Siamo tutti in attesa delle nuove tabelle sui corrispettivi. Per aiutarci a fare chiarezza, gli Ingegneri hanno pubblicato il vademecum sull’affidamento dei servizi di Ingegneria e Architettura dopo il Nuovo Codice degli Appalti.
Il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) ritorna quindi, con una Guida, sulla questione dei corrispettivi nelle gare di progettazione. Scarica la Guida del CNI.
La questione dei Parametri per Corrispettivi
Ricapitoliamo. In base al nuovo Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), le Stazioni Appaltanti possono (non più ‘devono’) rifarsi ai parametri per il corrispettivo a base di gara negli affidamenti degli incarichi per la progettazione. Le stazioni appaltanti possono usarli nel caso in cui li ritengano adeguati, altrimenti possono usare propri criteri.
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I parametri non sono obbligatori in nessun caso, quindi. Questo ha suscitato accese polemiche nei mesi scorsi.
I dubbi sull’obbligo dell’applicazione del DM parametri per calcolare i compensi a base di gara verranno chiariti da un Decreto in un Ministero della Giustizia di aggiornamento dei parametri all’interno del Nuovo Decreto Parametri (DM 17 giugno 2016). Il decreto seguirà il provvedimento del Mit sui livelli di progettazione, di prossima emanazione.
Questo, almeno, è ciò che gli Ingegneri sperano.
CNI: le linee guida sui parametri per corrispettivi
Nelle linee guida sui servizi di ingegneria e architettura (pubblicate in Gazzetta ufficiale del 29 settembre 2016), l’Anac ha invece considerato obparametribligatoria da parte delle Stazioni appaltanti l’applicazione dei parametri, per trasparenza e correttezza.
Il CNI ha pubblicato il vademecum sull’affidamento dei servizi di Ingegneria e Architettura alla luce del nuovo quadro normativo in materia di contratti pubblici. Clicca qui per scaricare la Guida del CNI.
La Guida spiega il funzionamento degli affidamenti in base alle soglie di progettazione (incarichi inferiori a 40.000 euro, pari o superiori a 100.000 e fino alla soglia comunitaria).
La Guida del CNI fa chiarezza sulle Indicazioni Operative dell’Anac:
– determinazione del corrispettivo;
– attività di supporto alla progettazione, di consulenza e di supporto al Rup;
– “consulenza” di ausilio alla progettazione.
Inoltre, la Guida analizza i principi generali sanciti dall’Anac:
– divieto di subappalto della relazione geologica;
– continuità nella progettazione;
– esclusione dell’obbligo di depositare la cauzione provvisoria e le coperture assicurative;
– distinzione fra progettazione ed esecuzione.
Decreto Parametri: l’opinone degli Architetti
Anche il Consiglio Nazionale degli Architetti è tornato sul tema. Rino La Mendola, vicepresidente, ha dichiarato: “ci aspettiamo che, al di là delle positive indicazioni dell’ANAC vengano ripristinate regole certe e trasparenti nella determinazione dell’importo posto a base di gara e per la scelta delle procedure di affidamento da adottare”.
Il CNAPPC confida che “vengano sciolti i nodi circa l’obbligatorietà dell’utilizzo del Decreto Parametri, assolutamente indispensabile per scongiurare il rischio che le stazioni appaltanti possano sottostimare l’importo dei compensi da porre a base di gara ed affidare conseguentemente servizi, come la progettazione, con procedure errate scegliendo, ad esempio, l’affidamento diretto anziché una procedura aperta, in violazione ai più elementari principi di trasparenza”
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