Ecobonus ok per tutto il 2016: giovedì è giunta la conferma definitiva della proroga della misura al 65% (insieme al Bonus ristrutturazione 50%) grazie al varo della Legge di Stabilità 2016.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente della commissione Ambiente presso la Camera dei deputati (uno dei principali fautori della misura), Ermete Realacci, il quale ci ha illustrato il suo punto di vista: “C’è stata una battaglia forte in merito alla riconferma della misura. Ho lottato personalmente per una stabilizzazione e per un allargamento forte. Per quanto riguarda il primo tema abbiamo ottenuto solo la proroga di un anno. Quello che posso dire, per ora, sul secondo tema è che ci sarà un piccolo allargamento dell’Ecobonus. Ho sentito il ministro Delrio che mi ha confermato l’allargamento quasi certo alla bonifica dell’amianto e all’edilizia sociale”.
Le detrazioni in edilizia vengono estese agli enti di gestione delle case di edilizia residenziale pubblica, che potranno così usufruire degli sgravi fiscali per rimettere mano a un patrimonio immobiliare obsoleto. Agli ex Iacp giungerà inoltre una “plus” di 170 milioni da usare per le manutenzioni. Si tratta di un vero e proprio “intervento straordinario sulla case popolari”, annunciato dallo stesso premier Matteo Renzi nella coloratissima conferenza stampa di giovedì pomeriggio.
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Gli incentivi vengono di fatto confermati nella medesima formula utilizzata nel 2015. Bonus ristrutturazioni al 50% in dieci rate annuali, entro un tetto massimo di 96mila euro (che senza proroga sarebbe stato dimezzato a 48mila euro dal primo gennaio). Ecobonus per la riqualificazione energetica delle abitazioni (inclusi sostituzione degli infissi e delle caldaie ad alta efficienza) al 65% per lo stesso range temporale: una conferma piena che include gli interventi antisismici, le schermature solari e i lavori di bonifica dell’amianto (come affermato da Realacci).
L’obiettivo che sta alla base della proroga delle detrazioni in edilizia è certamente quello di dare un impulso importante al comparto, spingendo le ristrutturazioni, anche al fine di ottenere un significativo miglioramento dell’efficienza energetica di questi edifici. Insomma, una misura anticiclica che lancia anche uno sguardo importante al futuro.
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Secondo le stime emesse dal Governo la conferma dei Bonus edilizi ad aliquota massima per un altro anno pesa circa 150 milioni nel bilancio dello Stato, un valore che in base agli studi sull’impatto dei bonus vengono tuttavia controbilanciati dalle maggiori entrate fiscali legate alla realizzazione degli interventi.
“Non siamo ancora, diciamolo chiaramente, a quella politica organica che dovrebbe favorire un piano complessivo di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati (compresi gli stabilimenti industriali) in Italia – spiega Giorgio Santilli in un corsivo sulle pagine del Sole 24 Ore -. È però certamente un primo passo in quella direzione che dovrebbe portare alla trasformazione dell’edilizia in chiave di sostenibilità energetica e ambientale. Ora che con lucidità anche il premier ha identificato questo come una delle sfide dell’Italia di oggi, bisogna avere più coraggio in questa direzione per incentivare chi compra case con classe energetica alta e favorire la demolizione e ricostruzione nelle nostre periferie degradate”.
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