Smart glass: cosa sono i vetri intelligenti? Tipologie, funzionamento e applicazioni pratiche

Trasparenza modulabile, controllo attivo della luce e del calore, capacità di adattarsi alle condizioni ambientali: vediamo quali sono le principali tipologie di vetri smart.

Trasparenza modulabile, controllo attivo della luce e del calore, capacità di adattarsi alle condizioni ambientali: i cosiddetti “vetri intelligenti”, o smart glass, rappresentano una delle frontiere più evolute dell’innovazione in edilizia, in grado di unire estetica, comfort e sostenibilità.

Indice

FORMATO CARTACEO

Il vetro in edilizia

Questo libro è una vera e propria “bibbia” sul vetro in edilizia. Nell’opera l’autore condivide con i lettori (tecnici dell’edilizia, progettisti, serramentisti, direttori dei lavori, ecc.) un’esperienza ultra trentacinquennale su questo materiale, definito: “Fragile, subdolo, infido, seducente, insostituibile, meraviglioso”.Si tratta a tutti gli effetti di una esaustiva guida pratica, un manuale da cantiere, con informazioni spendibili da subito, che aiutano il professionista a scegliere la corretta vetrazione e a consigliare per il meglio il cliente finale in base ai propri bisogni. Ma anche a non commettere errori giganteschi di progettazione, come quelli che spesso constatiamo troppo tardi e che originano lunghi e costosi contenziosi.Nell’opera vengono affrontati con linguaggio semplice ma rigoroso tutti gli aspetti rilevanti legati all’uso del vetro nel settore delle costruzioni: dalle tematiche più diffuse agli aspetti peculiari.Ampio spazio viene dedicato alle vetrate isolanti, agli aspetti strutturali e di sicurezza, alle patologie edilizie collegate fino ai c.d. “smart glass”, sempre con un taglio pratico e operativo che consente un utilizzo immediato dei contenuti nella pratica professionale quotidiana.Completa il volume una ricca parte online con vademecum, guide e decaloghi di pronta applicazione operativa.Elvio Tessioreesperto perito chimico industriale, è il direttore scientifico di Glassconsulting, con oltre trentacinque anni di esperienza nel settore vetrario, come titolare di vetreria prima e quindi collaboratore di vetrerie affiliate al gruppo Saint Gobain Glass. Autore di articoli specializzati, relatore a convegni nazionali e seminari presso UNIGE facoltà di Architettura, offre consulenze tecniche e normative oltre ad essere CTU del Tribunale di Savona. Tiene corsi di formazione sul vetro piano ed i serramenti.

 

Elvio Tessiore | Maggioli Editore 2024

Cosa si intende per “vetro intelligente”

Con il termine smart glass si fa riferimento a vetri dotati di funzionalità attive, cioè capaci di modificare in modo controllato le proprie proprietà fisiche o ottiche (come trasparenza, colore, trasmissione di calore e luce), in risposta a stimoli esterni:

  • ottici (luce),
  • termici (temperatura),
  • elettrici (applicazione di corrente o tensione).

Questo rende il vetro un elemento attivo dell’involucro edilizio, capace di contribuire in modo dinamico al comfort ambientale, al risparmio energetico e alla qualità della vita negli spazi costruiti. Vediamo quali sono le principali tipologie di vetri smart.

1. Vetri cromogenici: la famiglia dei vetri che cambiano

I vetri cromogenici modificano il loro stato di trasparenza in funzione della luce, del calore o di impulsi elettrici. Si suddividono in:

  • Fotocromici: cambiano il grado di oscuramento in base alla luce incidente. Utilizzati principalmente nei settori automotive e occhialeria, ma poco applicati in edilizia per i tempi di risposta lunghi e la difficoltà nel controllo preciso dell’oscuramento.
  • Termocromici: reagiscono alla temperatura esterna (es. soglia di 30°C), diventando opachi o scuri. Sono impiegati in progetti passivi, ma risentono di una scarsa ripetibilità delle prestazioni e non permettono il controllo manuale.
  • Gasromici: tecnologia ancora sperimentale, basata su reazioni chimiche attivate da gas iniettati. Molto costosi, non regolabili, e non adatti ad applicazioni edilizie comuni.
  • Elettrocromici: sono la soluzione più promettente: si attivano mediante impulsi elettrici, che determinano la migrazione di ioni metallici all’interno di strati nanometrici. Permettono un controllo preciso e graduale dell’oscuramento, manuale o automatico.

