Firmato nella giornata di ieri il protocollo d’intesa che sancisce l’accordo tra ItaliaSicura, la struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica istituita dal Governo Renzi e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al fine di implementare una completa attività di mappatura dei residui di amianto presenti negli edifici scolastici italiani. L’obiettivo è effettuare un efficace lavoro propedeutico alla progettazione e realizzazione di interventi di bonifica mirati.
L’attività di mappatura dell’amianto presente
La peculiarità contenuta nel documento risiede nel ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento, ovverosia droni dotati di telecamere ad alta risoluzione, oltre al consolidamento di un progetto pilota che conferisca per la prima volta una dimensione omogenea del fenomeno a livello nazionale.
“Con il lavoro che avviamo oggi con il Ministero dell’Ambiente – spiega Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione – affrontiamo in modo sistematico un problema estremamente complesso, creando per la prima volta una mappatura scientifica su scala nazionale, essenziale per delineare azioni efficaci nella bonifica dell’amianto nelle scuole. Ricordo che è compito delle Regioni predisporre piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, smaltimento e bonifica e che, dal 1994, è stata istituita la figura del Responsabile amianto con compiti di controllo e coordinamento per ogni Ente locale”.
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I fondi generali predisposti dal Governo per la sicurezza delle scuole, si legge in una nota di Palazzo Chigi, comprendono anche le attività di rimozione dell’amianto: 400 milioni di euro sono stati stanziati a giugno 2014 – in continuità con i 150 milioni del Decreto del Fare. Diverse Regioni, nelle proprie graduatorie, hanno dato la priorità agli interventi di bonifica dell’amianto nelle scuole, riducendo di molto il numero di istituti ancora interessati. Anche i 905 milioni di euro previsti dall’operazione #MutuiBei possono finanziare interventi di questo tipo. I primi 1215 cantieri sono stati già avviati.
Tecniche di analisi moderne per tutelare gli edifici scolastici
“La conoscenza completa e aggiornata della presenza di amianto nelle scuole italiane – illustra Gaia Checcucci, Direttore generale per la Salvaguardia del territorio e delle Acque presso il Ministero dell’Ambiente – è il presupposto per velocizzare la progettazione e la realizzazione delle opere di bonifica. Questo importante Protocollo ci permette di farlo attraverso le più moderne tecniche di analisi e monitoraggio della consistenza e della struttura delle superfici, anche seguendo un metodo di lavoro che potrà definire in tempi brevi una mappatura analitica su scala nazionale”.
“Il passo successivo e conseguente – conclude Checcucci – che verrà disciplinato dal decreto ministeriale in attuazione della norma del Collegato Ambientale già predisposto dalla direzione, servirà a destinare in maniera più efficace i fondi per la progettazione disponibili, in particolare privilegiando gli edifici scolastici per i quali gli interventi di bonifica rivestono carattere di maggiore urgenza”.
Per approfondire con cognizione di causa il tema relativo alle procedure di rimozione e bonifica dell’amianto Ediltecnico consiglia l’e-book intitolato Amianto: guida pratica per la gestione dei manufatti.
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