Demolizioni opere abusive. Domande fino al 13 ottobre per i contributi terzo bando 2021

Come ottenere i fondi? I comuni interessati dovranno inoltrare la domanda al MIMS dal 15 settembre al 13 ottobre 2021

Scarica PDF Stampa

Pubblicato il terzo bando demolizioni che mette a disposizione dei Comuni i contributi per abbattere le opere abusive e sostenere le spese tecniche e di smaltimento rifiuti.

Il nuovo bando, la cui apertura è avvenuta il 13 settembre 2021, segue quelli di settembre 2020 e maggio 2021, varati dal Ministero delle infrastrutture (MIMS). Si tratta di fondi stanziati con la Legge di Bilancio per il 2018 (L.205/2017) ai quali possono accedere i Comuni, inclusi quelli che hanno già partecipato o che siano risultati vincitori dei primi due bandi.

A disciplinare il terzo bando demolizioni è il Decreto interministeriale n. 254-2020 che individua i beneficiari del contributo, i criteri di ripartizione delle risorse attribuite al fondo, le modalità di presentazione delle domande di contributo e il tipo di interventi che possono essere sostenuti dal Fondo demolizioni.

>> Ti interessano notizie come questa? Ricevile direttamente

Ad essere coperto è il 50% del costo degli interventi di rimozione o demolizione delle opere abusive, per le quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti, mentre l’altro 50% è a carico del Comune.

Come ottenere i fondi? I comuni interessati dovranno inoltrare la domanda al MIMS dal 15 settembre fino al 13 ottobre 2021. L’istanza on-line prevede la compilazione di un modulo, disponibile sul sito istituzionale.

Potrebbe interessarti: Abusi edilizi. L’elenco di tutte le tipologie di abuso sanabile

Quali sono le priorità?

Il Fondo demolizioni stabilisce delle priorità, nello specifico per quanto riguarda gli abusi con volumetrie pari o superiori a 450 mc insistenti sulle seguenti aree:

  • aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
  • aree a rischio idrogeologico;
  • aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D;
  • aree sottoposte a tutela;
  • aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette, appartenenti alla Rete natura 2000.

Il bando stabilisce 12 mesi di tempo per affidare i lavori e stipulare il contratto con l’impresa che effettuerà la demolizione e 24 mesi per la conclusione degli interventi di demolizione.

Leggi anche: Abuso edilizio del vicino di casa, cosa fare per evitare la denuncia

I comuni che potranno beneficiare dei contributi del secondo bando

Intanto con l’approvazione del decreto n. 349 del 9 settembre 2021, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha reso noto il secondo elenco dei comuni beneficiari e degli interventi di demolizione opere abusive finanziati con le risorse di cui all’art.1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e di cui all’art. 46 ter, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

Perché i comuni non effettuano le demolizioni?

Spesso ci si chiede per quale motivo il comune non provvede alla demolizione delle opere abusive. I malpensanti ritengono che ci siano connivenze o menefreghismo: in realtà il problema, il più delle volte, è di origine finanziaria.

L’argomento viene analizzato da Donato Palombella nel volume Il testo unico dell’edilizia: attività edilizia e titoli abilitativi dei lavori , edito da Maggioli Editore.

Anche le opere di demolizione, infatti, richiedono la predisposizione di una gara e dei costi da affrontare che devono essere anticipati dall’amministrazione con la speranza (spesso vana) di poterli poi recuperare dal responsabile.

Per risolvere il problema, già la legge di Bilancio del 2018 aveva stanziato un fondo da 10 milioni di euro (5 per il 2018 e 5 per il 2019, nonché 500mila euro per l’istituzione di una banca dati centralizzata sull’abusivismo edilizio presso il MIT) necessario a finanziare la demolizione delle opere realizzate in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui all’art. 31.

L’ANCI aveva più volte sollecitato l’emissione del decreto per scongiurare la perenzione dei fondi previsti dalla Finanziaria. Il 1° agosto 2019 è stata raggiunta un’intesa in Conferenza Unificata ed il relativo decreto di attuazione del MIT è intervenuto solo il 23 giugno 2020 (e pubblicato in G.U. il 19 agosto 2020).

Non perderti: Sanzioni abusi edilizi: i nuovi proprietari sono responsabili dei vecchi abusi

Mancano le risorse finanziarie

Le casse comunali soffrono di cronica carenza di liquidità per cui viene fissato un criterio di priorità in funzione delle volumetrie e dell’area di intervento. In questo quadro abbiamo tre “fasce”:

  • abusi superiori a 450 mc;
  • tra 250 e 450 mc;
  • inferiori ai 250 mc.

