Il premier Giuseppe Conte il 26 aprile ha firmato il primo decreto della “fase 2”, che stabilisce le riaperture progressive e graduali dopo il famigerato lockdown causato dal Coronavirus e iniziato lo scorso marzo.
Si tratta potenzialmente di una grande opportunità di ripartenza per le attività produttive: tra queste, l’edilizia non aspettava altro che il via libera, anche se le domande che ci siamo posti nei giorni scorsi e le perplessità sull’efficacia operativa dei vari Protocolli, rimangono tali.
Si riuscirà a lavorare attuando tutte le prescrizioni di sicurezza? L’unico modo per scoprirlo sarà forse tornare all’attività in cantiere, la cui riapertura è stata fissata in due tappe dal decreto 26 aprile:
– dal 27 aprile possono ripartire carceri, scuole, alloggi pubblici e dissesto idrogeologico. Sempre dal 27 aprile possono partire le attività preparatorie funzionali a riavviare la normale attività produttiva nei cantieri pubblici e privati;
– dal 4 MAGGIO potranno riaprire tutti i cantieri pubblici e privati (la cui attività preparatoria era stata possibile già dal 27 aprile).
Decreto Fase 2, i cantieri riaprono oggi e il 4 maggio
È già da giorni che il settore edile si prepara alla Fase 2. Il Protocollo operativo del 24 aprile (>> qui trovi una sintesi) ha infatti sintetizzato e integrato i precedenti documenti di regolamentazione, le indicazioni delle associazioni, e specificato la validità del DURC fino al 15 giugno.
Questo Protocollo operativo del MIT è ora contenuto nell’Allegato 7 del nuovo Dpcm 24 aprile.
>> PROTOCOLLO OPERATIVO MIT EDILIZIA – Allegato 7 Dpcm 26 aprile
Rispetto al precedente accordo, la “condivisione” del Mit è stata allargata a comuni e province, ma anche al ministero del Lavoro che avrà un ruolo specifico nelle verifiche del rispetto delle prescrizioni di sicurezza (come spiega la circolare n.149/2020 del 20 aprile 2020).
Edilizia, quali attività ripartono oggi?
«Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020» si legge nel Dpcm, che conferma come «dal 4 maggio riparte la tutta la manifattura, tutto il settore delle costruzioni e tutto il settore del commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura e alle costruzioni».
** Sulla riorganizzazione del cantiere **
Fase 2 edilizia, come AGGIORNARE il PSC di cantiere
CODICI ATECO COSTRUZIONI – ATTIVITÀ AMMESSE
Nell’Allegato 3 del nuovo decreto, dove sono indicate le attività economiche che potranno riprendere, sono indicati tutti i principali codici Ateco del settore costruzioni:
– 41 (costruzione di edifici),
– 42 (ingegneria civile),
– 43 (lavori di costruzione specializzati).
Obbligo di comunicazione ai prefetti
La regione Emilia Romagna specifica che da oggi, 27 aprile, «in Emilia-Romagna (fatta eccezione per Piacenza), così come in tutto il Paese, potranno ripartire le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria», sempre a condizione di rispettare il nuovo protocollo del 24 aprile (Allegato 7 Dpcm 26 aprile).
La possibilità di riaprire alcuni cantieri di opere pubbliche è in ogni caso subordinata alla comunicazione alle prefetture.
Riaprire il cantiere?
Ecco la Check list da eseguire e i Moduli necessari
Si tratta di moduli utili alla gestione della misurazione della temperature corporea (compresa l’informativa sul trattamento dei dati personali), la lettera con cui il datore informa i lavoratori delle misure igieniche da adottare, i modelli di lettera rivolti ai committenti/responsabili dei lavori/coordinatori in fase di esecuzione per integrare i piani di sicurezza e coordinamento, e una Check list contenente indicazioni al fine di consentire ai tecnici dei CPT di verificare l’attuazione del Protocollo MIT durante i sopralluoghi di cantiere.
>> Check list Protocollo cantieri
>> Modulo richiesta urgente committente/responsabile dei lavori
>> Modulo richiesta urgente PSC
>> Modulo informazione lavoratori
>> Modulo informazione altri soggetti
>> Modulo informativa sui dati personali
>> Modulo effettuazione misurazione corporea
>> Modulo autocertificazione temperatura corporea
La confusione sui DPI (dispositivi di protezione individuale) e i DM (dispositivi medici) idonei da utilizzare è molta. Mascherine con filtro o senza filtro? Quali usare? Solo modelli certificati CE o anche modelli non certificati? Da chi acquistarle? Come riconoscere quelle certificate? In questo articolo su Ingegneri.cc cerchiamo di fare chiarezza, anche per il cantiere: Validazione DPI INAIL e DM ISS: quali sono i dispositivi validati in deroga?
Coronavirus, come ripartire? Vademecum per tutte le attività
Foto: iStock/Morsa Images
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