Comitato Scientifico VVF approva RTV sulle chiusure d’ambito degli edifici civili

Per chiusure d’ambito si intendono le frontiere esterne degli edifici ad andamento orizzontale e verticale. Ecco la nuova RTV che verrà integrata al Codice di Prevenzione Incendi

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Il Comitato centrale tecnico scientifico (Ccts) dei Vigili del Fuoco ha approvato, il 15 giugno 2021, la nuova Regola Tecnica Verticale (Rtv) antincendio sulle chiusure d’ambito degli edifici civili (es. strutture sanitarie, scolastiche, alberghiere, commerciali, uffici) che entrerà a far parte del Codice di prevenzione incendi, il Dm 3 agosto 2015.

Per chiusure d’ambito si intendono le frontiere esterne degli edifici ad andamento orizzontale e verticale. Rientrano nella definizione anche le frontiere esterne interrate o tra diversi edifici, se si affacciano verso volume d’aria.

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Con la nuova RTV si vuole limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno o all’esterno dell’edificio, attraverso le sue chiusure d’ambito. La norma, trasmessa alla Commissione europea per l’approvazione e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, andrà ad incidere sulle regole della progettazione antincendio future.

La RTV riprende quanto già contenuto nella Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” allegata alla Lettera circolare n. 5043 del 15 aprile 2013 e richiamati dal D.M. 25 gennaio 2019 “Modifiche e integrazioni all’allegato del Decreto 16 maggio 1987, n. 246 concernente norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”.

Vediamo nel dettaglio come vengono classificate le chiusure in base alla tipologia di edifici.

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Perché una RTV sulle chiusure d’ambito?

La nuova RTV, oltre a limitare la probabilità di propagazione, si pone come obiettivo anche quello di evitare o limitare la caduta di parti della chiusura d’ambito dell’edificio (es. frammenti di facciata o altre parti comunque disgregate o incendiate, …) in caso d’incendio, che possano compromettere l’esodo degli occupanti o l’operatività delle squadre di soccorso.

Vengono sintetizzati nella nuova norma anche i requisiti di resistenza al fuoco che le chiusure d’ambito degli edifici devono avere, come:

  • coperture,
  • facciate semplici e continue e
  • facciate a doppia pelle ventilate.

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Le chiusure d’ambito sono classificate in base alle quote dei piani e del numero degli occupanti in:

  • SA: chiusure d’ambito di edifici aventi quote di tutti i piani comprese in – 1 metri fino ad un massimo di 12 metri di altezza, con un affollamento complessivo inferiore a 300 occupanti e che non includano compartimenti con Rischio Rvita pari a D1 o D2 (degenze, terapia intensiva, sala operatoria); oppure edifici fuori terra, ad un solo piano;
  • SB: chiusure d’ambito di edifici non ricompresi in SA o SC;
  • SC: chiusure d’ambito di edifici aventi massima quota di piano superiore ai 24 metri.

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Nella progettazione antincendio delle facciate, secondo la RTV, si dovrà tener conto di precisi requisiti di reazione al fuoco per i componenti delle facciate, ovvero:

  • isolanti termici;
  • sistemi di isolamento esterno in kit;
  • guarnizioni, sigillanti e materiali di tenuta, qualora occupino complessivamente una superficie > 10% dell’intera superficie lorda della chiusura d’ambito;
  • tutti gli altri componenti qualora occupino complessivamente una superficie > 40% (ad esclusione dei componenti di vetro).

Non sono invece richiesti requisiti di reazione al fuoco per le coperture e per le facciate di edifici aventi quote dei piani comprese tra -1 fino a 12 metri, con affollamento complessivo inferiore a 300 occupanti e che non includono degenze o sale operatorie.

Per approfondire guarda la video-intervista all’Ing. Davide Luraschi

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L’introduzione degli Eurocodici strutturali nel contesto normativo europeo e del regolamento sui prodotti da costruzione ha riscontrato il consenso degli operatori del settore, ma anche dei professionisti antincendio che però necessitano sempre più di supporti normativi di riferimento nell’attività di progettazione.Agli Eurocodici ha fatto seguito una serie di decreti applicativi, relativi alla classificazione di resistenza al fuoco e alle prestazioni di resistenza al fuoco dei fabbricati, che hanno visto nuova luce con l’emanazione e la diffusione dell’applicazione del Codice di prevenzione incendi, uno strumento che consente di diversificare i metodi di progettazione e di valorizzare l’ingegno del professionista.Inoltre il decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151 ha avviato il processo di rinnovamento e di semplificazione dei procedimenti amministrativi, che ha comportato il trasferimento della responsabilità dei controlli ai professionisti antincendio, ma anche di impiegare più efficacemente le risorse dei Vigili del fuoco nelle verifiche successive all’avvio dell’esercizio.L’opera affronta le tematiche inerenti la sicurezza antincendio, specificatamente nel settore della resistenza al fuoco, mediante una trattazione organica, cercando di esplicitare soprattutto quegli aspetti più controversi nell’applicazione della normativa, che hanno ricadute tanto sull’attività dei professionisti, nell’attività di progettazione, quanto su quelle dei verificatori, in relazione ad esigenze di uniformità nelle valutazioni.L’opera racchiude il frutto di una lunga esperienza professionale nel campo della prevenzione incendi e nella verifica delle condizioni di sicurezza antincendio delle attività, ed è rivolta ai professionisti che operano metodicamente nel settore della prevenzione degli incendi ed anche a coloro che si confrontano occasionalmente con le problematiche di sicurezza.Claudio Giacalonelaureato in ingegneria civile e in ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, è un dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Attualmente svolge la funzione di Comandante dei Vigili del fuoco di Monza e Brianza. È stato componente del gruppo di lavoro per la predisposizione del DPR 1° agosto 2011, n. 151 e del nuovo Codice di prevenzione incendi. Ha curato la valutazione dei progetti e le verifiche di sicurezza dei padiglioni nazionali ed esteri dell’esposizione universale di EXPO Milano 2015. È componente del gruppo di lavoro per la predisposizione della nuova regola tecnica verticale per il locali di pubblico spettacolo e di intrattenimento secondo il Codice di prevenzione incendi.

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Foto: iStock.com/RomanBabakin

Redazione Tecnica

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