Installazione impianti, il CNI chiede modifiche al DM 37/2008: più vincoli per gli impianti esterni

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) ha chiesto al Ministero dello Sviluppo economico delle modifiche al DM n. 37 del 2008 (Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita’ di installazione degli impianti all’interno degli edific), la legge di riferimento per l’installazione impianti.

Secondo il CNI infatti, la norma, entrata in vigore da diversi anni, presenta delle criticità che vanno affrontate per migliorare applicazione del testo e salvaguardare la sicurezza dei cittadini. La modifica principale riguarderebbe l’inserimento nella normativa dell’obbligo di progettazione e di verifica anche per gli impianti elettrici esterni.

Gli impianti esterni, infatti, al momento non sono inquadrabili nel DM 37/2008, che si riferisce solamente agli impianti collocati all’interno degli edifici.

Di conseguenza, all’Articolo 1 (Ambito di applicazione), andrebbe specificato che anche gli “impianti elettrici all’aperto a servizio degli edifici”, peraltro solitamente sottoposti a condizioni più severe e e quindi “fonti di potenziale rischio”, devono essere trattati sulla base delle stesse regole. Inoltre, andrebbero inclusi anche gli impianti telefonici e di trasmissione dati.

Altre modifiche importanti riguarderebbero l’Articolo 11(Deposito presso lo sportello unico per l’edilizia del progetto, della dichiarazione di conformità o del certificato di collaudo). Il CNI ritiene infatti che “la formulazione dei commi 1 e 2 dell’articolo 11 non sia aggiornata secondo gli attuali titoli abilitativi edilizi. È oggi previsto che interventi di natura impiantistica possano essere svolti in assenza di titoli abilitativi edilizi specifici e ciò determina la difficoltà di controllo dell’obbligo di deposito del progetto”.

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Andrebbe quindi previsto che proprietario o committente depositino il progetto degli impianti da realizzare, soggetti ad obbligo di progettazione, presso lo sportello unico per l’edilizia del Comune insieme alla presentazione delle richieste dei titoli abilitativi e prima dell’inizio dei lavori nel caso di opere non soggette a titoli abilitativi.

Infine, secondo il CNI, bisognerebbe prevedere anche per la manutenzione straordinaria la redazione di un progetto da parte di un professionista competente iscritto a un albo professionale, e un maggiore rigore dovrebbe riguardare anche le varianti.

Redazione Tecnica

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