La rete stradale italiana presenta un elevato grado di longevità e se a questo si aggiunge la cronica insufficienza della manutenzione, è facilmente spiegabile come gran parte delle opere e componenti costruttivi presentino problemi legati a carenze strutturali e degrado che vanno ovviamente risolti e prevenuti per evitare il ripetersi di gravi eventi dannosi che la cronaca anche più recente purtroppo ci racconta. Quindi, risulta fondamentale dare un supporto ai tecnici per monitorare quotidianamente i degradi e fornire dati essenziali, in modo da intervenire preventivamente sugli eventuali problemi riscontrati.
Ecco una guida interessante riguardo gli strumenti che possono essere usati a questo scopo.
La messa in sicurezza della rete infrastrutturale
>>> Per valutare il degrado delle barriere stradali, grazie al software DRS®
Per far fronte alle attività di messa in sicurezza della rete infrastrutturale, sono stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (PCM – Conferenza Stato–Città, Autonomie Locali del 25-3-2021) un totale di € 6.974.165.664 sull’arco temporale che va dal 2018 al 2034. Di questi circa € 4.250.000.000 saranno utilizzati tra il 2018 ed il 2024 per finanziare programmi straordinari di manutenzione della rete infrastrutturale. La fase iniziale di questi programmi dovrà necessariamente consistere in un’attività di censimento e classificazione del rischio dell’opera allo stato di fatto attuale. Proprio in questa fase si colloca l’impiego del software DRS® di MT Ricci dedicato alle barriere stradali.
Mt Ricci ha proposto ad Anas l’applicazione del metodo CDA ponti, che consente la valutazione della classe di attenzione del rischio strutturale e idrogeologico e sismico, secondo le linee guida del Consiglio Superiore dei lavori pubblici emanate ad Aprile 2020. Gli esiti di questa applicazione vengono riportati su mappe interattive che consentono una visibilità della classe di rischio su scala territoriale. Cliccando su ogni singola opera viene aperta una scheda con i livelli di difettosità della stessa opera e ovvero dei rischi strutturale o idrogeologico o sismico o complessivo. Nella sezione livello di difettosità consente, inoltre di definire una scala di priorità per gli interventi di manutenzione. Questo metodo può integrare i cosiddetti BMS bridge management system che vengono utilizzati oggi dalle società concessionarie per la definizione delle priorità degli interventi di manutenzione sia sulle strutture che sulle sovrastrutture dei ponti e permette di integrare questi sistemi anche con una valutazione della classe di rischio sismico.
Sulla base dei contenuti tecnici del Quaderno VI dell’Anas, MT Ricci ha anche sviluppato un metodo e il relativo software per la valutazione della sicurezza delle barriere stradali nonché del loro stato di conservazione. Alla stregua degli altri software e metodi, le valutazioni fatte sui tratti delle barriere stradali, new jersey o guard rail, possono essere evidenziate all’interno di una mappa interattiva installata sul portale WebGis per avere una visibilità immediata delle classi di rischio dei singoli tratti delle barriere.
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Censimento e classificazione di rischio delle opere
Con i metodi e i software MT Ricci è possibile fare valutazioni speditive ed affidabili della classe di rischio di un’opera esistente ovvero dell’indice di rilevanza del degrado di una barriera stradale, ponti o edifici.
Sulla base di queste valutazioni è possibile definire una scala di priorità di intervento al fine di impiegare in modo razionale ed efficiente le risorse disponibili prima di dare luogo ad interventi straordinari di manutenzione/sostituzione. Con queste valutazioni si vuole consentire ai proprietari o ai responsabili della gestione dell’opera d’arte di avere un’idea dello stato di fatto dell’opera prima dell’intervento, in modo da poter allocare le risorse economiche a disposizione dove vi è maggiore necessità. Nello specifico, per l’analisi delle barriere, MT Ricci S.r.l. ha sviluppato il metodo e il software DRS® che consente, mediante il calcolo di indicatori sintetici IDOp (Indice Degrado Opera) e IRD (Indice Rilevanza Degrado), di valutare lo stato di conservazione e funzionalità che permetterà, a sua volta, di effettuare una classificazione dello stato (funzionale/degrado) dell’elemento stradale al fine di individuare le priorità di intervento di manutenzione ordinaria-straordinaria. Questo metodo si basa sui contenuti del Quaderno Tecnico VI Marzo 2019 – ANAS al quale si rinvia per eventuali approfondimenti.
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Innovazione e tecnologia: applicazione facilitata per tecnici e P.A.
I software sono installati su una piattaforma web per consentire l’accesso da qualsiasi browser con il semplice utilizzo di internet. Questa scelta è stata fatta per rendere più veloce e più efficace l’applicazione da parte dei tecnici o società o P.A. che possono utilizzare i nostri strumenti già in fase di sopralluogo e soprattutto, per consentire:
1) l’accesso ad un database ricco di informazioni che consente il monitoraggio sullo stato dell’arte delle stesse opere e sugli interventi che su di esse vengono eseguiti;
2) la creazione di mappa interattiva su portale WEB_GIS che determina una visibilità immediata dello stato di conservazione e dello stato di rischio strutturale idrogeologico e sismico delle singole costruzioni.
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Inoltre la messa a punto di un algoritmo di machine learning consente di fare le valutazioni del rischio sismico su scala territoriale. Tramite la compilazione, da fare in modo assistito, di un questionario tecnico si alimenta il modello di machine learning che effettua valutazioni secondo MS®II pur avendo raccolto i dati appena sufficienti per una valutazione con MS®I: ciò consente un risparmio importante di tempi e costi per avere adeguati livelli (80/90%) di accuratezza, precisione e sensibilità.
Secondo appuntamento con l’ing. Tullio Ricci, guarda in anteprima la registrazione:
Per ulteriori informazioni:
Foto di copertina: iStock/pidjoe
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