B&b e business plan: ecco come si fa in modo FACILE

Come sapere se l’attività genererà profitto col minimo rischio di investimento? Ve lo spieghiamo in modo FACILE. E non perdere le FAQ a fine articolo: vanno pagate le tasse sui redditi? Cosa bisogna rilasciare ai clienti?

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L’esercizio occasionale dell’attività di fornitura alloggio e prima colazione non richiede grossi investimenti, non sono necessari particolari studi, non sono richieste specifiche esperienze professionali. Richiede però molta attenzione, e soprattutto all’inizio, un buon piano di lavoro, anche economico.

Di certo vi aiuterà in questo un business plan, che come spiegheremo in maniera semplificata (niente formulari per bocconiani o economi!), vi farà capire la fattibilità economica del vostro progetto senza incorrere in imprevisti e rischi, che spesso portano al fallimento dell’attività in poco tempo.

E a fine articolo alcune risposte a quesiti pervenuti dopo la pubblicazione di questo articolo: Normativa per aprire un B&b, e la SCIA è servita!

B&b e business plan: come si fa?

Il business plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale che si intende avviare delineando le decisioni strategiche e le scelte operative ritenute più opportune.

Occorre chiarire un aspetto di fondamentale importanza: il direct costing, ossia una tecnica di calcolo basata sull’individuazione dei costi fissi e variabili. Queste due differenti tipologie di costi sono sempre presenti in ciascun bed and breakfast.

Costi fissi e variabili, ecco come calcolare i ricavi

I costi variabili sono direttamente correlati con l’attività della struttura e, pertanto, proporzionali al numero degli ospiti ricevuti: maggiori saranno i clienti, più alti saranno i costi.

I costi fissi rappresentano l’onere che occorre sostenere per svolgere l’attività di bed and breakfast, vengono sostenuti indipendentemente dal numero dei clienti e difficilmente riescono a essere ridotti nel breve termine.

La somma dei costi fissi e dei costi variabili rappresenta i costi totali. Sono proprio i costi totali ad attirare l’attenzione di chi decide di avviare l’attività poiché devono essere necessariamente coperti per raggiungere un pareggio economico. L’obiettivo del direct costing, pertanto, è quello di determinare il livello minimo dei ricavi necessario a coprire i costi totali sostenuti in un determinato periodo. A tal fine è importante che la seguente equazione sia sempre soddisfatta:

Ricavi totali – Costi variabili totali ≥ Costi fissi totali

Quando il totale dei costi variabili sommato al totale dei costi fissi è uguale ai ricavi totali si ha il cosiddetto punto di pareggio, tecnicamente chiamato break-even point. Dal momento in cui si raggiunge il break-even point il bed and breakfast produce un utile.

Raggiungi il break-even point, e l’utile è garantito!

Oltre questo punto, l’attività comincia a generare utili nonché verificare gli effetti sul reddito del numero dei posti letto affittati. Pertanto il break-even point può essere inteso come il numero dei posti letto da affittare per coprire i costi totali di gestione.

B&b FAQ utilissime!

Devo pagare le tasse sui redditi derivanti dall’attività di bed and breakfast?
Sì, i redditi derivanti dal B&B devono essere indicati nel modello di dichiarazione dei redditi. Su questi redditi verrà applicata la tassazione Irpef. Vengono denominati redditi diversi e sono determinati dalla differenza tra l’ammontare percepito nel periodo d’imposta e le spese specificamente inerenti alla loro produzione, opportunamente documentate.

Gestisco un B&B. Cosa devo rilasciare ai miei clienti?
È sufficiente rilasciare una ricevuta numerata progressivamente, sulla quale sono riportati i dati anagrafici del cliente e la durata del soggiorno.

Le camere devono necessariamente essere dotate di bagno privato?
Non necessariamente ma sia inteso che i servizi igienici privati rappresentano un valore aggiunto per la struttura.

I cibi da somministrare nei B&B per la colazione possono essere preparati in casa?
Non è possibile offrire cibi fatti in casa. Si possono preparare al momento caffè, latte o tè.

Chi può accedere alla misura del SELFIEmployment?
I soggetti destinatari dei contributi del fondo SELFIEmployment sono i giovani che abbiano già compiuto il diciottesimo anno di età, non frequentano corsi di studio o di formazione, non sono inseriti in tirocini curriculari o extracurriculari, sono disoccupati, hanno la residenza sul territorio nazionale e hanno aderito al programma Garanzia Giovani.

E invece cos’è il Microcredito?
Il Microcredito è uno strumento finanziario adatto a soggetti non bancabili che necessitano di piccoli finanziamenti, in genere fino a euro 35 mila. Non è richiesta garanzia al richiedente.

Dove posso reperire informazioni utili per l’analisi del mercato di un bed and breakfast?
La Regione, la Provincia o il Comune in cui si vuole avviare la struttura sono sicuramente le istituzioni da contattare per avere informazioni sul mercato. Altre fonti autorevoli sono il Ministero dei beni culturali e del turismo (www.beniculturali.it) e l’Osservatorio Nazionale del Turismo (www.ontit.it) che ha il compito di studiare, analizzare e monitorare le dinamiche socio-economiche del turismo.

Enti e istituzioni italiani che possono fornire informazioni utili:
– Enit, Ente Nazionale del Turismo (www.enit.it);
– Istat, Istituto Nazionale di Statistica (www.istat.it);
– Camere di Commercio della Provincia in cui si avvia il bed and breakfast;
– Isnart, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (www.isnart.it).

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