Tecniche di isolamento: dall’esterno, dall’interno, in intercapedine

Che differenza c’è tra le tre tipologie di coibentazione? Quando è conveniente usare l’una o l’altra? Nell’articolo un breve ma efficace focus per rispondere alle domande.

Con il crescente impegno verso l’ambiente, il miglioramento della qualità degli edifici e le nuove agevolazioni messe in campo dal Governo, l’attenzione in campo teorico e tecnico è in aumento verso l’isolamento e i benefici che è in grado di garantire in termini di consumi energetici.

Tuttavia per poter assicurare un buon funzionamento del sistema isolamento è importante tenere conto di alcuni aspetti principali, messi in evidenza da Massimo Rossetti e Domenico Pepe nel volume Gli isolanti termici in edilizia edito da Maggioli Editore. Difatti è necessario tenere conto nella progettazione dell’involucro:

  • della strategia complessiva di isolamento termico;
  • della scelta del materiale isolante e del relativo spessore (in relazione alla sua conducibilità, permeabilità al vapore, involucro ventilato;
  • della posizione degli strati isolanti e delle eventuali barriere al vapore ai fini della verifica di condensa interstiziale;
  • del comportamento del componente in regime termico variabile nel tempo (“inerzia termica”), in relazione al profilo di utilizzazione dell’edificio (continuo o discontinuo), alla tipologia di impianto termico (a radiatori, a pannelli radianti, a ventilconvettori, a tutt’aria, ecc.) e alle logiche di regolazione (riscaldamento continuo, riscaldamento con attenuazione notturna, riscaldamento discontinuo con spegnimento notturno, ecc.).

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Le tipologie di coibente e tipiche installazioni

Va precisato che non esiste un isolante giusto per tutte le occasioni ma ne esiste uno specifico per ogni tipo di situazione. Vediamo di seguito quali sono le tecniche di isolamento più diffuse.

Coibentazione intercapedine

La coibentazione in intercapedine è solitamente riservata alle chiusure verticali. Alcuni edifici esistenti sono realizzati con chiusure esterne verticali opache conformate con intercapedini senza isolante. In edifici più recenti le intercapedini sono riempite di materiale isolante.

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Le intercapedini non isolate possono essere riempite di materiale isolante tramite l’insufflaggio di schiuma poliuretanica, lana di roccia in fiocchi e palline di polistirolo.
Tenendo conto dello spessore delle intercapedini (di solito intorno a 5 cm). I valori di trasmittanza che si possono ottenere però sono ancora insufficienti e una ristrutturazione che vada verso un edificio PassivHaus o CasaClima Oro ha comunque necessità di ulteriore coibente, se possibile, sul lato esterno, in subordine sul lato interno.

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Coibentazione dall’interno

In ottica di ristrutturazione, nel caso in cui la chiusura esterna verticale opaca di un edificio non abbia intercapedini e non sia possibile applicare coibentazione esterna – vuoi per vincoli architettonici, contrasti condominiali, per limiti edilizi o urbanistici – è possibile intervenire dall’interno.

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Ad una simile installazione deve precedere un’analisi di dettaglio della verifica termoigrometrica, possibilmente oraria, della stratigrafia per evitare il rischio di condensa interstiziale o formazioni di muffe superficiali o interstiziali. La posizione del coibente comporta l’addensamento delle isoterme all’interno del coibente posto sul lato interno della parete esterna lasciando quest’ultima sul lato freddo.

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Con questa soluzione le tubazioni idrauliche eventualmente presenti nel muro non sono protette dal rischio di congelamento. Questa tipologia di installazione è conveniente solo per edifici esistenti. Per le nuove costruzioni, nel clima mediterraneo, è opportuno spostare il coibente verso l’esterno in modo da sfruttare al massimo anche il beneficio derivante dall’inerzia termica interna formata dalla struttura massiva in laterizio.

