò che consegue all’applicazione del Piano d’azione Nazionale sugli acquisti verdi, adottato con il D.M. dell’11 aprile 2008. Il piano in questione bene individuava gli obiettivi strategici di politica ambientale sintetizzandoli in tre punti: primo, efficienza e risparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia e conseguente riduzione delle emissioni di CO2; secondo, riduzione dell’uso di sostanze pericolose; terzo, riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti.
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IL MANUALE DEGLI APPALTI VERDI
Le novità normative introdotte con il “Collegato ambientale” e fatte proprie dal nuovo “Codice appalti” (D.Lgs. 50/2016) riguardanti l’obbligo di applicazione del Green Public Procurement (GPP), hanno rappresentato un importante punto di svolta nell’intero quadro delle politiche ambientali e produttive del nostro paese. Proprio il GPP infatti, se attuato in maniera organica, appare come uno degli strumenti più efficaci per conseguire molti degli obiettivi contenuti nelle strategie ambientali dell’Unione Europea. In questo quadro assume un ruolo rilevante ciò che consegue all’applicazione del Piano d’azione Nazionale sugli acquisti verdi, adottato con il D.M. dell’11 aprile 2008. Il piano in questione bene individuava gli obiettivi strategici di politica ambientale sintetizzandoli in tre punti: › Efficienza e risparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia e conseguente riduzione delle emissioni di CO2; › Riduzione dell’uso di sostanze pericolose; › Riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti.L’evoluzione della normativa nazionale sta spingendo il nostro Paese verso la valorizzazione degli “acquisti verdi” delle PA di prodotti e servizi a minor impronta ambientale nell’ambito degli appalti promossi da Stazioni appaltanti pubbliche. Nel 2016 si è infatti assistito ad un’importante modifica del Codice appalti, con l’inserimento dell’obbligo di acquistare “verde” e l’introduzione di specifiche agevolazioni per le aziende che mappano l’impronta ambientale propria e dei propri prodotti/servizi offerti alle PA. Questo nuovo E-book risulta indispensabile in questa fase fortemente innovativa per supportare le Pubbliche Amministrazioni nella corretta predisposizione delle proprie procedure di acquisti “green” e dei relativi bandi di gara e rende più semplice l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) adottati dal Ministero dell’Ambiente grazie a schede descrittive di facile consultazione. Massimo Mauri Laurea in Scienze Ambientali con lode, Dipendente di ARPA Lombardia con esperienza decennale dei settori della Progettazione europea, Appalti verdi e Certificazioni ambientali. Ha collaborato con il Legislatore nazionale, con il Ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia sul GPP, svolge attività di formazione e divulgazione in materia di acquisti verdi per la Pubblica Amministrazione.Laura Carpineti Laurea in Economia Politica con lode e certificazione CIPS – Procurement Expert Livello 2, oltre 10 anni di esperienza nel settore degli acquisti strategici per il settore pubblico con esperienza nelle principali centrali di acquisto nazionali (Consip) e regionali (ARCA Lombardia). Si è specializzata nel corso degli anni nei temi di: Centralizzazione, Green public procurement, Responsabilità sociale di Impresa, Spesa sanitaria, Appalti di innovazione.
Massimo Mauri, Laura Carpineti | 2017 Maggioli Editore
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fonte immagine: lorenabruno.files.wordpress.com
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