Disposizioni antifrode alleggerite per i Bonus Casa: nuove regole dal 1° gennaio 2022

L’abrogazione del Decreto Antifrode è scattata con l’entrata in vigore della legge di Bilancio, ossia a partire dal 1° gennaio 2022. Pertanto per le spese del 2021 restano in piedi tutti i precedenti obblighi

Lisa De Simone 31/01/22

Aggiornamento del 31 gennaio 2022_Niente asseverazione delle spese e visto di conformità per i bonus casa per gli interventi di edilizia libera e microcantieri fino a 10.000 euro, anche per le spese del 2021.

L’Agenzia delle Entrate a sorpresa ci ripensa e consente di applicare le nuove regole del decreto antifrode “ammorbidite” anche per le spese dell’anno passato quando era in vigore il testo più vincolante. Per questo con una nota ufficiale del 28 gennaio e con una serie di faq pubblicate sul sito ha annunciato che dal 4 febbraio prossimo sarò aggiornato il canale per la comunicazione delle opzioni per la cessione del credito e sarà possibile trasmettere quelle relative al 2021 e al 2022 senza asseverazioni e visto in tutti i casi in cui si tratta, appunto, di edilizia libera e microcantieri.

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** Aggiornamento del 14 gennaio 2022_ Niente più asseverazione delle spese e visto di conformità per edilizia libera e microcantieri fino a 10 mila euro.

Ma perché allora quando si cerca di inviare la comunicazione per l’opzione per le spese del 2021 sul sito dell’Agenzia delle entrate compare la scritta: “Avviso agli utenti – In base a quanto previsto dal DL n. 157 del 2021, le comunicazioni delle opzioni relative a: Superbonus; altri interventi (nel caso in cui la cessione o lo sconto siano avvenuti a partire dal 12 novembre 2021) possono essere inviate esclusivamente dai soggetti abilitati ad apporre il visto di conformità?

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L’AdE ha “dimenticato” di aggiornare il software? Bisogna attendere ancora qualche giorno? No, non è così. La realtà è che le nuove regole si applicano solo dal 1° gennaio 2022, perché così prevede la legge. E non c’è nulla che si possa fare per sfuggire alla tagliola dei controlli per le spese del 2021.

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I lavori esclusi dalla stretta

La Legge di Bilancio 2022 ha effettivamente abrogato il decreto antifrode (dl 157/2021) e alleggerito la stretta inizialmente prevista. Rispetto al testo originario delle norme, infatti, è stato stabilito che sono esclusi dall’obbligo di asseverazione delle spese e visto di conformità per la cessione del credito:

  1. gli interventi ricompresi nella lista dell’edilizia libera;
  2. i lavori di importo complessivo entro i 10 mila euro.

Quanto al punto 1) la lista è quanto mai vasta in quanto è relativa di fatto a tutti gli interventi di manutenzione straordinaria che non intervengono sulle strutture portanti dell’edificio e non comportano variazioni della pianta interna.

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>>>> Questo software fornisce l’elenco completo dei controlli  che devono essere effettuati ai fini dell’apposizione del visto di conformità nei casi di opzione per la cessione del credito d’imposta o per lo sconto in fattura. Provalo assieme al software di calcolo Superbonus.

Al punto 2) troviamo invece i microcantieri, ossia quelli per i quali è previsto un importo dei lavori che rientra nei 10 mila euro, a prescindere dal fatto che si tratti di interventi per i quali può essere necessaria la CILA. Si tratta ovviamente di una cifra che va considerata al lordo dell’IVA dal momento che l’imposta è una voce di costo per il committente soggetto privato.

Sempre previsti invece i controlli per il Bonus Facciate, per espressa indicazione di legge.

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Tutti i prezzari utilizzabili

Prezzari DEI validi per l’asseverazione di tutte le spese che accedono ai bonus per la casa, dal Superbonus ai bonus minori, anche per le spese del 2021.

Applicabili a scelta anche tutti gli altri prezzari senza nessuna distinzione. Le novità in una serie di Faq pubblicate dall’Agenzia delle Entrate venerdì 28 gennaio. L’Agenzia ritiene infatti che le novità sui prezzari introdotte dalla legge di Bilancio possano essere considerare di tipo “interpretativo” e quindi valide anche per il passato.

