La documentazione di cantiere per la sicurezza si snellisce, ma occorre comunque prestare molta attenzione dell’impiego dei modelli semplificati per la redazione del PSC, del POS e del Fascicolo dell’Opera, pubblicati con il decreto interministeriale 9 settembre 2014 e recentemente commentati dal nostro blogger Francesco Davino.
Il testo del decreto, infatti, specifica chiaramente che, anche se vengono utilizzati i modelli semplificati proposti, resta fermo l’obbligo della «integrale applicazione delle previsioni del titolo XV del d.lgs. n. 81/2008».
I modelli non sono altro che dei contenitori uniformati all’interno dei quali, i tecnici a cui compete l’obbligata elaborazione , inseriscono le informazioni necessarie e conformi alle finalità per cui sono previste. Resta inteso però che ogni POS e PSC deve essere redatto tenendo conto delle specificità del cantiere preso in considerazione.
In altri termini questo significa che il responsabile della redazione del POS, del PSC e del Fascicolo dell’Opera, anche se utilizza i modelli semplificati, deve assicurarsi che siano presenti tutte le informazioni necessarie e sufficienti per rispettare tutti gli obblighi di legge e non solleva dalle responsabilità in caso di omissioni o dimenticanze.
Ricordiamo che i contenuti minimi del POS e del PSC sono elencati nell’allegato XV del decreto legislativo n. 81/2008 (mentre per il Fascicolo dell’opera è necessario riferirsi all’allegato XVI del medesimo testo unico per la sicurezza sul lavoro).
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento