Poiché il titolo IV del Testo Unico Sicurezza non prevede in maniera esplicita la modalità di erogazione dei corsi di formazione e aggiornamento per il coordinatore della sicurezza tramite piattaforme web, si può ragionevolmente ritenere che tali corsi non possano essere organizzati con modalità FAD o e-learning.
A fornire questa interpretazione, che potrà fare tremare i polsi a più di un professionista, sono gli Ingegneri del CNI che hanno diffuso una circolare contenente numerosi chiarimenti sul tema della formazione e dell’aggiornamento per i coordinatori della sicurezza.
Nella parte dedicata alle “Modalità di svolgimento dei corsi di aggiornamento: didattica in modalità FAD, e-learning“, gli esperti del CNI forniscono quella che è da loro stessi,definita come l’interpretazione prevalente, anche considerato che quando il Legislatore ha voluto consentire questo tipo di modalità formativa, lo ha esplicitamente indicato nelle norme (cosa che, invece, non si riscontra nel d.lgs. 81/2008).
Diverso è il caso dei corsi di aggiornamento per RSPP e ASPP, per i quali l’Accordo Stato-Regioni del 26 gennaio 2006 ha stabilito che possano essere effettuati anche con modalità di formazione a distanza.
Le altre interpretazioni in tal senso
A supporto della bontà dell’interpretazione, gli Ingegneri citano diversi pareri espressi da servizi competenti in materia di sicurezza in molte Regioni italiani.
Vengono citate la direzione regionale del lavoro della Sardegna, l’area prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro del Piemonte e la Regione Sicilia. In tutti e tre i casi il parere è lo stesso: “l’aggiornamento e la formazione dei coordinatori della sicurezza e dei coordinatori per la progettazione e l’esecuzione non possono essere erogate tramite web con modalità a distanza”.
E per chi ha effettuato i corsi online?
Non tutto è perduto, per fortuna. Il CNi infatti precisa che questa interpretazione restrittiva è dovuta alla mancanza, per ora, di specifiche linee di indirizzo ministeriali che sono già state richieste.
Gli Ingegneri fanno sapere che tuteleranno i professionisti che in buona fede hanno effettuato corsi di aggiornamento per rivestire il ruolo di coordinatore della sicurezza online. È opinione del CNI che le modalità online di formazione rappresentano “il futuro”.
“Si è convinti”, si legge nella circolare CNI 10 maggio 2013, “che, pur con le necessarie cautele e regole tecniche, la formazione a distanza sia destinata a diventare la modalità ordinaria per i corsi di aggiornamento a prescindere dal settore di riferimento, RSPP piuttosto che coordinatore per la sicurezza”.
Intanto, nell’attesa dell’emanazione di indicazioni ministeriali, il CNI raccomanda prudenza e consiglia ai coordinatori della sicurezza che vogliano seguire corsi di aggiornamento online di verificare scrupolosamente i contenuti e le garanzie offerte dagli enti eroganti, mettendole a confronto anche con i requisiti minimi stabiliti dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011,
Di Mauro Ferrarini
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