Esame di Stato Architetto, prova orale: dettagli e consigli

Anche quest’anno, con le ultime prove orali rimandate a settembre, sta per concludersi la prima sessione dell’Esame di Stato in Architettura (qui trovi le date e tutte le sedi). Mentre abbiamo già visto 17 consigli generici per superarlo, vari consigli grafici per superare la prima prova praticai dettagli e i consigli per superare la prima prova scritta (o relazione di accompagnamento al progetto) e la seconda prova scritta, oggi vediamo più nel dettaglio la prova orale, l’ultima che separa i candidati dall’agognato titolo di Architetto abilitato.

Questa prova – a cui si è ammessi solo se si è raggiunta la sufficienza in tutte le prove precedenti – si svolge in date diverse a seconda della sede prescelta dal candidato. Solitamente l’orale riguarda principalmente la discussione di quanto svolto nella prova grafica e nelle due prove scritte, ed è quindi anche l’occasione per il candidato per approfondire e fare precisazioni sulle precedenti prove.

Orale Esame Stato Architetto, in cosa consiste

Normalmente si parte infatti dall’esame degli elaborati progettuali, che il candidato deve presentare ed illustrare nel dettaglio, idealmente facendo cenno alle normative utilizzate per rispondere correttamente alle problematiche affrontate nella stesura del progetto (norme urbanistico-edilizie, igienico-sanitarie, antincendio, e così via). Chiaramente è essenziale evitare di nominare decreti, leggi o procedure di cui non si conosca bene il contenuto, per non rischiare di innescare eventuali domande di approfondimento a cui non si sarà in grado di rispondere in modo esaustivo.

La commissione potrà chiedere ulteriori precisazioni o alternative a parti del progetto eventualmente non convincenti dal punto di vista funzionale, tecnologico o strutturale, quindi il consiglio è quello di ripercorrere le fasi di ideazione del proprio progetto con calma, distacco e occhio critico (anche ridisegnandolo) per rendersi conto di cosa si sarebbe potuto realizzare diversamente.

La commissione d’esame può inoltre spaziare con domande relative a tutte le mansioni che può svolgere il professionista architetto, dalle varie fasi di progettazione alla direzione lavori fino alla sicurezza in cantiere. Oltre a fare affidamento sulla cultura personale del candidato – che dovrà avere cura di rimanere aggiornato ai fatti più recenti di cronaca legati alla professione – è quindi fondamentale avere chiaro un quadro generale normativo, procedurale e tecnico.

Essenziale una preparazione anche sul nuovo codice deontologico dell’architetto, in particolare per quanto riguarda i rapporti da tenere con colleghi, committenti e pubblica amministrazione, i casi di concorrenza sleale, e per quanto riguarda il regime sanzionatorio.

Altre domande possono invece riguardare le tematiche richieste nella seconda prova scritta, non solo quella effettivamente svolta dal candidato, ma anche gli argomenti trattati dalle tracce che, tra i temi a scelta, non sono state sviluppate in sede d’esame. Il consiglio è quindi quello di ripassare ed approfondire anche quelle tematiche, perché sono spesso oggetto di discussione e approfondimenti all’orale.

Orale Esame Stato Architettura, come prepararsi

Per la preparazione a tutte le prove dell’Esame di Stato in Architettura, quindi anche all’orale, si consiglia l’ormai noto kit Guida pratica alla progettazione + Prontuario tecnico urbanistico amministrativo (Nuova Edizione 2020, ora scontata!):

Nell’intervista che abbiamo fatto all’autore dei volumi nel 2015, il consiglio primario è stato quello di “studiare tanto, perché la professione nelle varie sue sfaccettature è molto complessa e questa complessità si riverbera anche sui quesiti d’esame”. In bocca al lupo!

Articolo originariamente pubblicato su Architetti.com

Redazione Tecnica

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