L’isolamento interno consente di portare rapidamente l’ambiente interno ad una temperatura di comfort poiché viene scaldata o raffrescata solo l’aria interna e non la struttura muraria; risulta quindi la soluzione migliore per edifici ad uso discontinuo come ad esempio appartamenti in montagna o al mare usati solo per il weekend.

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Rivestendo in maniera opportuna le pareti dall’interno si può conseguire sia l’eliminazione delle muffe (quando non è assolutamente possibile procedere con un cappotto esterno), sia un considerevole aumento della temperatura delle pareti ed infine un miglioramento delle loro caratteristiche acustiche.

Le tecnologie che permettono l’installazione di cappotto interno sono di varia tipologia:

  • incollaggio sui muri di lastre di gesso rivestite e preaccoppiate con isolante
    (ad esempio polistirene, fibra di legno o fibre minerali); le contropareti
    sono normalmente fornite di barriera al vapore all’interno;
  • realizzazione di una controparete con struttura metallica, isolante e gesso
    rivestito;
  • installazione di pannelli in silicato di calcio o idrati di silicato di calcio;
  • pannelli isolanti in fibra di legno preaccoppiati a strati di argilla.

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Coibentazione dall’esterno

L’isolamento esterno, se ben progettato, può eliminare definitivamente il problema dei ponti termici aumentando considerevolmente la capacità di conservazione dell’energia interna degli edifici proteggendo l’accumulo termico delle pareti fornito dagli apporti solari gratuiti in inverno.

Questa tipologia di coibentazione è quella più efficace nel clima mediterraneo e risulta essere la più conveniente per il raggiungimento di un edificio a bassissimo o quasi nullo fabbisogno energetico.

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Gli isolanti termici in edilizia

Il tema degli isolanti termici per l’edilizia rappresenta uno dei più importanti ambiti nel settore delle costruzioni contemporaneo.I livelli progressivamente crescenti nella richiesta di contenimento dei consumi energetici da un lato e le ricadute di un’ampia attività di ricerca dall’altro, hanno spinto in tempi recenti verso soluzioni tecniche e applicazioni degli isolanti sempre più estese e mirate.Il volume raccoglie, organizza e contestualizza l’argomento, offrendo al progettista uno strumento utile per un approccio strutturato. La prima parte presenta un quadro complessivo del contesto storico nel quale il tema si colloca, con riferimenti alle relazioni tra attività antropiche e alterazioni climatiche, al ruolo delle costruzioni nel bilancio energetico complessivo e all’evoluzione degli isolanti.La seconda parte è focalizzata sui principi di trasmissione del calore, sulle principali proprietà degli isolanti termici (conducibilità, trasmittanza, resistenza termica, inerzia, igrotermia, ecc.), e sui parametri e fattori che portano alla definizione delle condizioni di benessere termico.La terza parte tratta le varie soluzioni per l’isolamento termico degli edifici e le tecniche di applicazione; in particolare, viene approfondito il tema dell’isolamento a cappotto e le conseguenze di una sua cattiva messa in opera.La quarta parte comprende, sotto forma di schede, le informazioni tecniche e le proprietà di oltre trenta materiali isolanti per le costruzioni.Corredate da immagini che riportano l’aspetto del prodotto e le sue applicazioni, le schede raccolgono la maggior quantità possibile di informazioni su prestazioni e caratteristiche. La quinta parte affronta il tema del profilo ambientale dei materiali isolanti nel ciclo di vita, per sottolineare l’attenzione alla dimensione ambientale degli isolanti termici, con particolare riferimento al quadro normativo e agli strumenti messi a disposizione per aiutare il progettista nella più appropriata scelta di prodotto.Il volume è completato da un quadro aggiornato per quanto riguarda la normativa di settore e un glossario sulle proprietà termoigrometriche e sulla terminologia corrente relativo a materiali e prodotti termoisolanti e alle loro forme di fornitura e applicazioni.Massimo RossettiProfessore Associato in Tecnologia dell’Architettura presso l’Università Iuav di Venezia. È Direttore del Corso di Laurea Architettura Costruzione Conservazione e svolge attività di ricerca sui temi dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità.Domenico PepeLaurea in Architettura Ingegneria Edile, divulgatore sui temi dell’efficienza energetica. È progettista esperto di edifici certificati CasaClima secondo il protocollo dell’Agenzia CasaClima di Bolzano grazie al suo metodo www.casaclimafacile.it.

