E’ partita questa mattina la fase di consultazione pubblica sul valore legale della laurea. L’annuncio era stato dato il 27 gennaio scorso dal Presidente del consiglio Mario Monti (vedi articolo “Laurea, Governo Monti pronto a abolire il valore legale“).
Da questa mattina sul sito del Ministero dell’istruzione, università e ricerca sarà on line il testo messo a punto dall’esecutivo per avviare la discussone su un possibile provvedimento che era stato annunciato lo scorso anno.
Il documento viene presentato sotto forma di un questionario a risposta multipla, quindici quesiti su quattro grandi temi: la rilevanza del titolo di studio per l’accesso nel pubblico impiego, quella nel settore privato, il peso della laurea nella progressione nel sistema scolastico e universitario e la rilevanza ai fini dell’accesso alle professioni. Le domande saranno diffuse anche attraverso Facebook, Twitter e altri social network, ma per rispondere sarà necessario registrarsi.
E’ presente anche un glossario per comprendere i termini più tecnici.
Sarà possibile partecipare fino al 24 aprile, dopo tale data il Ministero traccerà un primo bilancio che sarà in seguito illustrato al Consiglio dei Ministri per realizzare un eventuale provvedimento.
“C’è, da parte di tutti i componenti del Governo, la convinzione che debba essere tutta la cittadinanza (compresi i giovani) a contribuire alla ripresa economica, impegnandosi nella crescita e nello sviluppo – spiega il governo sul sito del Miur – . In quest’ottica, il contributo costruttivo di coloro che hanno un interesse o un’opinione diviene incentivo al miglioramento delle decisioni. Ne guadagnano le istituzioni, che accrescono la propria trasparenza; i cittadini, che guadagnano l’accessibilità all’attività del Governo; infine, ne guadagna il Paese intero, che si adegua agli standard dell’Unione europea”.
“L’idea di fondo è quella di trasformare la consultazione in un percorso, un elemento portante dell’azione di Governo che, prima di decidere, si ferma ad ascoltare la voce dei destinatari delle decisioni: i cittadini – aggiunge – .
Il valore legale del titolo di studio è stato oggetto, nel corso degli ultimi anni, di un dibattito che ha coinvolto istituzioni, forze politiche e larghi strati dell’opinione pubblica, a livello nazionale e, prima ancora, europeo”.
Come si partecipa?
La consultazione si svolge esclusivamente in modalità telematica.
Per partecipare è necessario, nell’ordine:
1. cliccare sul banner “Vai all’applicazione per la consultazione pubblica on line” ;
2. nella schermata “Autenticazione”, cliccare sulla voce “Registrati”;
3. inserire tutte le informazioni richieste tra cui il proprio indirizzo di posta elettronica;
4. tornare nella schermata “Autenticazione” e inserire le proprie credenziali di accesso (username e password) inviate all’indirizzo di posta elettronica indicato;
5. nella schermata “Contenuti del Questionario”, selezionare una o più Tematiche (I, II, III, e/o IV) di interesse in relazione alla/e quale/i si intende offrire il proprio contributo;
6. selezionare uno o più Quesiti, contraddistinti da una numerazione progressiva;
7. a) salvare il lavoro svolto se si desidera, in seguito, accedere nuovamente al sistema per effettuare modifiche e/o integrazioni; b) salvare il lavoro svolto; autorizzare/non autorizzare la pubblicazione delle risposte fornite; cliccare sul comando “Invia” se si desidera concludere, in via definitiva, la propria partecipazione alla consultazione.
La partecipazione si intende utilmente effettuata anche qualora il contributo sia stato reso con riferimento solo ad alcuni dei Quesiti proposti.
Si segnala che è possibile accedere al documento di consultazione un numero illimitato di volte prima dell’inoltro definitivo; una volta eseguito l’inoltro di cui al punto 7 lettera b), non sarà possibile effettuare ulteriori accessi.
Per ulteriori chiarimenti sulle modalità di svolgimento, è possibile inviare le relative richieste all’indirizzo di posta elettronica: consultazionepubblica@istruzione.it.
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