Quest’ultima tecnologia è usata nei vetri dinamici di facciata, soprattutto in edifici ad alta efficienza o con forte esposizione solare.

2. Vetri riscaldanti: comfort e anti-condensa

I vetri riscaldanti, o heated glass, emettono calore grazie all’applicazione di corrente elettrica. Si distinguono in base al sistema:

  • con fili conduttivi serigrafati (visibili o meno),
  • con coating conduttivo trasparente, tipico dei vetri BE (basso emissivi) trattati piroliticamente.

Sono usati per:

  • eliminare la condensa (in bagni, saune, vetrine refrigerate),
  • riscaldare ambienti interni, sostituendo termosifoni,
  • eliminare l’effetto parete fredda, tipico di grandi superfici vetrate.

La configurazione più comune prevede che sia la lastra interna della vetrata a riscaldarsi, ma esistono anche soluzioni su lastra esterna o su entrambe, in vetrate stratificate.

3. Vetri a cristalli liquidi e vetri a LED

Questa tecnologia (LCD glass) sfrutta pellicole a cristalli liquidi (PDLC – Polymer Dispersed Liquid Crystals) inserite tra due lastre stratificate. Quando è attiva la corrente, i cristalli si allineano e il vetro diventa trasparente; quando la corrente è spenta, il vetro torna opaco.

I vantaggi principali:

  • switch on/off istantaneo,
  • privacy dinamica (ideale per pareti interne, sale riunioni, alberghi, bagni),
  • possibilità di usare il vetro come schermo proiettore.

Un’evoluzione dei cristalli liquidi sono i vetri con integrazione LED, capaci di visualizzare testi, numeri o immagini. Usati per vetrine interattive, insegne digitali o totem di design architettonico. Hanno soprattutto applicazioni in ambito retail, museale e fieristico.

4. Vetri autopulenti e vetri antibatterici

I vetri autopulenti, rivestiti con coating a base di biossido di titanio (TiO₂), sfruttano due meccanismi:

  • fotocatalisi: la luce UV decompone le sostanze organiche;
  • idrofilia: l’acqua scivola uniformemente sulla superficie, rimuovendo lo sporco.

Si tratta di una soluzione utile per facciate inaccessibili, lucernari, pensiline, con vantaggi in termini di manutenzione e prestazioni estetiche nel tempo.

Alcuni coating speciali, inoltre, permettono al vetro di avere vere e proprie proprietà antibatteriche permanenti, utili per ospedali, laboratori, mense e ambienti a contaminazione controllata.

5. Vetri anti-fog: contro l’appannamento

I vetri anti-appannamento (anti-fog) sono ideali per ambienti con elevata umidità. Due i meccanismi:

  • uso di coating anti-condensa (per attrazione molecolare),
  • o integrazione con vetri autopulenti, che ne rafforzano l’effetto.

6. Vetri fotovoltaici e vetri che producono energia

Si tratta di vetri in grado di generare elettricità, tramite:

  • celle fotovoltaiche integrate (es. al silicio amorfo),
  • vetri semitrasparenti, utilizzabili come elementi di facciata attiva (BIPV).

Consentono di produrre energia da superfici trasparenti, anche in edifici ad uso terziario, scuole, serre, pensiline, tettoie. Rientrano nelle logiche della NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Il vetro diventa una tecnologia

I vetri smart non sono più una curiosità per architetture iconiche, ma strumenti tecnici concreti per migliorare l’efficienza energetica, il comfort visivo e termico, la gestione dinamica della luce, la sicurezza e la salubrità degli ambienti.

Progettisti, serramentisti e imprese devono quindi imparare a conoscere sempre meglio queste nuove tecnologie e a valutare correttamente le prestazioni dichiarate, considerando anche aspetti come durabilità, compatibilità elettrica, sicurezza e normative di riferimento.

