Dopo 18 mesi dall’uscita della norma nazionale sull’unificazione del libretto di impianto per la climatizzazione (il decreto 10 febbraio 2014 in ottemperanza a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 2013), lo stato di applicazione sul territorio italiano è ancora a macchia di leopardo.
Se è vero che molte Regioni e Province autonome (15 su 21) hanno già applicato la norma nazionale per l’unificazione del libretto di impianto, altre amministrazioni continuano a richiedere a cittadini e professionisti libretti separati. La situazione è ancora più indietro circa l’attivazione del catasto nazionale degli impianti (sia di riscaldamento che di raffrescamento). Solo Veneto, Toscana, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna hanno attivo o in fase di partenza un proprio sistema informatico: il Circe Veneto (non ancora attivo), il Sir/Siree toscano (non ancora attivo) il Criter dell’Emilia-Romagna (non ancora attivo). Sono attivi solo i sistemi del Piemonte (sistema informativo Citt) e quello della Lombardia (sistema informativo Curit).
Prima di vedere brevemente in quali Regioni il modello unico di libretto di impianto per la climatizzazione segue le norme nazionali, ricordiamo che si tratta di un documento che fotografa l’intera vita dell’impianto termico o di condizionamento: dalle manutenzioni effettuate, ai rapporti di efficienza energetica, comprese le informazioni sulle parti manutenute e quelle sostituite, le misure dei rendimenti nell’arco di vita dell’apparecchio e così via.
Le Regioni in linea con la norma nazionale
Nelle seguenti Regioni è già attivo (o lo sarà a brevissimo) l’impianto normativo nazionale sul libretto di impianto. Per alcuni casi vige direttamente il decreto 10 febbraio 2015:
1. Abruzzo
2. Basilicata
3. Calabria
4. Campania
5. Friuli Venezia Giulia
6. Lazio
7. Liguria
8. Valle d’Aosta
9. Molise
10. Puglia
11. Sardegna
12. Sicilia
13. Provincia di Trento
14. Provincia di Bolzano
15. Umbria
In molte Regioni, invece, tali disposizioni (sempre in linea con la norma nazionale) sono state recepite con una legge regionale ad hoc come il caso dell’Abruzzo, della Sicilia, dell’Umbria, del Friuli Venezia Giulia e della Valle d’Aosta.
Le altre Regioni
Nelle Regioni rimanenti la situazione del libretto di impianto è più variegata. Per esempio, in Emilia-Romagna è ancora vigente un libretto per ciascun sottosistema di generazione, mentre in Molise sono previsti modelli specifici per la redazione del rapporto di efficienza energetica, come un modello regionale che accompagna quello unico è presente in Toscana.
Complessa la situazione in Lombardia dove c’è un libretto autonomo per ogni sottosistema di climatizzazione eccetto quelli sotto i 5 kW per il riscaldamento e quelli sotto i 12 kW per il raffrescamento. Inoltre è prevista la targatura obbligatoria per ogni impianto..
Infine, in Piemonte il libretto è unico, ma va compilato secondo uno standard regionale specifico, mentre in Veneto abbiamo un libretto diverso per ogni sottosistema.
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