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Questo volume, giunto alla seconda edizione, pone base sul presupposto che realizzare un edificio ad energia zero ed elevato comfort ambientale non significa ragionare in termini di centimetri di coibente, né di mere tematiche “impiantistiche” (rilevanti, ma in seconda battuta). Liberato il campo dai molti retaggi di una concezione obsoleta, un edificio ad energia zero si sviluppa attraverso un’efficace opera di “progettazione integrata” tra i differenti contributi tecnici, e nasce come tale fin nelle prime intuizioni del progettista edile-architettonico, il quale oggi è dunque ben consapevole delle buone pratiche poste alla base della realizzazione di un involucro edilizio efficiente. Sulle caratteristiche architettoniche e tecniche dell’involucro, infatti, “si gioca” in modo significativo la capacità di un edificio di minimizzare la propria domanda energetica, domanda che, solo in tal maniera, sarà possibile soddisfare con energia tratta (in larga misura, se non al 100%) da fonti rinnovabili, in linea con la “storica” Direttiva 2010/31/UE, implementata dalla non men nota 2018/844. L’autore ha inteso tracciare un percorso organico, volutamente inclusivo – nel linguaggio, nell’approccio metodologico, nell’attenzione posta a non dare “per scontate” innumerevoli nozioni di fisica e tecnologia – dal quale possa desumere interessanti spunti il professionista già esperto come lo studente agli esordi. Il lettore troverà esposte con chiarezza tutte le riflessioni (di tipo fisico, costruttivo, funzionale, anche morfologico) che devono guidare le sue scelte progettuali, le possibilialternative, le inferenze con altri “anelli” della catena progettuale, tesa tra il concept architettonico e l’esecuzione di un fabbricato confortevole ed efficiente. Si tratta di un compendio dalla vocazione altamente pratica. È secondo questo spirito che il volume integra (chiaramente aggiornato all’odierna release rispetto alla passata edizione) un breve e inedito tutorial del software di calcolo energetico ProCasaClima, quale strumento di progetto, prezioso per un riscontro numerico effettivo dei criteri di ottimizzazione energetica, e accessibile a tutti grazie alla praticità d’impiego e alla disponibilità in forma gratuita sul sito web di Agenzia CasaClima. Dello stesso spirito partecipano i circa 50 dettagli costruttivi (anch’essi affinati e migliorati ulteriormente nella presente riedizione del volume), disponibili in formato editabile, utili a focalizzare i principi di tenuta all’aria, al vento, all’acqua, di coibentazione, di impermeabilizzazione… in generale di accurata posa in opera, che il volume espone anche con l’ausilio di foto di cantiere e schemi grafici.   Federico ArietiArchitetto libero professionista, Passive House Designer, Consulente Energetico e Relatore CasaClima. Attivo presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara come: docente a contratto per il modulo “Energy Zero” (Corso opzionale di sua ideazione, accreditato da Agenzia CasaClima), docente a contratto per il modulo “Materiali e progettazione di elementi costruttivi” del Laboratorio di Progettazione 2, assistente dei Laboratori di Costruzioni 1 e 2, membro del Centro Ricerche “Architettura > Energia”. Cultore della materia ICAR/12. Relatore nell’ambito di corsi professionalizzanti. Consigliere IG PassivHaus Emilia-Romagna con delega alla Formazione.

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Foto: iStock.com/OwenPrice

Redazione Tecnica

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