Ancora priva di risposta la richiesta del CNG per una proroga di almeno un anno alla data del 30 novembre 2012, termine ultimo per perfezionare l’accatastamento dei fabbricati rurali ancora iscritti al catasto terreni. Ma il Governo, che aveva espresso parere contrario alla proroga, è stato battuto in Commissione finanze della Camera.
A metà del mese di novembre il presidente del Consiglio nazionale dei Geometri, Fausto Savoldi, aveva inviato una lettera all’Esecutivo, chiedendo la proroga al 30 novembre 2013 per consentire ai tecnici di avere maggiore respiro per ultimare le procedure di iscrizione al catasto civile urbano i fabbricati rurali ancora presenti in quello terreni.
“in un momento in cui si stanno accatastando i fabbricati fantasma, oltre alle quotidiane dichiarazioni per le variazioni e per le nuove costruzioni”, scriveva Savoldi, “l’accatastamento dei fabbricati rurali, confinato in un periodo di tempo molto stretto, rappresenta un intervento straordinario e che richiede del tempo” (leggi su Geometri.cc Accatastamento fabbricati rurali, i Geometri chiedono la proroga a novembre 2013).
Governo battuto sulla proroga
Qualche novità però c’è. Come sopra accennato, infatti, la scorsa settimana, infatti, l’Esecutivo ha ricevuto una battuta d’arresto in Commissione finanze della Camera che ha approvato una risoluzione sull’accatastamento dei fabbricati rurali. Il Governo aveva invece espresso parere contrario alla risoluzione, che lo impegna a valutare la proroga per la dichiarazione dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni.
In base al testo della risoluzione, presentato dall’Italia dei Valori, i tecnici avrebbero quindi sei mesi di tempo in più per accatastare gli immobili rurali nel catasto urbano e nel frattempo non scatteranno neppure le sanzioni.
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