Sono quindi ammessi:

• prezzario Regione/Provincia;
• prezzario DEI;
• listini ufficiali;
• listini Camera di commercio;
• prezzi correnti di mercato;
• prezzi determinati in maniera analitica anche utilizzando i prezzi indicati all’Allegato I al D.M. 6 agosto 20202 Requisiti tecnici.

L’onorario per le prestazioni professionali deve essere stimato congruo ai sensi del D.M. Giustizia 17 giugno 2016.

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Il visto diventa detraibile

Infine con la legge di Bilancio arriva la conferma nero su bianco della possibilità di detrarre i costi per l’asseverazione e quelli del visto di conformità. Come indicato infatti dalla lettera b) del nuovo comma 13-bis dell’art. 119 “Rientrano tra le spese detraibili per gli interventi di cui al comma 2 anche quelle sostenute per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni di cui al presente comma, sulla base dell’aliquota prevista dalle singole detrazioni fiscali spettanti in relazione ai predetti interventi”.

Resta fermo che il costo delle parcelle professionali non gode di un tetto di spesa a sé ma rientra nei limiti previsti per le diverse detrazioni.

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Le nuove regole solo per il 2022

Fin qui le novità. Ma come la mettiamo con le spese del 2021? Ebbene per chi intende optare per la cessione del credito per le spese delle ultime settimane dello scorso anno deve applicare le regole precedenti e richiedere asseverazione e Visto. Il perché è presto detto.

L’abrogazione del DL 157, infatti, è scattata con l’entrata in vigore della legge di Bilancio, ossia a partire dal 1° gennaio 2022, non prima. Il decreto legge per sua natura, infatti, resta in vigore così come è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale esattamente per 60 giorni, ossia fintanto che non viene convertito in legge, o, come in questo caso, fintanto che non viene abrogato.

E tanto per essere chiari lo stesso comma 41 della legge di Bilancio che cancella il decreto chiarisce che in ogni caso “Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157”. Quindi per le spese del 2021 restano in piedi tutti i precedenti obblighi.

Di seguito una tabella di riepilogo dei lavori per i quali è possibile esercitare l’opzione nel 2022 e i casi nei quali sono richiesti asseverazioni e visto. Tranne per il Bonus Facciate, restano sempre esclusi da asseverazione e Visto gli interventi fino ai 10 mila euro compresa IVA ed eventuali parcelle professionali.

Tipologia intervento Opzione Asseverazione e Visto
Lavori edilizi ristrutturazione No per edilizia libera
Barriere architettoniche 75% No se non si interviene sulle strutture portanti dell’edificio
Rimozione amianto No
Misure antintrusione No
Costruzione box
Impianti fotovoltaici No tranne i casi di immobili vincolati
Ecobonus No per interventi interni e sostituzione infissi
Sistemi di accumulo No
Bonus facciate Si

 

Consigliamo

In Bonus casa e Regole anti frode, la modulistica per le Asseverazioni dei Lavori (si tratta di un pacchetto scaricabile in formato zip, con modulistica editabile e personalizzabile), il professionista troverà:

  • i moduli di asseverazione per la congruità delle spese sostenute per tutti i lavori agevolabili (Bonus Facciate e Bonus Facciate Termico, Fotovoltaico, Sismico, Colonnine di ricarica, Ristrutturazioni) aggiornati alla Legge di Bilancio 2022;
  • un ebook di spiegazione delle novità dal titolo Bonus Casa e Regole Antifrode a cura di Antonella Donati;
  • una raccolta di oltre 60 casi risolti a partire da quesiti reali posti dai lettori di EdilTecnico.it;
  • la tabella con indicati i massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore;
  • una circolare operativa redatta dagli esperti di Fisco & Tasse con un’analisi dettagliata delle regole anti frode in base alla recente circolare dell’Agenzia delle Entrate di dicembre 2021 – Elenco delle attività che rientrano in edilizia libera.

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Foto:iStock.com/cagkansayin

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