La più grande opera incompiuta italiana è il Tempio Malatestiano di Rimini. Ovvio, siamo di parte data la nostra area geogafica di provenienza, ma l’odierno Duomo riminese (così è chiamato oggi l’edificio cui ha contribuito anche l’Alberti) è davvero un’opera chiave del Rinascimento italiano. E il segreto della sua bellezza è proprio nella sua incompiutezza.
Stessa storia per la Pietà Rondanini di Michelangelo: lo stesso blocco di marmo non avrebbe lo stesso appeal se fosse stato “finito” dall’artista.
E allora ci domandiamo: è davvero così indispensabile portare a compimento tutte le opere incompiute delle nostre regioni? Occorre un così sofisticato (e stavolta efficiente) sistema organizzato dal MIT che riporti l’elenco di tutte le opere incompiute regione per regione?
Pensieri (e polemiche) a parte, dal 1° luglio 2019 è operativo il Portale unico per la pubblicità delle gare e dei programmi di lavori, beni e servizi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, grazie al quale è possibile avere l’elenco completo di tutte le gare di appalto in corso in Italia, sia a livello nazionale che regionale.
Mit e opere incompiute, come funziona il nuovo portale unico?
Il portale è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione generale per la regolazione e i contratti pubblici del Mit, gli Osservatori regionali e provinciali dei contratti pubblici ed Itaca, ed è frutto del progetto di cooperazione applicativa per la realizzazione del Sistema a rete Mit/Regioni e Provincie autonome.
Tramite questa nuova piattaforma è ora possibile consultare in unico luogo tutte le opere incompiute a livello nazionale. Tra le novità ci sono:
– la semplificazione degli obblighi informativi a carico delle stazioni appaltanti;
– il miglioramento della trasparenza (per gli operatori di settore ma soprattutto per i citadini);
– una migliore diffusione dei dati e delle informazioni relative a bandi, avvisi ed esiti di gara e alla programmazione di lavori, beni e servizi.
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Dove si accede alla piattaforma?
Si può procedere alla pubblicazione di bandi/avvisi ed esiti di gara, alla pubblicazione della programmazione lavori, beni e servizi e all’inserimento dei dati relativi alle opere pubbliche incompiute, le stazioni appaltanti devono eseguire la registrazione al sito, selezionando l’ambito di competenza, seguendo le indicazioni nella sezione della home page Accesso per le Amministrazioni.
Ogni soggetto interessato può accedere liberamente alla consultazione dei dati, senza necessità di registrazione, cliccando le sezioni della home page Consultazione bandi, avvisi, esiti e atti di gara e Consultazione programmazione lavori, beni e servizi.
Nella sezione della home page Supporto giuridico le stazioni appaltanti possono porre domande secondo le modalità indicate. Nella stessa sezione sono consultabili i pareri ivi pubblicati, asseverati dalla UOC.
Sezione anagrafe Opere incompiute
A nostro parere questa sezione è particolarmente interessante, dato che contiene regione per regione lelenco delle opere incompiute. Prendete ad esempio la “scheda” sull’Emilia Romagna.
Approfondisci sulle Opere pubbliche con: Ponti e viadotti: la necessaria visione attuale
Nella Sezione Documentazione tecnica a supporto sono consultabili e scaricabili:
– il manuale d’uso dell’applicativo per la pubblicazione di atti, avvisi, bandi ed esiti;
– il manuale d’uso dell’applicativo per la programmazione;
– gli aggiornamenti delle schede di monitoraggio di atti, avvisi, bandi ed esiti;
– gli aggiornamenti delle schede per la programmazione di lavori, beni e servizi di cui agli Allegati I e II al DM 14/2018, nonché i fac-simile di stampa di dette schede;
– le indicazioni per la modellazione dei dati nonché le specifiche tecniche per la cooperazione applicativa con i sistemi informatizzati delle regioni e province autonome;
– i manuali d’uso dell’applicazione SIMOI.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti consente alle stazioni appaltanti di ambito statale e sovraregionale di assolvere agli obblighi informativi e di pubblicità disposti dal Codice dei contratti direttamene tramite il portale www.serviziocontrattipubblici.it, mentre le Regioni e le Provincie autonome forniscono servizi analoghi per i contratti e gli investimenti pubblici di competenza regionale o di enti territoriali, tramite i propri sistemi informatizzati regionali e le proprie piattaforme telematiche, garantendo l’interscambio delle informazioni e l’interoperabilità tramite cooperazione applicativa con SCP.
Ricordiamo infine che tutte le informazioni raccolte sono caratterizzate da libero accesso tramite il servizio Open Data.
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Decreto Sblocca Cantieri: le novità per gli appalti e l’edilizia
La Legge n. 55 del 14 giugno 2019, di conversione con modifiche del Decreto legge n. 32/2019 (Sblocca Cantieri), è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 17 giugno 2019.Lo Sblocca Cantieri contiene “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” ed è in vigore dal 18 giugno 2019.Nel dettaglio, il D.L. 32 si compone di 30 articoli, divisi in tre distinti capi: – norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali, e di rigenerazione urbana (Capo I); – disposizioni relative agli eventi sismici della Regione Molise e dell’area etnea (Capo II); – disposizioni relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del Centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia nel 2017 (Capo III).Scopo di questo ebook è fornire un commento alla disciplina da ultimo introdotta con la conversione in legge del D.L. 32, con specifico riferimento agli affidamenti dei contratti pubblici e di infrastrutture, all’edilizia e all’assetto urbanistico e gestione del territorio. L’ebook è dunque dedicato solo al Capo I del decreto legge.Stefano BertuzziAvvocato in Roma.Gianluca CottarelliAvvocato in Roma.
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