Continua ad approfondire con il volume:

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Il vetro in edilizia

Questo libro è una vera e propria “bibbia” sul vetro in edilizia. Nell’opera l’autore condivide con i lettori (tecnici dell’edilizia, progettisti, serramentisti, direttori dei lavori, ecc.) un’esperienza ultra trentacinquennale su questo materiale, definito: “Fragile, subdolo, infido, seducente, insostituibile, meraviglioso”.Si tratta a tutti gli effetti di una esaustiva guida pratica, un manuale da cantiere, con informazioni spendibili da subito, che aiutano il professionista a scegliere la corretta vetrazione e a consigliare per il meglio il cliente finale in base ai propri bisogni. Ma anche a non commettere errori giganteschi di progettazione, come quelli che spesso constatiamo troppo tardi e che originano lunghi e costosi contenziosi.Nell’opera vengono affrontati con linguaggio semplice ma rigoroso tutti gli aspetti rilevanti legati all’uso del vetro nel settore delle costruzioni: dalle tematiche più diffuse agli aspetti peculiari.Ampio spazio viene dedicato alle vetrate isolanti, agli aspetti strutturali e di sicurezza, alle patologie edilizie collegate fino ai c.d. “smart glass”, sempre con un taglio pratico e operativo che consente un utilizzo immediato dei contenuti nella pratica professionale quotidiana.Completa il volume una ricca parte online con vademecum, guide e decaloghi di pronta applicazione operativa.Elvio Tessioreesperto perito chimico industriale, è il direttore scientifico di Glassconsulting, con oltre trentacinque anni di esperienza nel settore vetrario, come titolare di vetreria prima e quindi collaboratore di vetrerie affiliate al gruppo Saint Gobain Glass. Autore di articoli specializzati, relatore a convegni nazionali e seminari presso UNIGE facoltà di Architettura, offre consulenze tecniche e normative oltre ad essere CTU del Tribunale di Savona. Tiene corsi di formazione sul vetro piano ed i serramenti.

 

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La Casa a Consumo Zero

L’efficientamento energetico degli edifici è un tema ineludibile, che sta comportando e comporterà, sempre più in futuro, una vera e propria rivoluzione (tecnologica e progettuale) per i tecnici e i progettisti, a partire dalla direttiva EPBD (c.d. direttiva Case Green). Questo manuale si prefigge lo scopo di accompagnare e aiutare il lettore nel comprendere e governare le nuove modalità progettuali che porteranno entro il 2050 il nostro parco immobiliare a essere “a emissioni zero”.L’opera, in particolare, fornisce informazioni, consigli di buona pratica e spunti di riflessione utili sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione degli interventi, offrendo una solida impostazione rispetto a quali siano gli aspetti da tenere in considerazione e a come affrontarli.Il manuale approfondisce l’aspetto dell’efficientamento energetico finalizzato alla riduzione dei consumi.Lo scopo è duplice: fornire un’analisi critica delle principali tecnologie impiegate in ambito edilizio per gli interventi di efficientamento energetico, tanto negli edifici di nuova costruzione quanto negli edifici esistenti, e promuovere un approccio progettuale olistico, che consenta di non perdere di vista il quadro d’insieme, per garantire – oltre il risparmio energetico anche il comfort termoigrometrico ed acustico, la sicurezza strutturale e antincendio dei fabbricati.Virginia Luisella PascaleProgettista e DL specializzata in interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria presso il Politecnico di Milano ed è iscritta all’Ordine Ingegneri di Milano, presso cui partecipa attivamente ai lavori di diverse Commissioni. Ha svolto attività di progettazione e project management per gli appalti del sito Expo2015 e attualmente si occupa di interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e risanamento acustico di edifici esistenti. Svolge attività di docenza, per corsi di formazione inerenti la prestazione energetica e acustica degli edifici. È abilitata come Certificatore energetico di Regione Lombardia, Tecnico Competente in Acustica, Professionista Antincendio e Coordinatore per la sicurezza, è inoltre iscritta all’Albo nazionale CTU.

 

Virginia Luisella Pascale | Maggioli Editore 2024

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