Il costo della demolizione viene posto per il 50% a carico dello Stato e, per il rimanente 50% a carico del comune. I contributi vengono assegnati ai comuni in funzione di un’apposita graduatoria che dovrebbe garantire a ciascuna regione di effettuare almeno un intervento di demolizione.

Consigliamo

Il Testo Unico dell’Edilizia: attività edilizia e titoli abilitativi dei lavori

Il T.U.E. ha subito, negli anni, una serie di modifiche radicali.  L’opera, abbinando il dovuto rigore ad un taglio operativo, permette di individuare, per ogni singolo articolo, la norma e la giurisprudenza vigente tempo per tempo. Ciò risulta particolarmente utile, per esempio, ove sia necessario verificare il rispetto delle norme vigenti in un dato arco temporale al fine di stabilire la regolarità del manufatto (elemento peraltro necessario per poter godere dei Superbonus fiscali). L’opera è indirizzata ai professionisti tecnici costretti a confrontarsi quotidianamente con norme di difficile interpretazione anche per gli esperti. Il manuale esamina dettagliatamente la prima parte del Testo Unico dell’edilizia (articoli 1-51) focalizzata sull’attività edilizia e sui titoli abilitativi e presenta una serie di peculiarità che la differenziano da lavori analoghi:- ogni articolo presenta il testo vigente e la versione storica, indicando la norma intervenuta;- gli articoli sono arricchiti da un commento e da oltre 2.000 riferimenti giurisprudenziali;- la giurisprudenza riporta: il riferimento (organo giudicante, Sezione, data e numero), un titolo per orientare il lettore e la massima. Il testo del codice è aggiornato con oltre 35 provvedimenti legislativi a partire dalla legge Lunardi fino al decreto Semplificazioni. In appendice sono presenti le c.d. definizioni standardizzate e il quadro dei principali lavori edilizi secondo la riforma Madia.   Donato Palombellasi è laureato in Giurisprudenza (laurea quadriennale) con il massimo dei voti e plauso della commissione, discutendo una tesi in Diritto amministrativo. Ha un Master per Giuristi d’Impresa ottenuto presso l’Università di Bologna con specializzazione in opere pubbliche; successivamente ha seguito numerosi corsi specialistici su temi giuridici, economici e finanziari. Ha acquisito esperienza ultra trentennale nel Diritto immobiliare, prima all’interno di studi professionali e poi in aziende operanti nel settore edile-immobiliare. Collaboratore storico di numerose testate specialistiche di rilevanza nazionale, partecipa al comitato scientifico di alcune riviste giuridiche. È autore di numerose opere in materia di Edilizia, Urbanistica, Tutela del consumatore in ambito immobiliare, Contrattualistica immobiliare e Condominio presenti presso le principali biblioteche universitarie e dei Consigli regionali.

Donato Palombella | 2021 Maggioli Editore

49.00 €  39.20 €

Gli abusi edilizi

La linea di demarcazione tra un’opera edilizia legittima e una abusiva è spesso di dubbia determinazione: errare nell’individuare la fattispecie o il relativo procedimento può portare a gravi conseguenze giuridiche e giudiziarie, talvolta penali. Questa apprezzatissima Guida, aggiornata con il “Glossario di edilizia libera”, che riporta un elenco esaustivo delle principali opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera, con i decreti SCIA 1 e SCIA 2 e con l’autorizzazione paesaggistica semplificata, dopo un’approfondita analisi delle tipologie edilizie, si sofferma sulla vincolistica, ossia quel sistema invisibile di vincoli che spesso si sovrappongono sullo stesso territorio per varie ragioni, la quale svolge un ruolo di primo piano nell’individuare, a parità di opera, quale atto abilitativo occorrerà conseguire e quali differenti conseguenze vi saranno, in caso di abuso, sul fronte penale e su quello della sanabilità. A tale proposito, il volume approfondisce anche i punti di contatto fra abusi edilizi, condono edilizio, accertamento di conformità e sanatoria giurisprudenziale. Completa di un ricco Formulario tecnico-legale, riportato anche online per la personalizzazione e la stampa e un Massimario delle più recenti sentenze in materia.Emanuele Montini, come avvocato si è specializzato nel settore edilizio-urbanistico e dell’ambiente. Consulente e docente presso diversi enti pubblici e privati, è stato vicepresidente della Commissione urbanistica del Comune di Roma, Capo Ufficio Legislativo di un organo parlamentare e Segretario Generale di Italia Nostra. 

Emanuele Montini | 2018 Maggioli Editore

52.00 €  41.60 €

Foto:iStock.com/georgemuresan

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento