Quali saranno i temi caldi della attività di normazione nel 2015 per il settore delle costruzioni edilizie? Su questo tema si sono interrogati i componenti del Comitato di indirizzo strategico Costruzioni UNI, riuniti lo scorso novembre a Milano in una riunione presieduta da Fabio Brivio, numero due dell’ente di normazione italiano.
Di cosa parleranno, dunque, nel prossimo futuro le norme UNI?
Le tematiche individuate, anche grazie al confronto con i rappresentati di tutta la filiera delle costruzioni (committenza, istituzioni, industria, ecc.) sono diverse: alcune rappresentano una relativa novità, mentre altre sono dei classici.
Acustica ed efficienza energetica saranno argomenti che torneranno sul tavolo degli esperti chiamati a elaborare le norme UNI (ma sono mai andati via?). E proprio sull’efficienza energetica degli edifici è appena il caso di ricordare il recente rilascio delle nuove versioni 2014 delle UNI/TS 11300 parte 1 e parte 2, di cui si è occupato recentemente su queste pagine l’ing. Giorgio Pansa, e che sono protagoniste di un e-book di commento e analisi pubblicato per Maggioli Editore.
Altro elemento caldo per il 2015 sarà la sicurezza strutturale e ambientale dei manufatti edilizi che, con la questione della innovazione di prodotto accompagneranno l’iter di approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni, recentemente licenziate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, ma che non convincono appieno il Ministero delle infrastrutture (leggi l’articolo)
A livello professionale, un altro scenario di lavoro si aprirà per le prossime norme UNI sul tema della qualificazione delle figure professionali tecniche e delle imprese. Su questo punto ricordiamo la partenza del progetto Cert-Ing, la piattaforma per la certificazione delle competenze professionali su base volontaria varata questo autunno dal Consiglio nazionale degli Ingegneri (leggi come funziona il processo Cert-Ing)
Processi smart e sostenibilità, infine, chiudono gli hot topics delle norme UNI 2015.
Le aspettative per il 2015
Durante l’incontro, informa l’UNI in una nota pubblicata sul sito istituzionale, sono emerse alcune aspettative relative a problemi ed opportunità, caratterizzate da una forte trasversalità, non estranee dal contesto più generale del sistema Paese.
1. La semplificazione del quadro normativo di riferimento, nazionale e locale, sia in termini di chiarezza espositiva dei documenti normativi prodotti (anche attraverso la spiegazione dei contenuti e indicazioni applicative) sia di razionalizzazione del quadro normativo, anche in termini di articolazione e aggregazione delle norme per settori e argomenti.
2. La necessità di migliorare il rapporto tra normazione volontaria e legislazione vigente (a questo titolo si ricorda che è stato costituito in UNI un Comitato di Indirizzo Strategico “Norme e leggi” presieduto dal Presidente del CNI Armando Zambrano, con cui sarà necessario coordinare i lavori).
3. L’esigenza del miglioramento del regime di marcatura CE dei prodotti ai sensi del Regolamento UE 305/2011 (CPR), oltre che un efficace recepimento delle disposizioni comunitarie in materia di appalti pubblici.
4. Il significato e il ruolo delle norme UNI, e la necessità ormai impellente di “promuoverne” l’uso a tutti i livelli attraverso un’efficace programma di comunicazione, oltre il riconoscimento delle stesse quali strumenti di conformità alla regola dell’arte (autorevolezza del “Sistema UNI”).
Una volta condivise le priorità di azione ed i temi prioritari, potranno essere attivati dei Sottocomitati specifici per argomento, anche al fine di ottimizzare il coinvolgimento dei vari stakeholder su tematiche di specifico interesse.
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